Coronavirus: l’Italia è zona protetta con spostamenti limitati e assembramenti vietati. Conte: “Non c’è più tempo”

Il Presidente del Consiglio ha comunicato che le misure inizialmente previste per una limitata zona d’Italia saranno estese a tutta la penisola. Previsto inoltre anche il divieto di assembramento di persone all’aperto e nei locali aperti al pubblico.
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Simona Cardillo 9 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Vietato spostarsi In tutta l'Italia da domani, se non in pochi e giustificati motivi, e saranno vietati gli assembramenti di persone. Le misure che sabato notte erano state prese per la regione Lombardia e altre 14 province sono state estese a tutta l'Italia vista la continua diffusione del coronavirus in Italia.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato questa sera una conferenza stampa per comunicare che sta per firmare un nuovo dcpm (decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) il cui nome è già di per sè esplicativo: "Io resto a casa". L'obiettivo è quello di contenere la diffusione del virus e per fare ciò il Presidente Conte e il Governo ha ritenuto necessario estendere a tutta Italia le misure di sicurezza adottate sabato notte per la Lombardia e altre 14 province.

"Non c'è più tempo"

"Non c'è più tempo, ognuno di noi deve rinunciare a qualcosa. I numeri dicono che c'è una crescita importante dei contagi, anche dei ricoverati e purtroppo anche dei decessi. E' per questo che le nostre abitudini vanno cambiate ora. Sto per firmare un decreto che prevede misure ancora più forti e più stringenti per tutelare la salute di tutti i cittadini, che il nostro obiettivo primario", ha spiegato Giuseppe Conte.

Vietati gli spostamenti e gli assembramenti di persone in tutta Italia.

"Siamo consapevoli di quanto sia difficile cambiare le nostre abitudini, io per primo. Dobbiamo collaborare tutti e adattarci a queste norme più stringenti".

Le nuove misure di sicurezza

Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri prevede che le misure di sicurezza che fino a ora avevano interessato la Lombardia e altre 14 province siano estese a tutta l'Italia.

"Non esiste più una zona rossa, una zona 1 o una zona 2. Ci sarà l'Italia zona protetta. Saranno da evitare quindi su tutto il territorio italiano gli spostamenti", ha spiegato Conte.

Come ha spiegato Conte, gli spostamenti saranno previsti solo in tre casi:

  • comprovate ragioni di lavoro
  • casi di necessità
  • motivi di salute
Le scuole saranno chiuse in tutta Italia fino al 3 aprile e si fermerà anche il campionato di calcio

In tutti e tre i casi di dovrà compilare un'autocertificazione, come prevede già il decreto del ministro dell'Interno Lamorgese per quelle che erano le zone semi-isolate fino a oggi.

Vietati gli assembramenti di persone

Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio prevede anche un nuovo divieto, anche questo valido in tutto il territorio italiano: "Aggiungiamo anche un divieto di assembramenti all'aperto e in locali aperti al pubblico. Non possiamo più permetterci queste occasioni di aggregazione, che poi diventano occasioni di contagio".

Stop allo sport

Il nuovo decreto prevederà anche una importantissima novità che riguarda tutto lo sport, ovvero stop a campionato di calcio e a tutti gli altri  eventi sportivi. "In aggiunta a tutte le misure già spiegate ci sarà una misura che riguarderà le manifestazioni sportive. Non c'è ragione per cui proseguano tutte le manifestazioni sportive, compreso il campionato di calcio".

Sospensione delle attività didattiche

Per quanto riguarda la scuola c'è un'importante novità che riguarda tutte le scuole di ordine e grado e anche le Università italiane: tutte le attività didattiche saranno sospese in tutta Italia fino al 3 aprile. "Estendiamo il regime che sta disciplinando la Lombardia a tutta Italia, quindi le attività didattiche sono sospese in tutta Italia fino al 3 aprile", ha detto il Presidente del Consiglio.

Misure valide da domani

Queste misure saranno valide da domani, dato che il Presidente del Consiglio ha dichiarato che proprio stasera firmerà il decreto che sarà pubblicato oggi stesso sulla Gazzetta Ufficiale e sarà valido da domani.

Trasporti pubblici funzionanti

Non subiranno invece nessuna limitazione i normali flussi dei mezzi pubblici. Questo perché, come ha spiegato lo stesso Conte, le persone che continuano a lavorare devono potersi spostare: "Non è prevista alcuna limitazione ai mezzi pubblici, perché stiamo cercando di garantire continuità al sistema produttivo e dobbiamo quindi garantire alle persone di poter andare a lavorare", ha spiegato Conte.

"Pronti a qualsiasi intervento"

Il Presidente del Consiglio è sembrato quanto mai determinato: "Se la salute dei cittadini è messa a repentaglio, dobbiamo imporre sacrifici. Sono costretto a intervenire in modo ancor più deciso per proteggere tutti noi e soprattutto le persone più fragili e vulnerabili. Siamo disponibili a qualsiasi intervento e strumento per raggiungere l'obiettivo, che è quello di contenere la diffusione del virus", ha concluso Giuseppe Conte.

Fonte| Governo

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