Coronavirus in Italia: ecco i negozi che troverai ancora aperti e le attività che invece devono chiudere

Con il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha disposto la chiusura delle attività commerciali e di ristorazione che non offrono servizi e beni di prima necessità, essenziali o di pubblica utilità. Ecco cosa chiude e cosa resta aperto.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Simona Cardillo 11 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Questa sera il Presidente del Consiglio ha annunciato un nuovo decreto che prevede la chiusura in tutta Italia di tutte le attività commerciali e di ristorazione (tranne quelle considerate di prima necessità) per contrastare la diffusione del coronavirus, ad accezione di quelli di prima necessità e che forniscono servizi essenziali o di pubblica utilità.

Ecco quindi cosa troverai chiuso e cosa invece sarà ancora aperto da domani al 25 marzo.

Cosa chiude

  • attività commerciali al dettaglio, tranne quelle di vendita di generi alimentari e di prima necessità
  • centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità
  • mercati all'aperto e coperti, tranne per quanto riguarda la vendita di generi alimentari
  • bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie
  • attività artigianali di servizio (es: parrucchieri, barbieri, estetisti) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza
  • tutti i servizi mensa che non garantiscono la distanza di sicurezza di un metro

Cosa resta aperto

Questa è la lista delle attività che possono rimanere aperte, presenti nel dpcm firmato da Conte:

  • Ipermercati
  • Supermercati
  • Discount di alimentari
  • Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di articoli per l'illuminazione
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Farmacie
  • Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale
  • Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse
  •  servizi bancari, finanziari, assicurativi, postali
  • attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare
  • sola ristorazione con consegna a domicilio
  • bar e punti di ristorazione in stazioni, aeroporti, ospedali e stazioni di servizio stradali e autostradali

In tutti questi casi deve comunque essere garantita la distanza di sicurezza di un metro tra una persona e l'altra.

Una cosa però devi tenere presente: sono molte le attività che di loro spontanea iniziativa hanno deciso di chiudere in questi giorni vista la presenza di pochissimi clienti, ancora prima che venisse firmato questo decreto. Potrebbe capitarti quindi di andare dal tuo ferramenta di fiducia o nella tua lavanderia e trovarla chiusa.

Le aziende e le attività produttive

Le aziende possono mantenere in attività il loro flusso lavorativo a 4 condizioni:

  • che vengano rispettate tutte le misure di sicurezza per la protezione per i lavoratori
  • che vengano garantite iniziative per evitare il contagio
  • che vengano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione
  • che venga incentivata la turnazione di lavoro e le ferie anticipate e i congedi retribuiti per i dipendenti
  • che, quando possibile, venga svolto il lavoro agile in modalità smart working

Fonte | Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.