Per tutte le donne il ciclo è sempre un momento molto particolare. Le prime mestruazioni in cui finalmente ti sei sentita un po’ più cresciuta, il primo pacco di assorbenti acquistato con timidezza, il dolore e il malumore che ti colgono nei giorni precedenti e che nessun uomo potrà mai capire, la sincronizzazione con le tue coinquiline, il nervoso quando ti vengono, il panico quando non ti vengono, e i tamponi sempre in borsa che non si sa mai, e le vacanze in cui preghi che aspettino ancora qualche giorno in più per permetterti di fare il bagno in serenità.
Insomma, nel corso degli anni tutto questo è diventato parte integrante della nostra quotidianità, e con il tempo abbiamo imparato a gestire noi stesse e i nostri ritmi. Ma una cosa, di certo, non cambia mai. Ed è la necessità di avere sempre a disposizione, in casa come in borsa, una quantità più o meno consistente di tamponi e assorbenti. Che siano esterni o interni, la storia è sempre quella. Ogni 28 giorni circa si comprano, si mettono, si sistemano in modo che non diano fastidio, poi si tolgono, si arrotolano e si buttano. Innumerevoli e innumerevoli volte. È un costo, è una scocciatura, ma è anche un danno ambientale enorme. Perché gli assorbenti, esattamente come i pannolini, non sono assolutamente riciclabili e di conseguenza sono destinati all’indifferenziata e all’inceneritore.
Magari sei una di quelle persone che presta molta attenzione a differenziare i propri scarti e riciclare il riciclabile, eppure quello degli assorbenti è un rifiuto di enorme portata che produci senza nemmeno rendertene conto, tu come altre milioni di donne in tutto il mondo. Eppure, ormai da qualche anno, l’alternativa economica ed ecologica esiste e sta letteralmente spopolando nel mondo femminile. Si tratta di un sostituto comodo, amico dell’ambiente e molto meno fastidioso e impegnativo rispetto ai classici assorbenti, sia interni che esterni. Sto parlando, naturalmente, della coppetta mestruale.
Come lo stesso nome lascia intendere, la coppetta mestruale altro non è che una piccola coppa in silicone anallergico, quindi di un materiale flessibile, che si inserisce all’interno della vagina durante i giorni di ciclo al posto dell’assorbente. Si tratta di un oggetto molto piccolo, indicativamente lungo circa 5 centimetri con un diametro di 3 che, invece di assorbire il sangue come fanno i tamponi, lo raccoglie all’interno della coppa. Al momento di cambiarti, ovunque ti trovi puoi sfilare la coppetta, svuotarla, sciacquarla e rimetterla comodamente, senza produrre alcun rifiuto. Alla fine del ciclo, è sufficiente sterilizzarla in un pentolino di acqua bollente. A differenza dei materiali usa e getta, se tenuta correttamente la coppetta può durare anche diversi anni, consentendoti di risparmiare sia dal punto di vista economico sia in termini di danno ambientale.
La prima volta che prendi in mano la coppetta mestruale, è normale che il tuo pensiero sia “è impossibile che possa raccogliere tutto il sangue anche nei giorni di flusso più intenso”. In realtà, la comodità di questo oggetto è anche il fatto che ha una capienza molto maggiore rispetto a un classico assorbente, di conseguenza puoi tenerla addosso più a lungo anche grazie al fatto che, venendo inserita all’interno ed essendo fatta di un materiale estremamente igienico, non ti dà alcun fastidio. In pratica, la coppetta andrebbe svuotata circa ogni 7-8 ore nel corso della giornata, ma nei giorni di flusso più leggero puoi arrivare a tenerla anche fino a 12.
Metterla è piuttosto semplice: innanzitutto mettiti in una posizione comoda. Poi prendila in mano, premila e piegala fino a farla diventare una “C”, rendendola quindi più stretta e sottile. Se vuoi puoi bagnarla con un po’ d’acqua. A questo punto, tenendo l’apertura verso l’alto, inseriscila in profondità (meno di quanto inseriresti un assorbente interno), falla ruotare leggermente mentre la lasci, in modo da verificare che sia sistemata nel modo migliore e più comodo per te.
Per toglierla, è sufficiente premere le pareti della coppa così da eliminare l’effetto “ventosa” e, con i movimenti che ti sembrano più opportuni, estraila con delicatezza. A questo punto sarà sufficiente svuotarla nel water, sciacquarla velocemente e poi re-inserirla. Alla fine di ogni ciclo, sterilizzala in un pentolino (che usi solo per quello!) e riponila nel suo contenitore fino al prossimo utilizzo.
Naturalmente, tutte le vagine sono diverse così come diverse sono le loro esigenze. Di conseguenza, non esiste una sola coppetta mestruale in commercio e puoi orientarti sul tipo che più si adatta alle tue caratteristiche. Tieni comunque presente che solitamente non influiscono mai né l’età né il flusso mestruale. Le misure in commercio sono generalmente due: c’è quella grande, su cui solitamente si orientano le donne che hanno già avuto figli e c’è quella piccola. Alcune marche hanno a disposizione anche una taglia intermedia.
Fino ad ora non ho mai sentito una donna provare a utilizzare la coppetta mestruale e poi tornare ai vecchi, angoscianti assorbenti. Tutte le opinioni in circolazione riguardanti questo innovativo seppur semplicissimo oggetto sono estremamente positive e concordanti. Per giustificare un tale successo, quindi, elencarne i vantaggi mi sembra quantomeno necessario. Possiamo quindi con certezza affermare che la coppetta mestruale è:
Fonti| Humanitas, Centro medico specialistico Andromeda