Lo svenimento improvviso è una condizione di perdita di coscienza temporanea, a esordio brusco, in cui il soggetto perde il contatto con l’ambiente che lo circonda, cade a terra e non risponde più agli stimoli esterni. Ha,solitamente, risoluzione spontanea e natura benigna. Anche se le cause possono essere innumerevoli, la maggior parte delle volte è conseguenza di un abbassamento di pressione sanguigna che ha come conseguenza una diminuzione dell’apporto di ossigeno al cervello.
La prima cosa da fare se ci si dovesse trovare di fronte a un soggetto svenuto è valutare le sue funzioni vitali, quindi controllare se respira e se è presente battito cardiaco (lo si può fare ricorrendo alle misure di controllo della frequenza cardiaca, ponendo la punta delle dita indice e medio sul polso, arteria radiale, oppure sul collo, arteria carotide). A questo punto avremo 2 strade:
Sarà opportuno, una volta ripresa coscienza, evitare di alzarsi nuovamente o effettuare sforzi per la successiva mezz'ora, per evitare che la situazione si ripresenti.
Non bisogna spostare la persona incosciente dal luogo in cui si trova, a meno che non vi sia un rischio effettivo per l’incolumità, ne’ tantomeno provare a metterla seduta. È da evitare la somministrazione di liquidi, soprattutto alcolici o caffè. Non lasciare sola la persona e tentare di tranquillizzarla. Se non si dovesse essere in possesso delle necessarie conoscenze mediche è sempre opportuno chiamare i soccorsi e seguire le indicazioni appena fornite.