Cos’è il nichel, il metallo presente nel suolo, ma anche nel tuo corpo

Il nichel (Ni) è un elemento chimico presente nel suolo, o, più nello specifico, un metallo che appartiene al gruppo del ferro. Se sei allergico, saprai di dover evitare soprattutto alcuni oggetti, quello di cui forse eri ignaro, invece, è che si trova anche nel tuo corpo e gioca un ruolo abbastanza importante.
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Giulia Dallagiovanna 20 Gennaio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Avrai sentito dire da qualcuno di essere allergico al nichel, poi avrai anche letto "nichel free" su qualche bancarella con gioielli di bigiotteria e infine ti sarai imbattuto nella parola nichelino su un giornale o in un romanzo. Ma, di preciso, cos'è questo nichel di cui tutti parlano? E soprattutto, è pericoloso oppure è necessario per il corpo?

Iniziamo con una precisazione: a meno che tu non abbia sviluppato una reazione avversa, o non faccia un lavoro particolare che ti porti a stare tutti i giorni a stretto contatto con questo elemento, non rischi assolutamente nulla. Il nichel infatti è un metallo (sulla tavola periodica lo incontri come elemento chimico numero 28 e con la sigla Ni) di colore bianco argenteo e che appartiene al gruppo del Ferro. È presente un po' dappertutto, compreso il tuo organismo, e per questa ragione è praticamente impossibile evitarlo del tutto. Perciò forse è più utile capire meglio di cosa si tratti e a cosa serve.

Cos'è

Il nichel (Ni) è un elemento chimico che è presente principalmente nel suolo. Si tratta di un metallo di un colore che va dal bianco all'argento e che viene estratto da riserve rinvenute soprattutto in Australia e Nuova Caledonia. Al momento si calcola che tu tutto il pianeta Terra ce ne siano a disposizione circa 130 milioni di tonnellate. E questa è una buona notizia, dal momento che questo tipo di Ferro viene utilizzato per fabbricare tantissimi oggetti e non esattamente da pochi anni: la prima traccia di nichel in un utensile fabbricato dall'uomo risale addirittura al 3.500 a.C.

Si tratta principalmente di un metallo che mostra un'ottima resistenza all'ossidazione e che però è meno nobile rispetto ad altri membri della stessa famiglia, tra cui il rame. E proprio al rame deve uno dei suoi primi soprannomi. I minatori tedeschi lo chiamavano infatti "rame del diavolo", poiché se lo trovavano davanti mentre speravano di incappare in un bottino ben più prezioso ed erano convinti che la colpa fosse di qualche essere maligno. Nichel invece deriva dallo svedese Nickel, cioè il diminutivo di Nicolaus, che rappresentava un folletto vivace e dispettoso.

A cosa serve

Principalmente, il nichel serve per la produzione di oggetti. Di solito viene unito a un altro metallo in modo che formi una lega più resistente o più nobile. La sua destinazione principale comunque è l'acciaio inossidabile (o inox) autentico, cioè quello più diffuso. Chi soffre di allergia a questo elemento dovrà infatti prestare molta attenzione nell'avere a che fare con strumenti come posate e pentole, gioielli, orologi e così via. Si trova poi nelle monete, e da qui deriva il nome nichelino per gli spiccioli statunitensi, come pure nei macchinari utilizzati a livello industriale e nelle latte dove vengono conservati alcuni alimenti.

Il nichel è uno dei componenti principali di diversi tipi di acciaio inossidabile

Inoltre si usa per la fabbricazione di prodotti per l'agricoltura, come insetticidi e pesticidi, oppure nelle fasi di lavorazione degli oli vegetali. Infine, viene destinato alla formazione di metalli più preziosi, come l'argento o l'oro rosso.

A cosa serve all'interno del corpo?

Di fatto, la prima funzione del nichel è quella di materiale da costruzione. Ma una cosa che forse non sapevi è che anche all'interno del tuo corpo gioca un ruolo importante. Naturalmente, la sua presenza è ridotta al minimo se viene paragonata con quella nel suolo. Si tratta infatti di un solo milligrammo nell'intero organismo, ripartito soprattuto tra ossa, pancreas e saliva.

E in queste sedi collabora con diversi enzimi per ottimizzare le funzionalità del tuo corpo. Sembra infatti che sia coinvolto nella stabilità di Dna e Rna e che si occupi anche di mantenere integre e in salute le membrane cellulari. Avrebbe inoltre una parte nel metabolismo di alcuni ormoni, ma anche in quello del glucosio e dei lipidi. Uso il condizionale, perché non vi sono ancora studi che lo dimostrino in modo definitivo. Ma insomma, non tutto il nichel vien per nuocere. Anzi è il tuo corpo a chiederlo: il fabbisogno giornaliero di nichel infatti è di 100 microgrammi.

L'allergia

Come tutte le altre allergie, anche quella al nichel è provocata da una risposta eccessiva del sistema immunitario nel momento in cui il tuo corpo entra in contatto con questo metallo. Viene infatti percepito come un elemento estraneo e potenzialmente pericoloso, perciò i linfociti T, un gruppo di globuli bianchi che ha il compito di combattere questi intrusi, stimolano la produzione di linfochine, che a loro volta daranno il via alle reazioni infiammatorie.

Cosa accade nella pratica? Quando la tua pelle tocca un oggetto contenente nichel si innesca il meccanismo di cui ti ho parlato. A questo punto inizierai ad avvertire i sintomi di un'irritazione. Comparirà un'eruzione cutanea più o meno estesa, un eritema rosso che potrebbe in seguito ricoprirsi di piccole bolle e provocare parecchio prurito. Tutti i sintomi cioè di una dermatite da contatto. Saranno necessari diversi giorni prima che scompaia e in alcuni casi è necessario persino ricorrere a medicinali a base di corticosteroidi oppure ad antistaminici.

L'allergia al nichel è più frequente nella popolazione femminile, dove si riscontra in circa il 20%, rispetto alla quella maschile, riscontrabile solo in circa il 2% degli individui. In alcune persone poi l'ipersensibilità è così elevata che riscontrano problemi anche nell'ingestione di alcuni alimenti.

Gli oggetti che contengono nichel

Come avrai intuito, il nichel è presente in tantissimi oggetti di uso quotidiano, come le posate e le pentole, le monete, gioielli e orologi. In poche parole, tutto ciò che è fatto d'acciaio potrebbe avere al suo interno una parte di questo metallo allergenico. Ma non è finita qui, anche alcune tinte per capelli, smalti o coloranti per superfici vengono prodotti con l'utilizzo di questo elemento.

Perciò se sei allergico devi prestare attenzione più o meno a tutto, dagli aghi per il cucito al bottone dei jeans, dalla montatura degli occhiali allo shampoo e al bagnoschiuma. Naturalmente non è detto che ogni singolo oggetto inneschi una reazione avversa. Il consiglio, però, è quello di ricercare soprattutto i prodotti nichel free o nichel tested, che presentano una percentuale estremamente ridotta di questo metallo, impossibile da eliminare completamente.

Gli alimenti che contengono nichel

Prestare attenzione agli oggetti purtroppo non basta, soprattutto se la tua ipersensibilità è piuttosto acuta. Sono infatti tanti gli alimenti che contengono il nichel e non è raro che venga proposta una dieta disintossicante per depurare il tuo organismo ed aumentare la tolleranza a questo metallo. La notizia brutta è che è un elemento che si riscontra praticamente in qualsiasi cibo, quella positiva però è che non in tutti compare in percentuali che disturbano. Ti verrà probabilmente detto di evitare soprattutto:

  • alimenti molto lavorati
  • alimenti conservati in latte
  • cereali integrali
  • farina di mais
  • avena
  • soia
  • orzo
  • lieviti non naturali
  • cacao e cioccolato
  • legumi
  • pomodori
  • lattuga
  • asparagi
  • carciofi
  • carote
  • broccoli
  • cipolle
  • frutta secca
  • molluschi e crostacei
  • il tè nero e altri infusi

La lista non si conclude qui, ma se hai questo tipo di problema è bene che tu chieda consiglio a un nutrizionista o al medico che ti segue. Privarti senza ragione di questi cibi non è salutare, oltre al fatto che nella maggior parte dei casi si prevede di reintegrarli gradualmente dopo un certo lasso di tempo.

Fonti| Humanitas; Istituto superiore di sanità

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