Non c’è solo il vaccino tra le soluzioni che stiamo sviluppando contro il Coronavirus. Se ricordi, ti avevamo raccontato di come Russia e Cina nei giorni scorsi avessero sbandierato i loro composti anche se finora nulla è ancora stato validato e diffuso a livello internazionale. Le strade parallele a quelle verso l’immunizzazione portano però in un’altra direzione, ovvero lo sviluppo di farmaci antivirali specifici per il trattamento della Covid-19, la malattia respiratoria causata dall’infezione. E un’accelerata importante potrebbe arrivare dalla Natura stessa. La molecola potenzialmente efficace nell’inibire Sars-Cov-2 sarebbe la quercetina, un composto presente in molti cibi come frutta e verdura: secondo uno studio internazionale – che ha visto anche la partecipazione dell’Istituto di nanotecnologia del Cnr – e pubblicato sull'International Journal of Biological Macromolecules, la quercetina avrebbe un’azione fortemente destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine chiave per la replicazione del virus.
La nuova scoperta descritta nello studio avrebbe dimostrato che tra 150 composti potenzialmente validi, la quercetina funzionerebbe come inibitore specifico per Sars-CoV-2. Forse non lo sai, ma l’entusiasmo del mondo scientifico e non sta nel fatto che la quercetina è una molecola naturale: la puoi pensare come parte di alcuni frutti come mele, agrumi o uva ma anche di verdure, soprattutto capperi, pomodori e cipolle. La quercetina è già nota alla scienza per le sue proprietà anti-ossidanti, anti-infiammatorie, anti-allergiche, anti-proliferative e, in più, è tollerata molto bene dal nostro organismo.
Le simulazioni realizzate con il calcolatore avrebbero dimostrato che questa sostanza sarebbe in grado di destabilizzare e bloccare l’attività di 3CLpro, una delle principali proteine del virus determinante per il suo sviluppo nell’organismo dal momento che processa le grandi poliproteine virali e rende attive e funzionali le singole proteine.
In sostanza la quercetina riuscirebbe a legarsi esattamente nel sito attivo della proteina impedendole di svolgere correttamente la sua funzione. La 3CLpro è un possibile bersaglio farmacologico poiché è fortemente conservata in tutti i tipi di coronavirus e la potenziale efficacia della quercetina, in attesa del vaccino, alimenta nuove speranze nella lotta al virus.
Fonti | "Structural stability of SARS-CoV-2 3CLpro and identification of quercetin as an inhibitor by experimental screening" pubblicata su International Journal of Biological Macromolecules; Cnr