Cosa bisogna fare in caso di svenimento improvviso e cosa andrebbe evitato

Può capitare a chiunque di perdere conoscenza all’improvviso, oppure di assistere allo svenimento di un familiare, un amico o un collega. Ma in questi casi quali sono le mosse giuste da fare e cosa invece dovrebbe essere evitato?
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
7 Luglio 2020 * ultima modifica il 23/09/2020

Lo svenimento improvviso è una condizione di perdita di coscienza temporanea, a esordio brusco, in cui il soggetto perde il contatto con l’ambiente che lo circonda, cade a terra e non risponde più agli stimoli esterni. Ha,solitamente, risoluzione spontanea e natura benigna. Anche se le cause possono essere innumerevoli, la maggior parte delle volte è conseguenza di un abbassamento di pressione sanguigna che ha come conseguenza una diminuzione dell’apporto di ossigeno al cervello.

Cosa fare

La prima cosa da fare se ci si dovesse trovare di fronte a un soggetto svenuto è valutare le sue funzioni vitali, quindi controllare se respira e se è presente battito cardiaco (lo si può fare ricorrendo alle misure di controllo della frequenza cardiaca, ponendo la punta delle dita indice e medio sul polso, arteria radiale, oppure sul collo, arteria carotide). A questo punto avremo 2 strade:

  1. Funzioni vitali non conservate: chiamare immediatamente i soccorsi ponendo il soggetto in posizione supina (pancia in su), sollevare il mento per iper-estendere la testa e, solo nel caso in cui si abbia la formazione necessaria per poterlo fare, effettuare il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dell’ambulanza
  2. Funzioni vitali conservate: sarà sufficiente mettere il soggetto in posizione supina e sollevargli le gambe (45 gradi) per favorire l’afflusso di sangue al cervello. In breve tempo il soggetto tornerà cosciente.

Sarà opportuno, una volta ripresa coscienza, evitare di alzarsi nuovamente o effettuare sforzi per la successiva mezz'ora, per evitare che la situazione si ripresenti.

Cosa non fare

Non bisogna spostare la persona incosciente dal luogo in cui si trova, a meno che non vi sia un rischio effettivo per l’incolumità, ne’ tantomeno provare a metterla seduta. È da evitare la somministrazione di liquidi, soprattutto alcolici o caffè. Non lasciare sola la persona e tentare di tranquillizzarla. Se non si dovesse essere in possesso delle necessarie conoscenze mediche è sempre opportuno chiamare i soccorsi e seguire le indicazioni appena fornite.

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
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