La distorsione alla caviglia è uno dei traumi più comuni e, per fortuna, anche di minor entità. Si verifica quando la caviglia ruota verso l’interno provocando uno stiramento dei legamenti dell’articolazione oltre i limiti normali.
Quante volte ti sei provocato una distorsione alla caviglia? Purtroppo, è un incidente di cui hai perso il conto. Basta appoggiare male il piede, magari durante una camminata sulla spiaggia o mentre si pratica uno sport, la caviglia si piega verso l’interno e un lieve dolore sordo ti avverte che ti sei fatto male. La distorsione è provocata nella maggior parte dei casi da un momento di disattenzione (non stai guardando dove metti i piedi) o da un cambio improvviso di direzione (come quando a calcio sei impegnato a scartare l’avversario). L'articolazione ruota improvvisamente verso l’esterno e causa uno stiramento dei legamenti oltre i loro limiti normali e, nei peggiori dei casi, li lacera.
La distorsione è frequente tra gli sportivi, ma anche tra coloro che sono troppo sedentari e non hanno una buona muscolatura nelle gambe. Ci si può far male dunque anche se sei un fan del divano. Inoltre, è più facile che la “famigerata storta” capiti a chi ha già avuto incidenti di questo genere, che probabilmente hanno reso più fragili i legamenti della caviglia.
Il medico riconosce la distorsione con un esame obiettivo, ovvero guadando semplicemente il piede. La lesione, soprattutto, se è grave deve essere valutata anche con una radiografia o un’ecografia per verificare non ci siano fratture e danni ai legamenti. L’ortopedico potrebbe richiedere anche una risonanza magnetica. Il trauma, in base alla gravità, segue un sistema di classificazione.
I sintomi tipici della distorsione alla caviglia dipendono molto dal grado di lacerazione. Potresti accusare:
Le cause della distorsione alla caviglia sono spesso sciocchezze. Forse la più comune è la sbadataggine: non fare attenzione a un terreno accidentato o mettere delle scarpe poco comode, per esempio tacchi alti sono dei veri killer della schiena ma anche delle caviglie. In Italia si stimano circa 5.000 distorsioni al giorno e si manifestano soprattutto nel tempo libero o quando si pratica sport.
Le attività sportive in cui la distorsione alla caviglia è frequente sono la pallavolo (56%), il basket (55%), il calcio (51%) e la corsa di resistenza (40%). Ovviamente, può essere causata anche da fragilità articolare, da uno scarso tono muscolare oppure da un trauma precedente che ha indebolito i legamenti dell’articolazione. È facile infatti che dopo una distorsione, ne seguano delle altre, sempre alla stessa caviglia.
Le distorsioni alla caviglia nei bambini sono all’ordine del giorno. Prima di tutto, i piccoli corrono e difficilmente prestano attenzione durante il gioco, quindi gli infortuni sono purtroppo frequenti. Inoltre, la popolazione più giovane pratica molto più sport degli adulti e le probabilità di farsi male sono maggiori. Le cause sono associate a un aumento dello stress meccanico, ad esempio, i movimenti improvvisi. Nella maggior parte dei casi sono distorsioni lievi e i legamenti non sono danneggiati. Lo stiramento delle articolazioni con trauma ai legamenti si verifica raramente perché i legamenti dell'articolazione del bambino sono flessibili. È importante comunque mettere tuo figlio a riposo con un po’ di ghiaccio per ridurre immediatamente un’eventuale infiammazione.
Cosa fare in caso di distorsione della caviglia? Bisogna le quattro regole del R.I.C.E, un acronimo che suggerisce il primo soccorso per questo genere di trauma.
Se la caviglia fa molto male o l’edema è estremamente esteso, ti conviene far vedere l’arto a uno specialista o comunque ti consiglio di consultare il medico, soprattutto per l’assunzione di farmaci antidolorifici o antinfiammatori.
Il tempo che serve per guarire dipende molto dal grado di distorsione. Con un trauma lieve, in una giornata, potresti non avere più dolore. Se invece lo stiramento è più grave potrebbero volerci da due settimane e 8 settimane. Seguendo le regole di primo soccorso indicate appena sopra, il decorso sarà potenzialmente più favorevole e rapido, con minor rischio che il dolore si cronicizzi. Il medico potrebbe consigliare della fisioterapia, importante non solo per ridurre il gonfiore ma anche per mantenere la mobilità articolare e aumentare gradualmente la forza dei muscoli intorno alla caviglia.
La cavigliera e i tutori servono a sostenere le articolazioni. Dopo il trauma, si consiglia di mantenere la zona bendata affinché i legamenti non siano affaticati da eventuali movimenti e soprattutto la caviglia sia protetta in un momento di vulnerabilità e debolezza. Il tutore rigido è invece per le distorsioni più severe. L'immobilizzazione non è una cura e non deve sostituire un programma mirato di riabilitazione, serve semplicemente a dare il tempo ai legamenti di recuperare la forza e l’elasticità. Inoltre, è bene sapere che le cavigliere non si usano a titolo preventivo. È importante imparare a scegliere delle scarpe di qualità, in grado di sostenere la caviglia e soprattutto prestare attenzione quando si corre, si cammina o si pratica sport.
Fonti | Msd Manuals; Humanitas