Un esame del sangue completo rappresenta l’unico modo per rilevare la presenza di microcitosi, per questo e tanti altri motivi è sempre opportuno e raccomandato effettuare dei check-up periodici di controllo.
I microciti sono i globuli rossi che presentano una dimensione e volume ridotti rispetto al normale: con microcitosi ci si riferisce quindi a una riduzione anomala del volume dei globuli rossi presenti nel sangue.
Solitamente questa condizione non causa sintomatologia, infatti nella quasi totalità dei casi si riscontra microcitosi a seguito di un esame emocromo completo effettuato per altri motivi. Si può parlare di microciti quando il volume corpuscolare medio (MCV) dei globuli rossi di un adulto risulta inferiore ad 80 femtolitri (fL); il volume in condizioni normali dovrebbe trovarsi tra gli 80 e i 96 fL.
La causa principale di microcitosi è l’anemia, che può essere di svariate tipologie: molto spesso le varie forme di anemia hanno in comune anche un colore rosso ridotto dei globuli rossi, definito ipocromia, causato principalmente da carenza di emoglobina.
La microcitosi può presentarsi per diversi motivi, principalmente, come abbiamo già accennato, per anemie. Tra queste possiamo elencare:
La sola presenza di microciti solitamente è asintomatica, comunemente i sintomi appaiono a causa dell’anemia correlata. Tra la sintomatologia delle anemie microcitiche possiamo includere:
Come abbiamo già accennato, la microcitosi viene rilevata attraverso l’esame del sangue completo. A tal proposito, il test di laboratorio utilizzato per la valutazione della microcitosi è la misurazione della ferritina sierica: una volta che si sarà ottenuto il riscontro di carenza di ferro si procederà alla valutazione e alla diagnosi della causa di questa carenza. Altri test che si potrebbero effettuare, qualora la misurazione della ferritina sierica non dia riscontro, includono la capacità totale di legare il ferro (TIBC), il livello di saturazione della transferrina (UIBC), la sideremia ed elettroforesi emoglobina.
Invece, tra gli esami utili nel diagnosticare il motivo di anemia possiamo elencare il test per la celiachia, per infezioni da batterio H. pylori o, se si sospetta anemia causata da importanti perdite di sangue, potrebbero essere prescritti test per rilevare eventuali emorragie interne come ecografie addominali, endoscopie o TC all’addome.
Una volta rilevata la causa di anemia si procederà con la risoluzione della stessa: potrebbero essere necessario integrare il livello di ferro e vitamina C, o assumere pillole anticoncezionali nel caso di carenze di ferro causate da abbondanti cicli mestruali e, nei casi più gravi, potrebbe essere richiesta una trasfusione di sangue per riequilibrare la normalità dei globuli rossi.
La microcitosi potrebbe essere, in alcuni casi, associata alla presenza di un tumore. La carenza di ferro è una caratteristica associabile ad alcune tipologie di tumori, soprattutto quelli del colon-retto; un recente studio inglese ha portato alla luce una possibile correlazione, ancora in fase di studio, tra la presenza di microcitosi e tumori, con un’incidenza di rischio di cancro maggiore tra coloro che presentavano microcitosi, che fosse associata o meno ad anemia.
L’anemia da malattia cronica, inoltre, è un’anemia multifattoriale dovuta anche alla presenza di cancro, in particolar modo del linfoma di Hodgkin (LH) e del linfoma non-Hodgkin (LNH), entrambi tumori che hanno origine dai linfociti, e tumore al seno.