Diabete: un nuovo farmaco potrebbe ridurre del 30% i ricoveri per scompenso cardiaco

In uno studio di fase tre, l’Ertugliflozin è stato testato su oltre 8.200 pazienti e si è dimostrato in grado di contrastare il diabete, proteggendo il cuore allo stesso tempo. I risultati sono stati presentati al Congresso annuale dell’Associazione americana di Diabetologia.
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Giulia Dallagiovanna 22 Giugno 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Se soffri di diabete, potresti rischiare di accusare anche problemi al cuore. Il 12% dei pazienti presenta infatti scompenso cardiaco. Come puoi immaginare, si tratta di una condizione seria e che può mettere in pericolo la tua salute. Per questo motivo, è importante la scoperta di un nuovo farmaco che si è dimostrato in grado di ridurre i ricoveri in ospedale del 30%. I risultati fanno parte di uno studio presentato al Congresso annuale dell'Associazione Americana di Diabetologia.

Questa patologia infatti non rimane confinata al problema metabolico, ma può portare a conseguenze serie anche per il resto dell'organismo. In particolare, danneggiando i vasi sanguigni, arriva a mettere in pericolo il cuore. Aumenta così il rischio di cardiomiopatia diabetica, una condizione per cui il muscolo cardiaco non riesce a svolgere in modo efficiente tutte le sue funzioni e non pompa sangue a sufficienza all'interno delle arterie.

Per questo motivo si è avvertita l'esigenza di trovare un farmaco che agisse, sì, sulla malattia principale, ma che fosse anche in grado di prevenire le conseguenze sul cuore. E questa ricerca sembra averlo trovato. Si chiama Ertugliflozin e dopo essere stato testato su oltre 8.200 pazienti, si è dimostrato sicuro ed efficace.

Si è avvertita l'esigenza di trovare un farmaco che agisse sulla malattia e che proteggesse anche il cuore

"I risultatiha confermato il professor Pasquale Perrone Filardi, docente ordinario di Cardiologia presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II – hanno dimostrato che il nuovo farmaco, oltre a curare il diabete, ha anche un'azione protettiva a livello cardiaco. Ha infatti ridotto del 30% i ricoveri per scompenso, oltre a ridurre il declino della funzionalità renale". Anche i reni venivano infatti danneggiati dalle conseguenze della malattia.

Il farmaco non può ancora essere commercializzato, ma quello di cui ti ho appena parlato è uno studio di fase tre. Significa quindi che la ricerca sul medicinale ha già raggiunto una tappa piuttosto avanzata nel percorso verso la sua approvazione. Se quindi soffri di diabete, dovresti tenere bene a mente questa nuova possibile speranza.

Fonte| "Cardiovascular Outcomes Following Ertugliflozin Treatment in Type 2 Diabetes Mellitus Participants With Vascular Disease, The VERTIS CV Study (MK-8835-004)" pubblicato nel database ClinicalTrial.gov il 27 aprile 2020

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