Cosa succede quando hai la glicemia alta a digiuno e come puoi prevenirla?

Un’alimentazione poco corretta, fatta per esempio di troppi dolci, o una scarsa attività fisica possono far aumentare i valori di glicemia nel tuo sangue anche quando sei a digiuno. E siccome non ci sono sintomi troppo specifici, se non stanchezza e aumento della sete, la miglior forma di prevenzione è seguire uno stile di vita sano ed equilibrato. Tra le conseguenze dell’iperglicemia, infatti, ci sono il diabete e una serie di disturbi anche gravi: ecco perché è importante conoscere i valori di riferimento e sapere cosa fare se risultano alterati.
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Kevin Ben Alì Zinati 30 Aprile 2020
* ultima modifica il 25/08/2023
In collaborazione con il Dott. Emanuele Bosi primario dell’Unità di Medicina Generale indirizzo diabetologico ed endocrino-metabolico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele

Quando soffri di glicemia alta, i tuoi livelli di glucosio nel sangue dopo 8 ore di digiuno aumentano e arrivano quasi a sfiorare quelli di chi soffre di diabete. Per questo è un po’ come la prima campanella dopo la fine dell’intervallo perché funziona da allarme: ti segnala che la tua alimentazione e l’attività fisica quotidiana che stai svolgendo non stanno funzionando come dovrebbero.

La difficoltà sta nel fatto che molto spesso non ti dà nessun sintomo chiaro se non dopo molto tempo e per questo potresti averla senza essere consapevole. Ma non preoccuparti, la glicemia alta a digiuno è una condizione reversibile: in poche righe cercherò di spiegarti che cos’è e come puoi prevenirla.

Cos’è

La glicemia alta è una condizione che, dopo un digiuno più o meno di 8 ore, fa alzare i livelli di glucosio nel tuo sangue oltre la soglia dei valori normali. Alti ma non così tanto da determinare un diabete. Per questo il disturbo è conosciuto anche come prediabete o iperglicemia. Avresti la glicemia alta a digiuno se nel tuo sangue ci fosse una concentrazione di glucosio superiore a 100 mg su decilitro.

Sintomi

Spesso e volentieri la glicemia alta a digiuno è silenziosa e non mostra sintomi specifici. Però ci sono alcuni segnali a cui fare attenzione se hai il sospetto di avere qualche problema di glicemia:

  • Stanchezza
  • Aumento della sete
  • Aumento della diuresi
  • Perdita di peso involontaria
  • Aumento dell’appetito
  • Dolori addominali
  • Malessere generale diffuso

A queste manifestazioni possono affiancarsi anche problemi sessuali come secchezza vaginale o disfunzione erettile, disturbi della vista oppure, con il graduale peggioramento dei valori glicemici, sintomi neurologici come confusione mentale e perdita di coscienza.

Valori di riferimento

Quando soffri di glicemia alta a digiuno i valori del glucosio nel tuo sangue superano di molto i livelli di riferimento normali. Ti do qualche numero che può aiutarti a capire i tuoi esami.

  • I valori normali sono compresi tra 60 e 100 milligrammi di glucosio su decilitro di sangue.
  • Se facessi le analisi del sangue e a digiuno trovassi che il glucosio oscilla tra i 100 e i 125 mg/dl vorrebbe dire allora che hai sì la glicemia alta ma che comunque non c’è una diagnosi di diabete. In questo casi si parla di "Alterata Glicemia a Digiuno".
  • Se invece, sempre a digiuno, i valori sono superiori o  uguali a 126 mg/dl, rilevati però in due occasioni, allora ci sarebbe una condizione di diabete.
  • Se sono superiori o uguali a 200 la diagnosi è diabete.
  • Se i tuoi valori sono tra 140 e 199 mg/dl potrebbe significare che hai sviluppato una ridotta tolleranza al glucosio.

Cause

Per distinguere le cause che possono portarti ad avere una glicemia alta a digiuno bisogna distinguere se soffri di diabete oppure no.

Se soffri di diabete le ragioni per una concentrazione troppo elevata di glucosio nel sangue potrebbero essere:

  • alimentazione eccessiva e non curata
  • troppi dolci
  • attività fisica insufficiente
  • stress
  • assunzione dei farmaci non corretta

Se invece non sei un paziente diabetico l’iperglicemia tende a verificarsi con:

  • obesità
  • pasti troppo abbondanti la sera precedente
  • insufficiente produzione di insulina per predisposizione genetica 
  • aumento del fabbisogno di terapia per una malattia acuta concomitante
  • patologie del pancreas

In gravidanza

Se sei incinta può capitare che, intorno al secondo trimestre, la glicemia rilevata a digiuno o anche dopo i pasti salga oltre i livelli normali. Si tratta di una condizione normale, la maggior parte delle donne incinte con la glicemia alta a digiuno ha gravidanze normali e figli in ottime condizioni di salute ma si tratta comunque di una situazione da non sottovalutare. I livelli di glucosio nel sangue, dopo il parto, tendono a tornare nei limiti di riferimento ma se non dovesse succedere andresti incontro al cosiddetto "diabete gestazionale": in questo caso si dovrebbe agire con farmaci e terapie. 

Lo stomaco e l’intestino trasformano i carboidrati ingeriti in glucosio, che è la principale “benzina” del nostro corpo, e con la digestione viene portato nel sangue. Per estrarlo il pancreas produce un ormone, l’insulina ma se c’è diabete significa che c’è una scarsa produzione di insulina. Per questo il glucosio si accumula nel sangue mettendo a rischio madre e feto.

La maggior parte delle donne con il diabete gestazionale ha gravidanze normali e figli sani

L’elevata attività ormonale può aumentare la difficoltà delle cellule di utilizzare l’insulina e quindi salgono i livelli di glucosio e della glicemia. In questi casi i criteri per definire la normalità della glicemia sono più stringenti:

  • la glicemia a digiuno deve essere inferiore a 92
  • dopo un’ora dal carico orale di glucosio non deve superare 180
  • dopo 2 ore non deve essere superiore a 153

La sua insorgenza è circa del 6-7% e per questo va tenuta sotto controllo.

Per affrontare la glicemia alta in gravidanza è importante:

  • una corretta alimentazione in termini di qualità e quantità anche per un periodo di pochi giorni.
  • tenere controllata la glicemia
  • fare attività fisica regolare, compatibilmente con le condizioni di salute

Cosa fare

Se i tuoi livelli di glicemia superano i valori che abbiamo visto, e specialmente se ti accorgi di avvertire anche qualche sintomo, è importante che ti rivolga al più presto al medico o al team diabetologico presso il quale potresti essere già in cura. A partire da questo momento, in ogni caso, diventano ancor più importanti i controlli periodici per monitorare i livelli glicemici: è in questo modo che puoi evitare di accorgerti del diabete in ritardo, aumentando le chance di una diagnosi precoce che può ridurre i rischi di complicazioni.

Oltre a valutare un'eventuale terapia farmacologica, il medico ti darà alcuni consigli da seguire fin da subito che puoi in parte già immaginare. Dovrai eliminare dalla tua dieta tutto il cibo spazzatura, comprese le bevande zuccherate, abbandonare o ridurre in modo importante il fumo, svolgere attività fisica costantemente anche con ritmi moderati e seguire una dieta bilanciata che ti permetta di restare in forma e non aumentare di peso.

Si tratta di comportamenti che potranno aiutarti ad abbassare la glicemia a digiuno: fino a quando i valori di quest'ultima non saranno sotto controllo, dovrai stare attento a eventuali sintomi che potrebbero indicare un peggioramento della tua condizione.

Conseguenze

Probabilmente a questo punto lo avrai già capito, ma la glicemia alta non è un problema che va sottovalutato, dato che può sfociare in alcune serie complicazioni. Tra queste troviamo:

  • Malattie cardiovascolari
  • Insufficienza renale o danni ai reni
  • Danni al sistema nervoso
  • Disturbi della retina che possono condurre alla cecità
  • Problemi ossei
  • Cataratta

Cosa mangiare

Inizio col ricordarti che su Ohga ti abbiamo già parlato nel dettaglio della dieta consigliata in caso di glicemia alta a digiuno, ma siccome l'alimentazione è un aspetto fondamentale per risolvere questa condizione è bene soffermarci su alcune cose fondamentali.

Ad esempio, dovresti fare particolarmente attenzione alla colazione, il primo pasto della giornata e, tradizionalmente, quello in cui è più facile consumare cibi dolci. Cerca quindi di preferire caffè e marmellate non zuccherati, il pane integrale o uno yogurt magro.

Anche la frutta, a colazione e non, va poi selezionata con cura: la tentazione potrebbe essere quella di mangiarne in abbondanza e senza alcuna differenza, ma devi sapere che alcuni frutti presentano un indice glicemico alto, come nel caso di banana, anguria e la frutta sciroppata. Via libera invece a mele, fragole, ciliegie e albicocche, che potranno fare parte della tua dieta mirata ad abbassare la glicemia a digiuno.

Come prevenire la glicemia alta a digiuno

Se ti stai chiedendo come può prevenire la glicemia alta a digiuno, la cosa migliore che puoi fare è mantenere uno stile di vita sano abbinato ad un’alimentazione equilibrata e corretta, fatta di poche bevande zuccherate o cibi molto calorici e porzioni equilibrate. Molti studi hanno dimostrato che con questi piccoli accorgimenti potresti prevenire o ritardare il decorso del diabete di tipo 2 fino al 58% dei casi.

Anche seguire un percorso di attività fisica regolare e tenere un peso forma aiutano a tenere i livelli di glicemia entro i valori normali che ti ho indicato poco fa.

Il parere dell'esperto

Sul tema della glicemia alta a digiuno e su come curarla abbiamo chiesto il parere del dottor Emanuele Bosi, primario dell’Unità di Medicina Generale indirizzo diabetologico ed endocrino-metabolico dell’IRCCS Ospedale San Raffaele:

"In precedenza si riteneva che l'alterata glicemia a digiuno isolata non fosse una condizione patologica. Oggi invece sappiamo che anche una modesta elevazione della glicemia a digiuno è un fattore di rischio per una futura malattia cardiovascolare, non solo per il diabete di tipo 2. Per questo oggi il parere più diffuso è che la glicemia alta a digiuno debba essere curata: chi dovesse presentare 110mg di glucosio su decilitro di sangue è una persona meritevole di attenzione sanitaria. Non è una condizione di malattia ma più di aumento del rischio soprattutto per il diabete e le malattie cardiovascolari. Tutti dobbiamo sapere che se c’è un parametro alterato non è una curiosità del medico ma è l'espressione di qualcosa da correggere dal momento che può essere l'anticamera del diabete". 

Fonti| IssHumanitas; SidItalia

(Modificato da Alessandro Bai il 4-11-20)

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