Dal 4 maggio inizia la fase 2: “Dovremo convivere con il virus”, Conte spiega come faremo

Con i sacrifici fatti in questi due mesi siamo riusciti a ridurre la curva dei contagi, conferma il presidente del Consiglio, ora è tempo di rimboccarci le maniche e gettare le basi per la ripartenza. Queste le misure che partiranno dal 4 maggio.
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Giulia Dallagiovanna 26 Aprile 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

"Stiamo riuscendo a contenere la diffusione dell'epidemia e questo è un grande risultato". Inizia così la conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte che introduce l'inizio della fase 2. La consapevolezza è che ci sarà un'inevitabile crescita nei contagi, ma sarà ancora più importante rispettare le misure di prevenzione.

"Se vuoi bene all'Italia, non ti avvicini oltre il metro di sicurezza", neanche tra familiari. La distanza sociale è l'unico modo per evitare che la curva torni fuori controllo e ricominci il conto dei morti. A quel punto rischieremmo gravi danni anche per l'economia.

Abbiamo vissuto due mesi di privazioni, ma non è ancora possibile allentare del tutto le misure. Allo stesso modo, ricorda Conte, lasciarci andare alla rabbia e cercare un colpevole a tutti i costi non aiuta. Possiamo invece rimboccarci le maniche e gettare le basi per la ripartenza del Paese. A questo proposito il premier promette una stagione di riforme per cambiare tutte quelle cose che in Italia non funzionano e che sono emerse proprio con l'epidemia.

Il piano, che partirà dal 4 maggio, è stato fatto in accordo con il Comitato tecnico scientifico. Ora, insomma, inizia la convivenza con il virus. Anche per questo il commissario straordinario Domenico Arcuri interverrà per calmierare il prezzo delle mascherine (attorno a 0,50 centesimi per quelle chirurgiche). Inoltre, il governo si impegna ad eliminare completamente l'Iva su questi dispositivi.

Gli spostamenti

Dal 4 al 18 maggio avremo una conferma generalizzata per quanto riguarda le misure di distanziamento. Quindi gli spostamenti si potranno fare all'interno delle regioni sempre e solo per comprovati motivi di salute, necessità e questioni lavorative. Viene solo aggiunta la possibilità di visitare i propri congiunti, ma saranno visite mirate, effettuate con mascherine e nel rispetto della distanza sociale. È vietato trasferirsi o spostarsi con mezzi pubblici o privati in una regione diversa da quella in cui ti trovi a meno che non vi sia un'assoluta urgenza, motivi di salute o ragioni lavorative.

Il rientro viene consentito in ogni caso, anche tra regioni diverse, precisa Conte in risposta a una domanda e chiarisce tutti i dubbi.

Autoisolamento obbligatorio

La regola più stringente: per chi presenta una sintomatologia respiratoria e febbre almeno a 37.5 gradi, è vietato uscire e si dovrá avvertire il proprio medico curante.

Autocertificazione

L'autocertificazione dovrà essere compilata in ogni caso, con l’importante differenza che è permessa una quarta motivazione per gli spostamenti nella stessa regione: si tratta appunto delle visite ai familiari.

Assembramenti

Prosegue il divieto di assembramento, sia pubblico che privato. Dunque niente feste, né manifestazioni. Si potrà però andare al parco e ai giardini pubblici, se vi è il rispetto della distanza sociale.

Attività sportiva e motoria

Per quanto riguarda l'attività sportiva bisognerà rispettare la distanza di due metri, e di uno per quella motoria, ci si potrà anche allontanare oltre i duecento metri. Saranno poi consentiti gli allenamenti individuali degli atleti professionisti e non, riconosciuti dal Coni, ma sempre a porte chiuse e nel rispetto del distanziamento sociale.

Funzioni religiose

Sulle cerimonie funebri c'è stata un'apertura. "Credo abbia addolorato tutti assistere a tanti decessi, senza un momento di raccoglimento", ora potranno partecipare congiunti fino a un massimo di 15 persone. Meglio se all'aperto e con mascherine e sempre nel rispetto del metro di distanza. Il Comitato tecnico scientifico continuerà a lavorare per la riapertura di altre cerimonie religiose.

Bar e ristoranti

Bar e ristoranti potranno fare attività di ristorazione con asporto. Questo non significa che si possa fare assembramento, ma bisognerà mettersi in fila e rispettando le distanze. Il cibo sarà consumato a casa, non nel locale.

Cosa riapre

Riapre tutto il settore delle manifatture, delle costruzioni e del commercio all'ingrosso funzionale a questi settori. A patto che le aziende rispettino i protocolli di sicurezza che sono stati sottoscritti dal Consiglio dei ministri e dalle parti sociali. Già dai prossimi giorni sarà consentito lavorare per mettere i posti di lavoro in sicurezza e prepararsi all'apertura. Per i flussi di lavoratori che si sposteranno ci sarà un protocollo per le aziende di trasporto. Infine, un ultimo protocollo garantirà la sicurezza dei lavoratori sui cantieri.

Il controllo della curva

Le regioni dovranno aggiornare giornalmente il Governo rispetto alla curva dei contagi sul proprio territorio e sul rispetto delle norme nei luoghi di lavoro. A tre giorni dall'adozione del decreto il ministro della Salute indicherà delle soglie sentinella per capire quando intervenire su situazioni critiche circoscritte territorialmente.

Dopo il 18 maggio

"Abbiamo già un indirizzo chiaro del governo", conferma Conte. Il 18 maggio è in programma una riapertura del commercio al dettaglio. Dovrebbero anche riaprire musei, mostre e biblioteche. E ripartire gli allenamenti a squadre in campo sportivo.

Il 1 giugno è la data per cui si vorranno riaprire i bar, ristoranti, negozi di parrucchieri, centri estetici e centri massaggi. Sono infatti le attività in cui è più difficile rispettare il metro di distanza. Si sta già pensando anche a riaprire gli stabilimenti balneari, con tutte le cautele.

Esame di maturità

Il governo ha scelto di consentire l'esame di stato, cioè la maturità, in conferenza personale in modo da garantire la sicurezza. Le scuole però non riapriranno. Ci sarà invece il concorso per assumere nuovo corpo insegnante, anche se i sindacati non sono d'accordo.

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