Come una porzione di mirtilli rossi al giorno può aiutare la memoria e le funzioni cognitive

Secondo uno studio, questi frutti avrebbero un particolare impatto sulla memoria episodica visiva. Ma non sono i primi risultati che fanno emergere questo legame.
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Giulia Dallagiovanna 30 Maggio 2022
* ultima modifica il 17/02/2023

Che i frutti rossi facciano bene e siano ricchi di antiossidanti è ormai un'informazione che conosciamo tutti. Queste proprietà gli derivano in particolare dai flavonoidi, ovvero dei pigmenti vegetali che contribuiscono al colore tipico di questi alimenti. Li puoi trovare ad esempio nei mirtilli, nelle cipolle rosse, ma anche in kiwi, cioccolato fondente e persino vino rosso. Secondo uno studio pubblicato su Frontiers in nutrition, consumare l'equivalente di una tazza di mirtilli rossi al giorno può avere un impatto benefico sul tuo cervello, soprattutto se hai tra i 50 e gli 80 anni.

Non sono un frutto facilissimo da trovare in Italia, è vero, ma i mirtilli rossi sono stati scelti perché di flavonoidi ne contengono ben due tipi: antocianine e proantocianidine.

Alla ricerca hanno partecipato 142 volontari, sia uomini che donne, che avevano appunto più di 50 anni. Bisogna dire che nessuno di loro aveva già manifestato problemi di memoria o patologie neurodegenerative legate all'invecchiamento. Prima di iniziare, sono stati prelevati loro campioni di urine e di sangue ed è stata fatta loro una visita completa anche di test per valutare le funzioni cognitive.

Tra loro sono stati poi selezionate solo 60 persone, che hanno ricevuto ulteriori accertamenti, come ad esempio una risonanza magnetica. Al termine di tutte quese analisi, sono stati consegnati loro alcuni sacchetti che contenevano polvere di mirtilli rossi disidratati oppure un placebo. La quantità era appunto equivalente a una tazza di frutti freschi. I partecipanti ne hanno consumata una porzione al giorno per 12 settimane e alla fine del periodo di sperimentazione hanno ripetuto le analisi.

La vera differenza tra i due gruppi è emersa nella memoria episodica visiva, che ha dimostrano un significativo miglioramento rispetto a prima della sperimentazione e anche in confronto a chi aveva ricevuto il placebo. Nessuna differenza invece per quanto riguardava la memoria verbale episodica. Il cervello infine risultava meglio irrorato in tre diverse aree, ma non è emerso nessun risvolto concreto in termini di benefici per le funzioni cognitive.

Come secondo vantaggio, però, si è verificato un significativo abbassamento dei livelli di colesterolo LDL, il cosiddetto "cattivo", nel sangue.

Alla fine della sperimentazione, risultava migliorata la memoria episodica visiva e ridotti i livelli di colesterolo nel sangue

Ci sono alcune precisazioni che devono essere fatte rispetto allo studio. La prima è che prende in considerazione un numero davvero esiguo di partecipanti. La seconda è che i finanziamenti per questa ricerca dal Cranberry Institute, un'organizzazione no profit che si occupa proprio di indagare i benefici dei mirtilli rossi per la nostra salute.

Detto questo, non sono certo i primi dati emersi sul rapporto tra frutti rossi e funzioni cognitive. "Altri studi hanno dimostrato che più intenso è il colore di un frutto o di una verdura, maggiori saranno i fitonutrienti che contiene e quindi i benefici per la salute", ha commentato ad esempio Kristin Kirkpatrick, dietista e nutrizionista.

Questo tipo di ricerche infatti devono essere lette come conferme delle proprietà che questi alimenti hanno per la tua salute e della loro importanza nella tua dieta. Seguire un'alimentazione varia ed equilibrata, infatti, è la prima forma di prevenzione verso diverse patologie, tra qui quelle neurodegenerative come l'Alzheimer.

Fonte| "Chronic Consumption of Cranberries (Vaccinium macrocarpon) for 12 Weeks Improves Episodic Memory and Regional Brain Perfusion in Healthy Older Adults: A Randomised, Placebo-Controlled, Parallel-Groups Feasibility Study", pubblicato su Frontiers in nutrition il 19 maggio 2022. 

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