Coronavirus in Italia: chiuse le attività commerciali d’Italia dopo la dichiarazione di pandemia globale

Attività commerciali, bar, pub e ristoranti chiusi in tutta Italia per limitare il contagio del coronavirus. Sono queste le misure annunciate stasera dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
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Simona Cardillo 11 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Sono giorni frenetici, pieni di aggiornamenti e novità che riguardano tutti la diffusione del coronavirus in tutto il mondo. Oggi ti abbiamo raccontato tantissime novità: dai (tristi) dati dell'epidemia in Italia, alle richieste di chiusura di tutte le attività commerciali avanzate dalla Regione Lombardia al Governo, fino alla dichiarazione di pandemia globale da parte dell'Oms.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato importanti novità durante una diretta Facebook di questa sera: chiuse tutte le attività commerciali, bar, pub, negozi e uffici, esclusi quelli essenziali e di prima necessità.

Chiuse le attività commerciali d'Italia

Giuseppe Conte durante una diretta Facebook lanciata questa sera su Facebook ha comunicato agli italiani ciò che era nell'aria dall'intera giornata: in tutta Italia chiuderanno tutte le attività commerciali, tranne le attività e i servizi di prima necessità (come alimentari e farmacie).

"Saranno chiusi tutte le attività commerciali, tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari. E' attiva e permessa la consegna a domicilio. Le industrie resteranno aperte, ma devono rispettare tutte le misure di sicurezza e agevolare ferie e permessi per i dipendenti. Rimangono attivi e garantiti i trasporti, così come i servizi bancari, assicurativi e postali", ha detto Giuseppe Conte.

Le misure adottate

Proprio oggi Attilio Fontana aveva chiesto al Governo misure molto restrittive rispetto a quelle adottate finora. Il Governo ha accolto quasi tutte le proposte della Regione, estendendole a tutto il territorio italiano.

Le richieste della Regione Lombardia arrivate oggi al Presidente del Consiglio erano:

  • chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità
  • chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi di prima necessità. Sono chiusi i mercati sia su strada che al coperto e le medie e grandi strutture di vendita
  • chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere
  • chiusura delle attività artigianali di servizio (es: parrucchieri, estetisti, ecc) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza
  • chiusura di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata a ricezione (es: ostelli, agriturismi, ecc) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell'espletamento delle attività di servizio pubblico
  • sospensione di tutti i servizi mensa sia nelle strutture pubbliche che private
  • chiusura di tutti i servizi e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti

Misure necessarie

Il Presidente del Consiglio ha spiegato da una parte la forza e l'unione dell'Italia e dall'altro la necessità di misure ancora più stringenti: "Siamo il Paese che in Europa è stato più colpito dal coronavirus e siamo anche quelli che stanno reagendo con la massima determinazione, diventando un modello per tutti gli altri Stati europei".

"Ho fatto un patto con la mia coscienza: al primo posto c'è e ci sara sempre la salute degli italiani. Pochi giorni fa vi ho chiesto di uscire solo per strette necessità. Quando ho adottato queste misure ero consapevole che si trattava di un primo passo. Oggi sappiamo che un paese come il nostro deve procedere gradualmente perché tutti possano comprendere il difficile momento che stiamo vivendo. Ora è il momento di compiere un passo in più", ha detto Conte.

Bisogna aspettare per i risultati

Come ti abbiamo detto fin dall'inizio, i risultati di misure come queste hanno bisogno di tempo e questo dipende dal tempo di incubazione che passa dal momento del contagio alla manifestazione dei sintomi e quindi al conclamarsi della malattia.

"L'effetto di questo nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra un paio di settimane. Nessuno deve pensare che domani i numeri cambieranno. Se i numeri dovessero continuare a crescere non significa che dovremo affrettarci a varare nuove misure. Non dobbiamo fare una corsa nera verso il baratro", ha evidenziato Conte.

Il "modello Codogno"

Per capire bene l'utilità di misure come l'isolamento e i ridottissimi contatti tra le persone, dobbiamo prendere come esempio quello che ormai è stato ribattezzato il "modello Codogno". Il comune del lodigiano, insieme ad altri 9 della zona, è stato completamente isolato in una quarantena forzata (la cosiddetta zona rossa) per 2 settimane in seguito alle quali il trend dei nuovi contagi è molto diminuito.

Commissario per l'emergenza coronavirus

Giuseppe Conte ha annunciato anche la nomina di un commissario per l'emergenza coronavirus che avrà ampio potere di deroga e si occuperà di trovare, gestire e distribuire le attrezzature e i posti di terapia intensiva e semi-intensiva. La persona prescelta è Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia.

Un'unica comunità

Conte è stato fermo ma comunque ottimista nelle sue dichiarazioni: "Se rispetteremo tutti queste regole, usciremo più in fretta da questa emergenza. Il Paese ha bisogno dell'impegno di 60 milioni di italiani. Siamo parte di una medesima comunità, questa è la forza del nostro paese. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci domani con più calore".

I dati di oggi in Italia

I numeri diffusi oggi dalla Protezione Civile nel ormai consueto appuntamento quotidiano sono purtroppo in peggioramento:

  • 196 decessi in più rispetto a ieri
  • 827 vittime finora
  • 2076 i positivi in più rispetto a ieri (600 però non erano arrivati in tempo per la conferenza stampa di ieri)
  • 10590 i positivi attuali
  • 1028 i pazienti attualmente in terapia intensiva

Fonte| Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio

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