Cosa sono le banche della parrucca e come sostengono le donne colpite da un tumore

Ritrovare la propria bellezza naturale può solo far sentire meglio. È questo l’obiettivo delle banche della parrucca, una rete di solidarietà attraverso la quale le pazienti oncologiche possono tornare a stare bene psicologicamente superando il trauma della perdita di capelli.
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Gaia Cortese 11 Marzo 2023
* ultima modifica il 11/03/2023

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute, non solo come assenza di malattia, ma anche come lo stato di completo benessere fisico, psicologico e sociale.

Nei pazienti oncologici, la perdita di capelli conseguente ai trattamenti di chemio e radioterapia ostacola notevolmente questo tipo di benessere. In un percorso clinico doloroso e pieno di difficoltà, la perdita dei capelli è un ulteriore trauma psicologico per il paziente, che può essere in qualche modo alleviato, solo tornando ad apprezzarsi dal punto di vista estetico. Nonostante, infatti, le donne siano preparate dal personale medico alla perdita dei capelli, nel momento in cui quest'ultima si manifesta, molto spesso soffrono di stati di ansia e attacchi di depressione, che influiscono negativamente sul processo di cura e guarigione.

Con l’obiettivo di restituire la naturale bellezza ad ogni donna colpita da un tumore sono nate le banche della parrucca, una rete di solidarietà attraverso la quale vengono messe a disposizione delle pazienti oncologiche che ne hanno la necessità delle parrucche; di norma vengono donate a donne che non possono disporne per difficoltà economiche, con l’unico impegno di restituirle alla fine del proprio percorso. Una volta restituite, le parrucche vengono poi igienizzate e sistemate in modo da poter essere nuovamente disponibili per altre pazienti.

Le banche della parrucca distribuite sul territorio sono diverse. La prima banca è nata dal sodalizio tra la Fondazione Prometeus Onlus e Tricostarc Onlus, realtà dalla forte esperienza nel settore della risoluzione tricologica per la perdita di capelli; il progetto è partito da sole cinque parrucche, ma oggi se ne contano oltre trecento in grado di aiutare sempre più donne. Per sostenere tutte le pazienti private dei loro capelli ha preso forma anche il Progetto Hair Smile, che consente di donare i propri capelli, abbattendo notevolmente i costi di produzione delle parrucche.

Come si donano i propri capelli? È molto semplice. In genere i capelli devono avere una lunghezza minima di 40 centimetri perché possano essere utilizzati; possono essere di qualsiasi tipo (ricci, lisci, tini, etc.) e devono essere consegnati puliti, ben asciugati e legati alle estremità con degli elastici. I capelli possono essere tagliati dal proprio parrucchiere di fiducia oppure da un parrucchiere o acconciatore affiliato a une delle numerose onlus che sostengono le banche della parrucca. I capelli possono quindi essere spediti chiudendoli in una busta, magari aggiungendo un pensiero o una dedica rivolta alla persona direttamente o indirettamente che li riceverà.

Oltre al sodalizio tra Fondazione Prometeus Onlus e Tricostarc Onlus, a Genova un'altra banca della parrucca è sostenuta dalla LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori) e da numerose ex pazienti che alla fine del loro percorso di malattia hanno voluto donare la loro parrucca, valorizzando un oggetto simbolo di coraggio e speranza.

In Valle d’Aosta è l'Associazione V.I.O.L.A. "Onlus a sostegno della vita dopo il cancro al seno" a offrire un servizio di prestito di parrucche nelle città di Aosta e Saint Vincent. Sul sito dell'associazione c'è anche un pagina completamente dedicata alle domande che qualunque paziente di oncologia si pone nel momento in cui gli viene diagnosticata la malattia perché, come racconta Raffaella Longo, Presidente di V.I.O.L.A, nell'incontrare in ospedale quella che sarebbe poi stata la fondatrice dell'associazione Nadia Bérard, "Avevamo circa la stessa età, la stessa diagnosi e la stessa mente affollata di domande in cerca di risposte".

Spostandosi poi in Sicilia, al sesto piano dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina presso l’Unità Operativa di Oncologia Medica, lAssociazione Salus D’Agostino offre gratuitamente le parrucche sostenendo una sua banca della parrucca e portando avanti lo slogan “Un bell’aspetto ti fa sentire meglio”. Anche in Calabria l’organizzazione no profit La Danza della Vita ha da poco messo a disposizione una banca della parrucca completamente gratuita con l’obiettivo di “curare il paziente oltre la malattia”.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.