Così la scienza combatte le fake news: il vademecum degli immunologi sul Sars-Cov-2

La Commissione Sanità dell’Accademia dei Lincei ha redatto un documento sul nuovo Coronavirus basato esclusivamente sull’evidenza scientifica. Di mese in mese gli immunologi aggiorneranno ogni dettaglio, dalle terapie in fase di sperimentazione ai farmaci potenzialmente efficaci fino alle ultime novità sul fronte vaccini: l’obiettivo è offrire una situazione scientificamente precisa che contribuisca a limitare la diffusione di notizie false e sbagliate.
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Kevin Ben Alì Zinati 4 Aprile 2020
* ultima modifica il 24/05/2022

Contro le fake news e le cure falsamente miracolose o i titoli ingiustamente allarmistici, l’antidoto a cui ti puoi affidare è composto fondamentalmente da due elementi: trasparenza e accuratezza scientifica. Questo vale in generale e ancora di più in questa emergenza Coronavirus, in cui non conosciamo ancora bene l’avversario che abbiamo davanti e non sappiamo ancora prevedere con largo anticipo le sue mosse.

Quando vuoi informarti sui sintomi e le complicazioni di un’infezione o quando ti serve sapere come si trasmette, devi sempre affidarti solo a fonti istituzionali: voci autorevoli che sulla base dell’evidenza scientifica possono guidati verso comportamenti responsabili e corretti per te e per gli altri durante un momenti di crisi. Man mano che venivano diffuse e prontamente smentite, abbiamo provato a tenerti aggiornato sulle più comuni notizie false sul Coronavirus.

Lo stesso intento ha guidato gli immunologi dell’Accademia dei Lincei nella realizzazione del loro vademecum ufficiale sul nuovo Sars-Cov-2. “Abbiamo cercato di produrre un vaccino” contro notizie”: in un’intervista a Repubblica l’ha definito così il dottor Alberto Mantovani, immunologo, direttore scientifico dell'Irccs Humanitas e tra gli autori del documento.

Principi cardini

Il documento, realizzato dalla Commission Salute dell’Accademia Nazionale dei Lincei, verrà aggiornato mensilmente con tutti gli aspetti del SARS-CoV-2 e della COVID-19 e basandosi soltanto su criteri “esclusivamente medico-scientifici” mira ad assicurare la validità e l’accuratezza scientifica delle informazioni.

Nel documento si fa un vero e proprio identikit dei Coronavirus. Viene spiegata, per esempio, anche la famosa proteina “spike”. Ovvero quella con “una specie di corona sulla superficie delle particelle virali” e che “agisce come una vera e propria «ancora» che consente l’attracco, la fusione e l’ingresso della particella virale all’interno delle cellule dell’organismo umano”. Si tratta della stessa proteina che, come ti avevo raccontato, è alla base di un nuovo potenziale vaccino sviluppato in un cerotto epidermico.

Gli immunologi chiariscono anche la diffusione del nuovo Coronavirus nell’uomo ha visto un alto di specie: da un animale, probabilmente il pipistrello, all'essere umano. E specificano che seppur non ci siano prove certe, è probabile che nel passaggio dal pipistrello all’uomo, in mezzo ci siano stato il pangolino, ovvero “una specie in via d’estinzione”.

Si parla delle tre possibili strategie di contenimento: “il lockdown, la mitigazione della probabilità dei contatti con interventi più lievi di contenimento oppure la combinazione dei due scenari associata a risvolti altamente tecnologici come quelli messi in atto per esempio in Corea del Sud.

Capitolo caldo è quello sulle cure e sui vaccini. Come sai, attualmente non esistono terapie né profilassi specifiche per il Coronavirus e la malattie ad esso collegata, la Covid-19. Qui gli immunologi fanno il punto sulle terapie in sperimentazione con gli antivirali (Lopinavir/ritonavir, il remdesivir e lo clorochina) e sull’anticorpo monoclonale tocilizumanb.

Per quanto riguarda i vaccini, il documento mette in mostra anche tutti i punti fondamentali per la corsa alla su creazione: il “rigoroso studio della sua sicurezza e il tempo "necessario per valutarne gli effetti collaterali” e i “complessi problemi tecnologici, organizzativi, regolatori ed economici connessi alla sua produzione e distribuzione”. Per questo, scrivono, “l’idea che i vaccini anti COVID-19, se efficaci, difficilmente saranno comunemente disponibili prima di un anno o più”. 

Accuratezza scientifica contro le fake news: è l'antidoto dell'Accademia dei Lincei.

Fonti | Accademia dei Lincei

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