Coronavirus: cosa significa droplet e perché è importante saperlo

Ti sarai imbattuto più volte in questo termine negli ultimi giorni, proprio in relazione all’epidemia di Covid-19. Ma sai cosa significa di preciso? E perché è importante tenerlo bene a mente? Si tratta di un concetto piuttosto semplice da imparare, ma che ora è di vitale importanza.
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Giulia Dallagiovanna 22 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Ne avrai sentito parlare spesso e avrai sbattuto contro questa parole più volte in questi ultimi giorni: droplet. Un termine inglese che abbiamo adottato per parlare della distanza di sicurezza da adottare in tempi di Coronavirus. Ma cosa vuol dire di preciso? In realtà, nulla di complicato, ma semplicemente "gocciolina". In ambito medico si riferisce alla dinamica per cui la trasmissione di una malattia avviene attraverso gocce di acqua, che trasmettono i germi nell’aria quando la fonte e il paziente sono vicini. Cerchiamo di capire meglio.

Ogni volta che parli, tossici o starnutisci espelli delle microscopiche particelle di saliva. E a volte non sono nemmeno così piccole, a dire la verità. Se hai raffreddore o influenza, in quelle molecole sono contenute anche le cellule del virus. Saranno quindi infette e se entreranno in contatto con un'altra persone, potrebbero farla ammalare.

Di solito non te ne preoccupi troppo, perché si tratta di infezioni che non fanno paura. Cercherai di non stare troppo vicino al tuo collega che continua a soffiarsi il naso, ma hai già fatto pace con il fatto che dopo un paio di giorni potresti ritrovarti nelle stesse condizioni. Se parliamo di Covid-19, però, la faccenda cambia.

Nella tua saliva possono esserci anche le cellule del virus che infettano altre persone

È stato calcolato che queste goccioline possono coprire una distanza inferiore a un metro ed è la ragione per cui il Ministero della Salute ricorda di mantenere almeno 100 centimetri di spazio tra due persone, meglio 150 secondo alcuni medici. Sarebbe bene farlo sempre, probabilmente, ma è vitale che rispetti questa misura adesso, mentre non ci sono altre armi per combattere contro il SARS-Cov-2.

Ed è sempre questa la ragione per cui viene chiesto, ormai da settimane, di evitare gli assembramenti di persone. Immagina quante gocce di saliva possono liberarsi nell'aria in un gruppo di 5, 10 o anche 20 individui. Infine, è il motivo dietro all'invito di lavarsi le mani spesso. Quando qualcuno starnutisce, tossisce o semplicemente parla, queste particelle possono anche depositarsi sulle superfici. Qualcun altro può toccare quegli stessi ripiani e contribuire a spargere il contagio in giro, senza nemmeno accorgersene. L'unico modo per fermare questa catena è curare per bene la propria igiene quotidiana.

Da qui anche la raccomandazione di proteggersi la bocca con l'incavo del gomito o con un fazzoletto usa e getta, piuttosto che con il palmo della mano. Serve a contenere il più possibile la diffusione di goccioline infette. Anche se la tua miglior forma di difesa rimane una: non uscire di casa, se non quando è strettamente necessario.

Fonte| Policlinico di Palermo

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.