Dermatofibroma: scopri i sintomi e il trattamento di un tumore benigno importante da riconoscere

Il dermatofibroma è un tumore benigno piuttosto comune negli adulti e rappresenta il 3% di tutti i campioni di laboratorio dermatologici; l’incidenza globale è difficile da calcolare poiché, essendo spesso asintomatico, molti pazienti potrebbero decidere di non occuparsene. Esaminiamo insieme il dermatofibroma per capire come ci si dovrebbe comportare qualora se ne sia affetti, quali sono le cause e le possibilità di trattamento.
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24 Giugno 2021 * ultima modifica il 24/06/2021

Il dermatofibroma è un accumulo di collagene nel tessuto molle sotto la cute. La sua presenza è una condizione piuttosto comune, ma alcune persone possono sviluppare più dermatofibromi dislocati sul corpo.

Cos’è

Il dermatofibroma è un istiocitoma fibroso benigno della pelle, ossia un tumore benigno che riguarda la cute: sono lesioni delle cellule mesenchimali del derma, dei noduli sottocutanei solidi di colore rosso-bruno che possono o meno essere associati ad alterazioni cutanee sovrastanti.

I dermatofibromi sono frequenti negli adulti e si sviluppano più frequentemente nelle donne rispetto agli uomini, con un rapporto di 2:1. Sono comunemente asintomatici e di solito relativamente piccoli, con una grandezza di 1 centimetro di diametro al massimo.

In alcuni casi i pazienti con dermatofibroma riferiscono un possibile trauma nel sito, come ad esempio una puntura di insetto o una piccola ferita.

Nonostante si tratti di un tumore benigno, in alcuni casi si sono presentate recidive locali e, molto raramente, sono state identificate metastasi a distanza. Anche per questo motivo è molto importante effettuare la diagnosi di dermatofibroma e la sua giusta differenziazione dal Dermatofibrosarcoma Protuberans, un sarcoma raro del tessuto molle molto simile ma più aggressivo, e da altre patologie.

Cause

Le cause di sviluppo di dermatofibromi non sono totalmente chiare. Alcuni pazienti sostengono una storia di trauma locale o delle punture di insetti, nonostante non sia riportata in modo affidabile la correlazione; più spesso eventi traumatici non si verificano e il dermatofibroma si sviluppa spontaneamente.

La maggior parte di questi tumori benigni si sviluppa come lesione solitaria, solo nel 10% dei casi si sviluppano lesioni multiple.

Sintomi

Il dermatofibroma è comunemente asintomatico. Sono lesioni a crescita lenta che possono interessare una parte qualsiasi del corpo, anche se più comunemente riguardano le estremità, soprattutto le cosce e le gambe. Si presentano come noduli cutanei sodi, che non causano dolore, e che possono associarsi ad alterazioni cutanee sovrastanti con una superficie liscia.

Alcune lesioni potrebbero causare prurito o ulcere in seguito al verificarsi di un trauma.

Diagnosi

La valutazione dermoscopica delle lesioni mostrerà nella maggior parte dei casi una macchia bianca centrale con una rete pigmentata periferica, di grandezza uguale o inferiore al centimetro di diametro. È importante effettuare un esame approfondito della pelle di tutto il corpo in quanto, in circa il 10% dei casi, i dermatofibromi possono avere lesioni multiple.

Il dermatofibroma è caratterizzato dalla formazione di una fossetta caratteristica al centro della lesione (segno di Pitzpatrick) quando si esercita pressione ai lati.

Per valutare le lesioni si può procedere innanzitutto con una visita dermatologica in cui si praticherà una dermatoscopia in epiluminescenza per la ricerca di strutture sospette e per l’esclusione di altre patologie.

Successivamente si potrebbe procedere con un’ecografia: tramite questo esame la lesione dovrebbe apparire priva di vasi sanguigni, con margini non ben definiti. Tuttavia l’esame principale per diagnosticare in modo definitivo il dermatofibroma è la biopsia con esame istopatologico, utile per escludere una proliferazione melanocitica che potrebbe causare anche un melanoma, o altre tipologie di tumori.

Trattamento

Essendo i dermatofibromi delle lesioni benigne solitamente vengon o curate tramite l’asportazione chirurgica, in modo tale da rimuovere direttamente la lesione, principalmente nel caso in cui la sua presenza causi fastidi o la sua dimensione aumenti nel tempo.

Con questa escissione completa i dermatofibromi raramente si ripresentano, solamente le varietà più aggressive mostrano una recidiva locale in circa un quinto dei pazienti.

Tuttavia essendo entità benigne non richiedono necessariamente l’intervento di rimozione, che a volte viene eseguito a solo scopo estetico, sebbene l'operazione possa lasciare sul corpo un segno più evidente del dermatofibroma stesso; per questo motivo ai pazienti andrebbero spiegate in modo esaustivo le varie possibilità e in base poi alla volontà e alla diversa situazione di ognuno si potrebbe optare per la sola sorveglianza del dermatofibroma.

Quando preoccuparsi

Le lesioni benigne dei dermatofibromi hanno solitamente prognosi eccellente, alcune subiscono anche una regressione spontanea, mentre altre rimangono statiche per anni. Raramente metastatizzano e non possono tramutarsi in tumori maligni.

Le complicanze che si possono presentare sono principalmente legate alla rimozione chirurgica del dermatofibroma: potrebbero esserci sanguinamenti, infezioni, cicatrici e la necessità di eseguire quindi ulteriori procedure.

Nei casi in cui non si intervenga con l’escissione del dermatofibroma e si scelga la sorveglianza dello stesso, è importante fare attenzione ad ogni cambiamento improvviso o insolito della lesione cutanea, e rivolgersi ad un dermatologo per richiedere una valutazione adatta qualora si notino delle mutazioni.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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