Coronavirus, sta succedendo di nuovo: migliaia di persone in viaggio dal Nord Italia e si teme aumento dei casi al Sud

A distanza di una settimana dall’esodo di sabato scorso, anche in questo weekend molte persone si stanno spostando dal Nord al Sud Italia. Lancia l’allarme Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.
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Simona Cardillo 14 Marzo 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Sta succedendo di nuovo. Ondate di persone che si spostano dal Nord Italia al Sud, senza badare alle raccomandazioni ormai. Proprio in queste ore sono in viaggio dalle città del nord su treni partiti nelle ultime ore verso il Sud.

A dirlo è Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, che su Facebook ha pubblicato un post denuncia in cui dichiara l'assoluta irresponsabilità del gesto e ricorda a quanti rientreranno che una volta arrivati dovranno isolarsi in casa per 14 giorni, tenendosi lontani da parenti, nonni, genitori che rischiano di essere contagiati.

"Di nuovo ondate di pugliesi che tornano in Puglia dal nord. E con loro arrivano migliaia di possibilità di contagio in più (…) Ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare. In pochi giorni migliaia e migliaia di persone hanno fatto rientro in Puglia aggravando la nostra già drammatica situazione", ha scritto Emiliano.

Risalgono solo a una settimana fa le immagini di migliaia di persone che letteralmente fuggivano da Milano (e non solo) dopo aver letto la bozza del decreto che faceva diventare zona rossa la Lombardia e altre 14 province italiane. Un comportamento che è stato condannato da tutti a tutti i livelli e che ha portato a un incremento dei casi di coronavirus nel Sud Italia.

Il decreto Io resto a casa prevede che si esca da casa solo per necessità, salute o lavoro.

In tutta Italia è in vigore il dpcm Io resto a casa che prevede che nessuno possa spostarsi dalla sua abitazione se non nei casi previsti dal decreto: ritorno alla residenza o domicilio, motivi di salute o di lavoro, necessità come fare la spesa, comprare farmaci o andare da parenti in comprovata difficoltà.

"Avrete probabilmente esibito ai soldati alla stazioni le vostre legittime autocertificazioni sulla motivazione del vostro ritorno, spero che abbiate le mascherine e che teniate la distanza di un metro l’uno dall’altro in treno", ha dichiarato il Presidente della Puglia.

Chi rientra in Puglia, come in altre Regioni d'Italia, deve autodenunciarsi e mettersi in autoisolamento per 14 giorni: "Appena arrivate dovete richiudervi in casa e che dovete stare lontani da genitori, fratelli, nipoti, amici, nonni e malati che rischiano di morire se contagiati. Dovrete rimanere in casa almeno per altri 14 giorni e comunque per tutto il tempo di durata del decreto del Presidente del Consiglio. E dovete anche dichiarare la vostra presenza sul sito della Regione Puglia", conclude Emiliano.

Qualsiasi siano le motivazioni che stanno spingendo tutte queste persone a spostarsi da una parte d'Italia a un'altra, una cosa è certa: non è ancora passata in maniera chiara la gravità della situazione e gli appelli che tutti, dai medici alla protezione civile ai politici, stanno lanciando. Dobbiamo stare a casa.

Fonte| Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia

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