Le persone che soffrono di allergie alla polvere sanno cosa vuol dire entrare in una stanza e iniziare a starnutire, senza che apparentemente ci sia nulla di irritante. In realtà, la polvere è ovunque, anche se non la vedi e questo disturbo può causare tante manifestazione diverse, tra cui naso chiuso o che cola, prurito o arrossamento degli occhi e asma. Ma da che cosa è causato e come si può gestire?
L'allergia della polvere è una reazione allergica agli acari della polvere, ovvero dei piccoli insetti che comunemente vivono in casa nascosti proprio nel pulviscolo. È un disturbo purtroppo molto frequente, anche tra i bambini, e si manifesta con asma, respiro sibilante e difficoltà respiratorie, raffreddore o occhi arrossati.
Gli acari della polvere, parenti stretti di zecche e ragni, sono troppo piccoli per essere visti senza un microscopio. Mangiano le cellule morte della pelle, che perdiamo naturalmente, e prosperano in ambienti caldi e umidi. Nella maggior parte delle case, si annidano il luoghi ricoperti da tessuti, come i tappeti, le imbottiture, i materassi, la moquette, ma anche la biancheria da letto.
Si attaccano pure ai vestiti e si nutrono di tutto ciò di organico che trovano nelle case come la forfora e peli. È dunque molto importante fare attenzione all’igiene, unica vera arma preventiva.
I sintomi dell'allergia agli acari della polvere possono essere:
Ovviamente questi sintomi non si manifestano quasi mai tutti insieme e dipende molto dalla gravità dell’allergia. Se è lieve, potresti avere semplicemente il naso che cola, se è più grave potresti sviluppare una condizione cronica con raffreddore e attacchi d’asma frequenti. Non si può escludere un eventuale choc anafilattico nelle situazioni più pericolose.
La causa delle allergie risiede sempre nel sistema immunitario, che reagisce a una sostanza estranea attaccandola. In che modo? Produce proteine note come anticorpi che ti proteggono da invasori indesiderati, ma che in questo caso producono una reazione avversa nei confronti di sostanze che non dovrebbero essere pericolose. L'esposizione prolungata o regolare all'allergene può causare l'infiammazione (cronica) associata all'asma.
Come poi ti è stato anticipato, gli acari della polvere mangiano materiale organico come le cellule della pelle e, invece di bere acqua, assorbono l'acqua dall'umidità nell'atmosfera. Ciò vuol dire che devi prestare attenzione al clima che si forma in casa. I sintomi tendono a manifestarsi soprattutto nel periodo invernale, quando, per effetto dell’alta temperatura del riscaldamento domestico e dell’alto tasso di umidità, si creano le condizioni ideali per la crescita di questi insetti. Inoltre, la polvere contiene anche le feci e i corpi in decomposizione degli acari e sono le proteine presenti in questi "detriti" le responsabili di un’eventuale allergia.
La diagnosi di un’allergia alla polvere è meno scontata di quanto si creda. Prima di tutto il medico dovrà monitorare i sintomi e verificare la storia familiare. Da un punto di vista obiettivo, se hai un'allergia a qualcosa che si trova nell'aria, il rivestimento del passaggio nasale sarà gonfio e potrebbe apparire pallido o bluastro.
Il medico può sospettare un'allergia agli acari della polvere se i sintomi peggiorano quando si va a letto o durante le pulizie della casa. Se hai un animale domestico, potrebbe essere più difficile determinare il fattore scatenante. A questo punto ti saranno prescritti un test cutaneo e degli esami del sangue.
La cura dell’allergia alla polvere dipende molto dalla gravità. Prima di tutto devi ridurre al minimo l’esposizione all’allergene e pulire correttamente casa. In che modo? Evita i tappeti, utilizza materiali anallergici, cerca di disinfettare le superfici che non puoi lavare (come i materassi o le imbottiture) con il vapore (ci sono degli elettrodomestici appositi). Si consiglia di lavare tutte le settimane ad alta temperatura la biancheria del letto e di mantenere bassa l’umidità in casa (inferiore al 50 percento e con una temperatura domestica inferiore ai 22 gradi).
Per controllare i sintomi, il medico potrebbe prescriverti degli antistaminici per via orale o in spray, dei corticosteroidi somministrati come spray nasale per ridurre l'infiammazione e decongestionare. Un’altra strada può essere immunoterapia, nota anche come vaccino, e serve per "addestrare" il tuo sistema immunitario a non essere sensibile a un allergene.
Fonti| Humanitas; Ospedale Niguarda