Cosa succede se smetti di fumare: tutti i benefici fase per fase

Se decidi di smettere di fumare, non te pentirai e il tuo corpo risponderà immediatamente al sacrificio che hai deciso di affrontare con numerosi effetti positivi già dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta. Non è fantastico? Abbiamo cercato di spiegarti che cosa potrebbe succedere e perché è importante essere convinti di questa scelta.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Valentina Rorato 13 Luglio 2020
* ultima modifica il 29/09/2020
Con la collaborazione del Dott. Biagio Tinghino Medico della ASL Milano 3 e responsabile del SERT di Monza e del Centro per la diagnosi e la terapia del tabagismo

Fumare fa male alla salute. Non è semplicemente lo slogan che avrai letto sui pacchetti di sigarette. Il fumo rilascia migliaia di sostanze chimiche nel tuo corpo, danneggiando i polmoni, ma anche il tuo cuore e molte altre strutture. C’è però una buona notizia: se decidessi di smettere, potresti invertire fin dalle prime ore gli effetti negativi e renderti conto degli immediati benefici.

Benefici dopo 20 minuti

I primi benefici li puoi verificare subito dopo 20 minuti dall'ultima sigaretta. Può sembrare una finestra temporale molto breve, in realtà è sufficiente per osservare alcuni cambiamenti. Il merito è dell’incredibile capacità che ha il corpo di guarire se stesso. Cosa succede dopo 20 minuti? Prima di tutto la pressione cala e la frequenza cardiaca torna a essere normale. Le mani e i piedi dovrebbero riacquistare la giusta temperatura. Pensa che dopo 8 ore senza fumare, i livelli di nicotina e monossido di carbonio nel sangue si riducono di oltre la metà.

Benefici dopo poche settimane

Il tuo corpo ha iniziato a reagire subito dopo aver spento l’ultima sigaretta e passata qualche settimana, avrai notato che ci sono state delle reazioni evidenti a questo sacrificio:

  • La tua capacità di percepire i sapori e gli odori è migliorata
  • La respirazione è più facile (dopo 3 mesi la capacità polmonare dovrebbe essere migliorata del 10%)
  • Hai più energia
  • I polmoni dovrebbero aver rimosso i detriti e i residui del fumo

Interazione con i farmaci

Sono numerosi i farmaci (soprattutto psicofarmaci antidepressivi) che vengono metabolizzati più rapidamente dai fumatori. Se hai smesso, dovresti rivedere con il tuo medico il dosaggio, che ora potrebbe essere troppo elevato.

Astinenza da nicotina

Smettere di fumare non significa smettere di desiderare di farlo. E forse questo è il problema più grande, perché il tuo corpo ha sviluppato una sorta di dipendenza e impiegherà molto tempo a disintossicarsi. Oltre al bisogno fisico, devi combattere con il bisogno mentale e con l’abitudine. Concediti il tempo e lo spazio di cui hai bisogno per guarire completamente. Potrebbero volerci anni. E preparati a questi sintomi:

Voglia di mangiare

Non è veramente fame ma un modo di sostituire l'azione del fumo diretta. E quindi fai molta attenzione a non "rimpiazzare" le bionde con il cibo. C'è chi ingrassa. Smettere di fumare non fa prendere peso, ma è questo metodo di compensazione che può essere pericoloso.

Disturbi del sonno

Può provocarti dall'insonnia ai sentimenti di letargia che ti lasciano desiderare di passare l'intera giornata a letto. Come sai la nicotina è un "eccitante", dunque è abbastanza normale che questa sostanza o la sua assenza possa disturbarti il riposo notturno.

Tosse

Non devi preoccuparti, se qualche giorno dopo aver smesso di fumare potresti sviluppare una strana tosse. Il fumo di sigaretta è composto da migliaia di sostanze chimiche che hanno effetti dannosi sui polmoni, tra cui il depositarsi di rivestimento giallo appiccicoso chiamato catrame. Nei polmoni, l'accumulo di catrame arresta il movimento delle ciglia e provoca infiammazione nelle vie aeree, causando un'eccessiva produzione di muco. Quando smetti di fumare, le ciglia iniziano gradualmente a funzionare di nuovo e i polmoni lavorano per eliminare i detriti accumulati. Per questo tossisci e possono volerci due mesi per guarire.

Difficoltà intestinali

È un effetto collaterale comune. Come puoi aiutarti? Migliora la tua dieta e prova a fare un po’ di movimento.

Nervosismo

Smettere di fumare alla fine ti permetterà di ridurre considerevolmente lo stress nella tua vita, ma non all’inizio. I primi mesi probabilmente sarai molto teso.

Capogiri e vertigini

Alcune persone avvertono sensazione di vertigine. Come mai? La nicotina è uno stimolante, il che significa che accelera alcune delle funzioni del corpo. Quando fumi, la nicotina viene assorbita nel flusso sanguigno attraverso il rivestimento dei polmoni e raggiunge il cervello in pochissimi secondi. Una volta lì, provoca una reazione chimica che libera l'adrenalina, che a sua volta accelera il cuore, restringe i vasi sanguigni e aumenta la pressione sanguigna. Inoltre, il monossido di carbonio del fumo di sigaretta riduce la quantità di ossigeno nel sangue. Quando smetti, la nicotina non attiva più l'adrenalina per restringere il flusso sanguigno. In assenza di monossido di carbonio per inalazione, c'è più ossigeno nel sangue. Alcuni esperti sostengono, che ciò potrebbe favorire quella sensazione di capogiro, ma non ci sono sufficienti studi che possano confermare.

Sensazione di disagio

Avere una sigaretta in mano (o tra le labbra) è un gesto che racchiude diversi significati. Molti spesso è un modo per gestire il nervosismo, per affrontare un’emozione o per creare un momento conviviale. Quando smetti, tutto ti sembra strano e potresti faticare a riempire quel vuoto, sentendoti fuori luogo e a disagio. Devi riempire quel vuoto con nuove abitudini.

Benefici a lunga durata

  • Dopo 1 anno, il rischio di malattie cardiache è circa la metà rispetto a una persona che sta ancora fumando
  • Dopo 10 anni, il rischio di cancro ai polmoni scende alla metà di quello di un fumatore
  • Dopo 15 anni, il rischio di infarto cade allo stesso modo di chi non ha mai fumato

Buoni motivi per smettere di fumare

Esistono tanti buoni motivi per smettere di fumare, devi solo trovare quello per cui valga la pena lottare. Talvolta i benefici non riguardano la tua persona, ma la salute delle persone che ami:

  • Fumare invecchia la pelle prematuramente
  • Fumare favorisce l’alitosi e rende i denti gialli
  • Provoca stress
  • Diminuisce le performance fisiche e sportive
  • Favorisce l’infertilità e fa calare il desiderio sessuale
  • È un vizio costoso
  • Non esponi le persone che vivono con te agli effetti negativi del fumo passivo
  • Riduci la possibilità che i tuoi bambini soffrano di bronchite, asma, infezioni respiratorie e all’orecchio.

Il parere dell'esperto

Abbiamo parlato di questo tema con il dottor Biagio Tinghino, medico della ASL Milano 3 e responsabile del SERT di Monza e del Centro per la diagnosi e la terapia del tabagismo. Inoltre, è consigliere nazionale della SITAB e membro della Commissione Tabagismo della Regione Lombardia, membro della Consulta Italiana sul Tabagismo. Smettere di fumare causa veramente crisi di astinenza? Quali sono i sintomi più frequenti?

Nella maggior parte delle volte sì. Sebbene sia opinione comune che si possa smettere con la "buona volontà", bisogna ricordare che la nicotina dà dipendenza, una dipendenza molto potente, che modifica in modo strutturale l'assetto di alcuni circuiti cerebrali. Quando si smette di fumare, perciò, si soffre, si manifestano sintomi specifici come l'irritabilità, la mancanza di concentrazione, l'insonnia, ma soprattutto il desiderio forte e compulsivo di fumare. Sembrano manifestazioni puramente legate all'autosuggestione, ma non è vero. Per questo motivo non va sottovalutato il percorso di cessazione dal fumo che, quando si fa da soli, ha un tasso di successo molto basso, non più del 2-4% tra quanti ci provano in un anno. Al contrario, essere assistiti da un centro specialistico, che supporta il fumatore con un percorso di colloqui strutturati e con farmaci specifici, può far salire il tasso di successo di un tentativo fino al 40-50%. 

Dopo aver smesso di fumare, può subentrare tosse? 

La tosse è un sintomo che talora sopravviene, soprattutto nei grossi fumatori, e va considerato un segno positivo. Quando si fuma, infatti, si creano dei danni sia alle ciglia vibratili della mucose dei bronchi, ma anche alle cellule che producono muco, un liquido prezioso per intrappolare ed espellere le sostanze estranee che inaliamo con l'aria. Quando il fumatore smette, queste funzioni pian piano riprendono la loro vitalità originaria. Così le cellule ricominciano a produrre muco e il muco viene spinto verso l'esterno. Purtroppo queste reazioni di difesa si trovano a dover "ripulire" i bronchi da materiale depositato in modo abnorme attraverso il fumo: per questo motivo può succedere che la produzione di muco sia notevole, cosa che provoca la tosse. Ma si tratta di un elemento favorevole, un indicatore che il corpo sta espellendo sostanze estranee dall'albero respiratorio. Questa reazione non va bloccata, ma aiutata bevendo molta acqua e qualche tisana emolliente.

Quali sono i benefici immediati di rinunciare al fumo e quali quelli a lungo termine?

Alcuni benefici cominciano già dal giorno dopo la cessazione. La frequenza cardiaca, per esempio, è la prima a diminuire. Il cuore fa meno fatica, i vasi sanguigni sono più dilatati, il sangue fluisce meglio, la saturazione di ossigeno aumenta. Dopo pochi giorni o un paio di settimane ricomincia a tornare il gusto e l'olfatto. Le performance muscolari migliorano, così anche il sonno e l'aspetto della pelle. Per riportare i rischi cardiovascolari al livello dei non fumatori ci vogliono 5-6 anni, per tornare al rischio di cancro degli altri invece ne servono 8-12. Ma non è un fenomeno tutto o niente. Bisogna pensare che ad ogni giorno che passa senza le sigarette il rischio si abbassa di un po'. E poi non dimentichiamo che fumare ha un costo elevato: sia in termini di soldi spesi che di risorse impegnate nel campo sanitario per malattie, invalidità e ricoveri. Abbandonare le sigarette, perciò, lascia il portafoglio un po' più gonfio, ma soprattutto equivale a sottoscrivere una assicurazione per il futuro i cui guadagni non tarderanno ad arrivare.

Ci può dare qualche consiglio per affrontare questa rinuncia?

Il primo passo è quello di rivolgersi al medico che può prescrivere farmaci atti a sostituire la nicotina o a rimpiazzarla sui recettori cerebrali. In tal modo viene meno il bisogno costante, perché si placa la crisi d'astinenza. Non si dovrebbe pensare di sfidare i sintomi da carenza di nicotina, sarebbe come imporsi di farsi curare un dente senza anestetici. Esistono poi delle strategie cognitivo-comportamentali per gestire il pensiero ricorrente della sigaretta. Intanto non bloccarsi nel ripetere "non devo fumare", perché così facendo si sta già pensando alla sigaretta. Quando arriva il desiderio intenso è meglio evitarlo, distrarsi, spostare il pensiero su un'altra cosa. Basta tenersi occupati per pochi minuti (per esempio andare a bere un bicchiere d'acqua, lavarsi i denti) per vedere che l'ossessione passa oltre. E' inoltre fondamentale eliminare tutti gli stimoli ambientali che riportano la mente al fumo: posacenere, pacchetti, accendini. Per qualche giorno bisogna evitare di frequentare fumatori e luoghi legati al rito della sigaretta. Si possono anche cambiare delle abitudini personali che ci riportano alla memoria l'uso di tabacco. Ma non bisogna pensare che serva per sempre. Dopo i primi 5-7 giorni il bisogno forte comincia ad estinguersi, il pensiero della sigaretta diventa gestibile e si è già dall'altra parte del fiume.  

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.