Cos’è la medicina del territorio di cui si sente spesso parlare

Durante questa pandemia è stato spesso sottolineata una mancanza o carenza di medicina del territorio, che ha portato gli ospedali a saturarsi velocemente con tutti i problemi che ne sono derivati. Ma cosa si intende per medicina del territorio?
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
3 Novembre 2020 * ultima modifica il 03/11/2020

A seguito della vicenda Covid sono emerse diverse questioni relative a un tipo di assistenza che conosciamo tutti, quella territoriale. In questo articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza su quelle che sono le finalità e i compiti della medicina territoriale.

La medicina del territorio

Cos'è

Innanzitutto, per medicina territoriale s’intendono tutte quelle prestazioni sanitarie di primo livello e pronto intervento che hanno finalità preventive e si presentano come alternativa all’ospedalizzazione. Per intenderci, questi servizi servono a evitare d’intasare gli ospedali per problemi futili e a garantire la continuità assistenziale per i pazienti dimessi dagli ospedali (fase post-acuta) e che hanno patologie croniche. Dovrebbero garantire inoltre un’integrazione tra il livello sanitario primario e i livelli superiori. Insomma, dovrebbero rappresentare un filtro tra un’assistenza sanitaria minima, gestibile ambulatorialmente e sul territorio e una più specialistica in cui sono richieste strutture adeguate e maggior personale.

I problemi nell'attuazione

Il condizionale in questi casi è d’obbligo perché tra le finalità dichiarate e la reale attuazione di queste misure c’è un gap considerevole. Il motivo è dato da una prevalente cultura ospedalo-centrica ("il mio bambino ha la febbre e mi reco in ospedale", "ho una distorsione alla caviglia e mi reco in ospedale"…) ma soprattutto dalla mancanza di risorse e di modelli organizzativi che possano permettere ai professionisti che lavorano sul territorio di poter svolgere il loro lavoro con serenità. Parliamo di:

  • Medici di Medicina Generale (MMG)
  • Pediatri di libera scelta
  • Medici di continuità assistenziale (Guardia Medica)
  • Medici specialisti ambulatoriali

Cosa manca

Per evitare, dunque, di ricorrere all’ospedalizzazione per ogni problema sanitario, sarebbe opportuno avere un modello organizzativo comune nazionale, disporre d’infermieri anche sul territorio e avere strutture che si possano occupare, ad esempio, di distribuire i farmaci che vengono assunti cronicamente (evitando code inutili dal MMG per le prescrizioni), di fare iniezioni, medicazioni e via dicendo. Insomma, la medicina territoriale ha tutte le carte per poter diventare un punto di riferimento importante per effettuare un’assistenza sanitaria adeguata e migliorare di molto la qualità delle cure.

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
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