Coronavirus: quanto si muore davvero? I risultati del più vasto studio realizzato finora

Il tasso di letalità dovrebbe essere attorno al 2,3%, ma bisogna andare più a fondo nell’indagine. Molto dipende infatti dalla tua età e dalle tue condizioni di salute. È vero, erano informazioni di cui eri già probabilmente a conoscenza, ma ora arriva un conferma importante e dettagliata.
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Giulia Dallagiovanna 24 Febbraio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

In questi giorni una domanda ti sarà rimbalzata per la testa: quanto è davvero pericoloso questo nuovo Coronavirus che ha ormai preso piede anche in Italia? In altre parole: quanto si muore? Fino a questo momento, era stato stimato un tasso di letalità attorno al 3% e si sapeva che i pazienti più a rischio erano gli anziani e chi aveva già patologie pregresse, soprattutto a livello respiratorio e cardiaco. Ora però arrivano i risultati del più vasto studio realizzato fino a questo momento, ad opera del Chinese Center for Disease Control and Prevention di Pechino.

Sono stati presi in considerazione ben 72314 pazienti. Tra questi più del 60% erano casi confermati di Covid-19, il 14,6% erano stati confermati dal punto di vista clinico anche se mancava un tampone (ma non era necessario provenendo tutti dalla provincia di Hubei), il 16% erano sospetti e gli ultimi erano individui asintomatici. Insomma, l'intero campione di possibilità è passato al vaglio degli studiosi.

Il risultato è che il tasso di letalità è più basso rispetto a quanto si considera finora, e si ferma al 2,3%. Probabilmente la percentuale viene viziata dal fatto che a Wuhan la mortalità è più alta rispetto al resto del mondo e della Cina.

Ma c'è di più. Non tutti muoiono e ora è confermato:

  • Chi ha un'età compresa tra i 10 e i 39 anni ha un rischio dello 0,2%
  • Tra i 40 e i 49 anni dello 0,4%
  • Tra i 50 e i 59 anni dell'1,3%
  • Tra i 60 e i 69 anni del 3,6%
  • Tra i 70 e i 79 anni dell'8%
  • Dagli 80 anni in poi del 14,8%

Insomma le maggiori probabilità si riscontrano nella popolazione anziana, come già si sapeva. Anche perché con l'avanzare dell'età è più frequente che insorgano patologie respiratorie e cardiache che complichino le condizioni di salute.

Non che da questo momento possiamo stare tutti tranquilli. Semplicemente, la prevenzione deve essere fatta soprattutto per evitare che il Coronavirus si diffonda e arrivi alle persone più deboli ed esposte alle complicanze gravi.

Fonte| "The epidemiological characteristics of an outbreak of 2019 novel coronavirus diseases (COVID-19) in China" pubblicato su Chinese Medical Association il 17 febbraio 2020

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.