
La vitamina B12, o cobalamina, è una vitamina che gioca un ruolo importantissimo nella produzione e nella funzione dei globuli rossi. Ma è anche fondamentale nella formazione del midollo osseo, nella normale funzionalità delle cellule nervose, nei processi di riparazione dei tessuti e nel metabolismo degli aminoacidi e degli acidi nucleici (collabora con la vitamina B9, o acido folico, alla sintesi del DNA e dell’RNA).
Insomma, puoi prenderti il rischio di “rimanere senza” questa preziosa vitamina? Direi di no. La vitamina B12 appartiene alla categoria delle vitamine idrosolubili, per cui, siccome non può essere accumulata nell’organismo, devi assumerla attraverso l’alimentazione. Vediamo quindi dove si trova.
Puoi trovare la vitamina B12 in tutti gli alimenti di origine animale, anche se la quantità è minima. Le principali fonti sono:
Il fabbisogno giornaliero di vitamina B12 è di circa 2-2,4 microgrammi, una quantità che di norma è coperta da una dieta alimentare normale. Sono solo le donne in gravidanza che devono assumerne quasi il doppio, per garantirne l’adeguato apporto al feto.
Il tuo organismo è in grado di accumulare delle riserve adeguate di vitamina B12 che in genere durano dai 3 ai 6 anni; per questo motivo la carenza di questa vitamina è difficile che si verifichi in un adulto sano. Ci sono però persone più a rischio di altre come per esempio gli anziani, le persone affette da disturbi intestinali (morbo di Crohn, celiachia o infezioni batteriche e parassitarie) che rendono difficoltoso l'assorbimento della vitamina stessa, le persone che abusano di alcol e le donne in gravidanza. Può inoltre considerarsi a rischio anche chi segue una dieta vegetariana molto rigida.
Ci sono poi anche dei farmaci che implicano un malassorbimento della vitamina B12, e quindi possono portare a un'evidente carenza. Tra questi vanno citati:
Se debolezza e fatica sono i segnali più comuni di una carenza di questa vitamina, esistono altri sintomi da tenere sotto controllo, ossia:
Una carenza di vitamina B12 può portare a disturbi del sistema nervoso e ad anemie megaloblastiche. Si tratta di anemie caratterizzate da macrocitosi, per cui vengono prodotti meno globuli rossi, ma di dimensioni maggiori che però hanno una ridotta capacità di trasportare ossigeno. Sono anemie dovute proprio a forme carenziali di vitamina B12 o di vitamina B9 (acido folico). I pazienti colpiti da un'anemia megaloblastica possono mostrare debolezza, stordimento, astenia, difficoltà di concentrazione, ma anche disturbi digestivi e difficoltà respiratorie.
L'anemia megaloblastica non solo porta alla produzione di globuli rossi più grandi del normale, ma anche ad alterazioni cellulari a livello del midollo osseo. Altri segnali di anemia megaloblastica includono la riduzione del numero dei globuli bianchi e delle piastrine, vale a dire che viene colpito anche il sistema immunitario.
La carenza di vitamina B12 può anche portare a diversi gradi di neuropatia o danno al tessuto nervoso, che può causare intorpidimento e formicolio alle mani e ai piedi. Nei casi più gravi, possono manifestarsi anche dei disturbi mentali che vanno dalla irritabilità alla demenza grave.