La cosa a cui siamo più spesso abituati per la pulizia delle nostre orecchie è proprio il cotton fioc. Eppure, non è tra le scelte più indicate dagli specialisti. Vediamo quali sono i punti critici e come affrontarli.
Il cotton fioc iniziamo vederlo già da piccoli in casa. Ce ne sono di tutti i tipi, tra cui quelli usati di solito per i bambini che hanno una sorta di ingrossamento alla base, proprio per evitare che chi li usa non spinga in modo eccessivo e creai danno all’orecchio del bimbo. Negli anni sono stati in parte sostituiti dalle soluzioni spray per pulire il condotto uditivo. Ma anche i Cotton fioc non sono da demonizzare. È sufficiente usarli nel modo adeguato ossia pulendo solo la parte del padiglione e l’inizio (solo la parte visibile) del condotto uditivo in modo tale da togliere solo il cerume che esce e che è in eccesso senza spingere nulla nel canale e in questo modo sarai sicuro che togli solo quello che è necessario, ossia quello che il tuo orecchio “ha deciso di eliminare”. Attenzione, non spingerti oltre.
Ma cosa potrebbe accadere se tu decidessi di pulire fino in profondità? Spingendo oltre il cotton fioc potresti causare problemi all’orecchio e al canale uditivo in generale. Ecco qualche esempio:
Come avrai potuto ben capire non è tanto sconsigliato l’uso, anche se gli spray oggi in commercio ti permettono di non avere nemmeno il dubbio sulla forza da esercitare durante la pulizia ed essere così sicuro di non fare danni, ma la cosa essenziale non è tanto se usare il Cotton fioc quanto il prestare la giusta attenzione e limitarsi all’uso solo nelle zone esterne e quindi anche meno delicate.
Fonte| Medical News