Gli insegnati e il personale scolastico ha l’obbligo di vaccinarsi, può però succedere che la maestra o il professore sia positivo al Covid 19, perché – come sappiamo – il vaccino protegge dalla malattia e delle complicanze legate all’infezione, ma non ha un’efficacia pari al 100%, dunque è possibile contrarre il coronavirus. Che cosa succede alla classe e all’insegnante?
La maestra sarà contattata da ATS per la conduzione dell’indagine e l’identificazione dei contatti stretti, quindi gli amici e la famiglia. Inoltre, contatterà anche la Direzione scolastica per tracciare tutti coloro che sono venuti a contatto con lei. Dovrà osservare un periodo di isolamento obbligatorio, che deve durare almeno 10 giorni dal riscontro della positività, purché siano trascorsi almeno 3 giorni senza sintomi, a cui dovrà seguire un tampone naso-faringeo molecolare. E potrà tornare a scuola solo dopo aver avuto la conferma di negatività e l’attestazione di guarigione rilasciata dal medico curante. Se il tampone risulta ancora positivo, il test può essere ripetuto, indicativamente ogni 7 giorni, finché non si sarà negativizzato.
Questa procedura potrebbe però cambiare nelle prossime settimane. Il Governo vorrebbe ridurre i tempi per gli insegnati vaccinati: 7 giorni con test molecolare alla fine dell’isolamento. E nessuna quarantena in caso di semplice contatto.
Per gli alunni la procedura è la stessa di quando è positivo un compagno. Ats avvia l’indagine e, con la collaborazione della Direzione della scuola, identifica i soggetti che possono aver avuto contatti stretti con l’insegnante, quindi tutti gli alunni finiscono automaticamente in quarantena. Diverso è nel caso dell’insegnante di sostegno: la classe fa la quarantena solo se la maestra o il maestro è fisso in aula, altrimenti solo “l’alunno assistito” deve stare in isolamento. La quarantena dovrebbe durare 14 giorni per i non vaccinati e 7 per i vaccinati e concludersi con un tampone negativo. Attenzione perché in caso di variante Beta, gli isolamenti possono diventare di 21 (per i positivi senza sintomi da una settimana) o 14 giorni.
A risalire ai contatti scolastici ci pensa il cosiddetto referente Covid della scuola, che si deve occupare dell’inserimento dei dati sul portale messo a disposizione da ATS. Per la ricerca dei contatti stretti si conferma che si va indietro di 2 giorni dalla data di effettuazione del tampone o dalla data inizio sintomi del caso Covid 19. Considera che se la maestra inizia a non sentirsi bene il lunedì mattina e l’ultima lezione in classe è avvenuta il venerdì, potrebbe non esserci bisogno di quarantena per classe.
Fonte | ISS