Come smascherare un bugiardo? Prova a distrarlo

Un recente studio condotto da un team di ricerca del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Portsmouth ha dimostrato come sia possibile smascherare un bugiardo semplicemente distraendolo con un compito da svolgere mentre (probabilmente) è intento a costruire una menzogna.
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Gaia Cortese 21 Maggio 2022
* ultima modifica il 21/05/2022

Mentire, si sa, richiede più concentrazione che dire la verità. E non sempre è facile. Lo dimostra un recente studio pubblicato sull’International Journal of Psychology & Behaviour Analysis condotto da un team di ricerca del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Portsmouth. Lo studio ha puntato l’attenzione proprio su questo aspetto per capire se sia possibile o meno riconoscere un bugiardo quando ne abbiamo uno di fronte.

"Negli ultimi quindici anni abbiamo dimostrato che le bugie possono essere rilevate superando in astuzia i bugiardi –  ha spiegato il professor Aldert Vrij che ha progettato l'esperimento nel Dipartimento di Psicologia dell'Università di Portsmouth -. Abbiamo dimostrato che ciò può essere fatto costringendo i bugiardi a porre la loro attenzione tra la formulazione di un pensiero (probabilmente la menzogna) e un compito secondario”.

In questo caso, nel test proposto dai ricercatori, il compito secondario era quello di ricordare il numero di una targa automobilistica a sette cifre, un dato che i ricercatori hanno rivelato ai bugiardi essere molto importante in modo che quest'ultimi non considerassero l'informazione poco degna di nota. Allo studio hanno quindi partecipato 164 persone a cui è stata chiesta l’opinione su diversi argomenti e fatti di cronaca oltre, ovviamente, il compito secondario.

“La nostra ricerca ha dimostrato che verità e bugie possono suonare ugualmente verosimili fintanto che ai bugiardi viene data una buona opportunità per pensare a cosa dire – ha dichiarato il professore Aldert Vrij -. Quando l'opportunità di pensare diminuisce, le bugie suonavano meno verosimili delle verità nel nostro esperimento, in particolare quando gli intervistati dovevano svolgere anche un compito secondario e gli veniva detto che questo compito era importante".

Il professor Vrij ha infine affermato che i risultati dello studio suggeriscono che l'introduzione di compiti secondari in un flusso di domane e risposte potrebbe facilitare l'individuazione delle bugie, ma tali compiti devono essere introdotti con attenzione, perché un compito secondario diventa efficace solo se i bugiardi non lo trascurano. Per questo è necessario spiegare fin da subito alle persone "indagate" che il compito secondario è importante o che non può essere trascurato. un compito secondario che rispetta questi criteri  con ogni probabilità potrà contribuire all'individuazione delle bugie.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.