crampi-stomaco

Crampi allo stomaco: quali sono cause e rimedi delle fitte dolorose che colpiscono l’addome

Rispetto al comune mal di pancia, i crampi allo stomaco si manifestano con un dolore localizzato nella parte superiore dell’addome, che può presentarsi in modo continuo o intermittente. I rimedi, che vanno dai farmaci da banco a una dieta più attenta, dipendono dalle possibili cause, che sono molte e diverse tra loro.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Alessandro Bai 23 Marzo 2022
* ultima modifica il 23/03/2022

Probabilmente i crampi allo stomaco ti faranno pensare ad un comune mal di pancia, ma sarebbe più giusto chiamarli crampi addominali, dato che il dolore che provocano si manifesta nella zona compresa tra l'inguine e il torace, ma in particolare nella parte superiore dell'addome.

Le fitte dolorose possono essere continue oppure intermittenti, con qualche istante di pausa tra un crampo e l'altro, e potrebbero comparire insieme ad altri sintomi, da nausea, vomito e diarrea fino al mal di testa.

Le possibili cause dei dolori all'addome sono davvero tante, ma non sempre c'è bisogno di preoccuparsi: nella maggior parte dei casi, il disturbo può essere una conseguenza di una digestione difficoltosa, magari dovuta ad un pranzo abbondante o a degli alimenti che il tuo organismo non tollera, della presenza di gas nell'apparato digerente oppure di sensazioni negative come ansia e stress.

In queste situazioni, ti basterà stare attento a cosa mangiare per fare passare i crampi addominali in breve tempo, ma è importante anche non sottovalutare il problema: se i sintomi non migliorano o sono particolarmente intensi, allora faresti bene a chiamare il tuo medico, perché a volte i crampi allo stomaco possono essere il segnale di allergie o patologie più serie, dall'occlusione intestinale al tumore al colon.

Cosa sono

Per riconoscere i crampi addominali ti basterà fare attenzione al sintomo principale, ovvero un dolore che compare all'improvviso e si manifesta nella parte superiore del tuo addome: solitamente queste fitte durano per qualche minuto e sono seguite da alcuni istanti di pausa, prima di presentarsi nuovamente. Quello che probabilmente sei abituato a chiamare mal di pancia, invece, è caratterizzato da un dolore che si concentra nella parte più bassa dell'addome.

A seconda delle cause che li scatenano, che come ti spiegherò possono essere molte e diverse tra loro, i crampi allo stomaco possono essere accompagnati da altri sintomi, come nausea, gonfiore e diarrea, ma non solo. Inoltre, se è vero che qualche volta l'origine di questi disturbi è legata a delle patologie dell'apparato digerente oppure alla dispepsia (ovvero le difficoltà di digestione), potrebbe sorprenderti sapere che ansia e stress sono spesso considerate le responsabili dei crampi addominali. Un fattore da tenere in considerazione è la frequenza con cui queste fitte si presentano, che potrebbe aiutare il tuo medico a capire da cosa dipende il problema.

Cause

Per capire l'origine dei crampi allo stomaco, come ti ho anticipato, è importante fare attenzione agli altri sintomi che compaiono insieme alle fitte: ad esempio, se noti del gonfiore addominale dopo un pasto potresti semplicemente avere mangiato in eccesso o troppo veloce, accumulando gas nell'apparato digerente, ma se insieme al dolore noti anche nausea, vomito o mal di testa e i crampi durano a lungo allora sarà il caso di prenotare una visita specialistica da un gastroenterologo per indagare più a fondo.

crampi-stomaco-cause

In ogni caso, proprio perché le potenziali ragioni dei crampi addominali sono tante, dovrai sempre farti consigliare dal tuo medico di fiducia prima di decidere se assumere farmaci o, più semplicemente, modificare la tua alimentazione, a parte per quei casi in cui il mal di stomaco scomparirà in breve tempo senza ripresentarsi. Prima dei rimedi, però, ecco una lista delle possibili cause:

  • Gastrite, infiammazione della mucosa dello stomaco
  • Stress o ansia
  • Ulcera peptica, lesione che si apre sulla mucosa gastrica, spesso a causa di una gastrite non curata o dell’abuso di farmaci
  • Reflusso gastroesofageo, disturbo che comporta rigurgiti acidi per difetto di occlusione del cardias, l’orifizio che collega questi due organi e che si apre solo per far passare il cibo dall’esofago allo stomaco e non viceversa
  • Ernia iatale, piccola malformazione, in genere congenita, della bocca dello stomaco
  • Tumore dello stomaco
  • Intossicazioni alimentari
  • Congestione digestiva
  • Virus intestinale
  • Allergie o intolleranze alimentari (ad esempio al lattosio o al glutine) in questo caso il crampo si associa a nausea e/o vomito o a diarrea
  • Sindrome dell’intestino irritabile (IBS): sebbene questa benigna ma fastidiosa patologia di natura psicosomatica interessi più comunemente l’ultimo tratto dell’intestino, ovvero il colon, in realtà tutto il tubo digerente, in qualunque sua parte, ne può essere colpito, quindi anche lo stomaco

Oltre a queste cause, patologiche e non, che riguardano quasi tutte direttamente il tuo apparato digerente, ci sono alcuni motivi extra-gastrici che probabilmente non collegheresti mai ai crampi allo stomaco ma che in realtà possono provocarli, seppur raramente. Ecco perché può esserti utile conoscere anche questi disturbi:

  • Calcoli biliari: si formano nella cistifellea, piccolo organo a ridosso del fegato, e provocano coliche alquanto dolorose che si irradiano proprio nella fascia mediana dell’addome
  • Colecistite: infiammazione della cistifellea, spesso dovuta proprio alla presenza di calcoli
  • Infarto: Soprattutto nella donna, uno dei sintomi prodromici dell’infarto del miocardio è proprio il mal di stomaco con un senso di nausea
  • Aneurisma dell’aorta toracica o addominale
  • Sindrome premestruale: molte donne accusano disturbi gastrici nei giorni che precedono l’arrivo del flusso
  • Malattia infiammatoria pelvica o tumore alle ovaie: in questi due casi il crampo allo stomaco si manifesta raramente, ma può comunque essere un sintomo

Quali esami fare

Se i crampi allo stomaco non sono passeggeri, ma tendono a durare a lungo, peggiorare o a ripresentarsi molto spesso, l'idea migliore è sicuramente quella di andare dal medico e sottoporti ad una visita obiettiva accurata, raccontando i tuoi sintomi con dovizia di particolari. Non è escluso che ti vengano prescritti una serie di esami, tra cui:

  • Test del sangue e patch test per le allergie
  • Breath test per scoprire se sei intollerante al lattosio
  • Gastroscopia
  • Ecografia o TAC addominale

Rimedi

La cura dei crampi addominali dipende naturalmente dalla causa scatenante: per esempio, se il dolore allo stomaco è provocato da una gastrite, un'ernia iatale o un'ulcera peptica, sarà necessario innanzitutto trattare queste condizioni.

Più in generale, però, tra i rimedi per i crampi allo stomaco ci sono delle modifiche da apportare alla tua alimentazione, o allo stile di vita, oppure l'assunzione di farmaci mirati a combattere il dolore.

Ad esempio, se hai i crampi allo stomaco dopo mangiato potresti farli passare con l'aiuto degli antiacidi, mentre se il disturbo è dato da un'eccessiva presenza di gas, che causa gonfiore e tensione, anche i farmaci da banco con proprietà assorbenti potrebbero aiutarti.

Delle fitte dolorose all'addome, però, indicano che è necessario valutare meglio cosa mangiare: dovrai evitare di ingerire cibi troppo grassi o fritti, oppure quelli che contengono il pomodoro e sono eccessivamente acidi, oltre ai latticini. Per quanto riguarda le bevande, inoltre, non dovrai bere alcolici, caffè o bibite gassate.

La tua dieta sarà quindi limitata, dato che dovrai mangiare riso in bianco e cracker, soprattutto se i crampi addominali compaiono insieme a nausea o vomito, almeno per le prime ore dopo i dolori. Per il resto, preferisci alimenti ricchi di fibre e cerca di mangiare poco ma spesso, ricordandoti ovviamente di bere molto.

crampi-stomaco-rimedi
I crampi allo stomaco potrebbero essere dovuti all’alimentazione, per questo è importante modificare la tua dieta per un po’, preferendo cibi leggeri.

Tra i rimedi naturali, senza spaziare troppo con la fantasia, puoi affidarti alle tisane a base di erbe che possiedono proprietà calmanti e lenitive, come camomilla, valeriana, melissa o finocchio, una buona soluzione per alleviare il dolore ma non di certo una cura in grado di guarire eventuali cause più serie.

Un'altra soluzione semplicissima da attuare è la classica borsa dell'acqua calda, un rimedio della nonna che tuttavia può aiutare ad alleviare i crampi.

Quando preoccuparsi

Come ti ho spiegato, in alcuni casi è possibile che i crampi allo stomaco siano dovuti a patologie dell'apparato digerente o ad altre malattie più gravi delle semplici difficoltà digestive. La frequenza delle fitte è sicuramente un segnale al quale fare attenzione, ma dovresti valutare di andare o farti accompagnare al pronto soccorso se i crampi addominali:

  • si manifestano con un dolore che interessa anche il collo, le spalle e il petto
  • sono accompagnati da difficoltà respiratorie
  • compaiono durante la gravidanza
  • rendono la pancia tesa e dolorante quando la tocchi
  • si presentano mentre sei sottoposto ad un trattamento antitumorale

Il dolore allo stomaco può anche rappresentare un'emergenza medica quando si presenta all'improvviso e senza spiegazioni, in modo acuto e intermittente, ed è accompagnato da sintomi particolarmente gravi, come quelli che segnalano la disidratazione come la secchezza delle labbra, la diarrea sanguinolenta o l'ematemesi, una condizione che consiste nel vomitare sangue.

Fonte| Humanitas

(Scritto da Paola Perria il 19-12-2018
Modificato da Alessandro Bai il 23-03-2022)

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.