Dolore al collo: come puoi curare (e prevenire) uno dei disturbi più comuni

Per molti dolore cervicale è sinonimo di torcicollo. Vero, fino a un certo punto: la cervicalgia può essere infatti associata a varie patologie, tra cui l’artrite reumatoide. Di solito si tratta di un disturbo passeggero che non richiede nemmeno l’uso di farmaci. Importante è poi la prevenzione, soprattutto per chi lavora molto al computer e fa poca attività fisica.
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Federico Turrisi 18 Maggio 2020
* ultima modifica il 14/06/2020

Hai dormito in una posizione particolarmente scomoda oppure hai fatto un movimento brusco con la testa o ancora sei rimasto per lungo tempo esposto all'aria condizionata? Se ti è accaduta una di queste cose, allora potresti provare dei dolori al collo, più o meno forti. Insomma, potresti essere vittima di una forma di quella che i medici chiamano cervicalgia, o dolore cervicale. Un disturbo molto frequente, tant'è che insieme alla lombalgia (ossia il mal di schiena) è tra i motivi più comuni per cui si va dal medico.

Non c'è solo il famigerato torcicollo. In realtà il dolore al collo può essere associato a svariate patologie. Negli esempi che ti ho fatto poco fa sono coinvolti i muscoli del collo, che si sono infiammati o sono semplicemente contratti. Nella maggior parte dei casi all'origine del dolore c'è un'alterazione non grave delle strutture meccaniche situate nella regione delle prime vertebre della spina dorsale: muscoli appunto, ma anche legamenti, dischi intervertebrali e delle articolazioni che garantiscono il movimento della testa. A volte però il dolore al collo è dovuto a un disturbo che non riguarda l’apparato muscolo-scheletrico, come nel caso della meningite o dell'herpes zoster (meglio noto come fuoco di Sant'Antonio). È un capitolo quindi assai sfaccettato: proviamo a vederci un po' chiaro.

Cause del dolore al collo

Senza ombra di dubbio, le cause più comuni di dolore al collo sono rappresentate dalle tensioni muscolari e dallo stiramento dei legamenti, che possono essere provocati da traumi che riguardano la parte alta della colonna vertebrale – il classico esempio è il cosiddetto colpo di frusta -, ma anche da molti altri fattori. I muscoli e i legamenti del collo infatti possono irrigidirsi a seguito di sbalzi di temperatura (occhio all'aria condizionata!), a causa dell'assunzione per tempi prolungati di una posizione scorretta (e in questo caso se conduci una vita sedentaria o lavori solitamente al computer devi stare molto attento) e perfino per colpa dello stress.

Ecco quindi una lista delle cause più comuni del dolore al collo:

  • tensioni muscolaristiramento dei legamenti (come il colpo di frusta)
  • sbalzi di temperatura
  • posizioni scorrette
  • stress
  • la spondilosi cervicale: riguarda soprattutto gli anziani. A causa dell'osteoartrite le articolazioni che uniscono le vertebre all'altezza del collo si consumano. I nervi che fuoriescono dalle vertebre cervicali possono allora rimanere compressi, causando dolore e anche formicolio alle mani
  • ernia del disco
  • la fibromialgia

Altre cause meno comuni, ma sicuramente molto più gravi, possono essere:

  • l'herpes zoster
  • la meningite
  • la presenza di un tumore spinale

Sintomi del dolore cervicale al collo

Chiaramente la prima sensazione che provi in caso di dolore cervicale è quella di avere la testa bloccata. Muoverla ti risulta difficoltoso. Talvolta il dolore dal collo si può estendere verso l'alto alla testa, dando problemi di mal di testa appunto, oppure verso il basso alle spalle, alla parte superiore della schiena e più raramente alle braccia. Tra i sintomi più diffusi ci sono poi:

  • nausea;
  • vertigini;
  • formicolio alle mani (quando vengono interessati i nervi);
  • in caso di infezione, potresti avere qualche linea di febbre.

Rimedi per il dolore al collo

Niente panico, nulla di grave. Il torcicollo di solito scompare da solo nel giro di uno o due giorni e basta stare a riposo e limitare il più possibile i movimenti della testa per migliorare la situazione. L'intervento del medico non è quasi mai necessario, tranne nei casi in cui il dolore dura per più di una settimana o comunque è il sintomo di un problema ben più grave, per esempio che riguarda il sistema nervoso centrale (se ricordi, abbiamo citato in precedenza la meningite).

Se il dolore è particolarmente acuto e ti rende complicato lo svolgimento delle normali attività quotidiane puoi andare in farmacia a procurarti dei farmaci antinfiammatori come il paracetamolo o l'ibuprofene. Spesso può rivelarsi molto utile anche la cosiddetta terapia del caldo: mettersi un cerotto o una borsa d'acqua calda sul collo ha infatti un effetto miorilassante sui muscoli. La terapia del freddo al contrario è consigliata quando occorre disinfiammare i muscoli. L'utilizzo di un collare cervicale è invece più indicato nei casi di colpi di frusta o di strappi muscolari e comunque è sempre meglio se viene prescritto da un medico.

Prevenzione

Come probabilmente avrai intuito, alcuni soggetti sono a più rischio. A parte gli anziani, chi svolge poca attività fisica o chi non ne svolge affatto è uno di questi. L’inattività protratta infatti può aumentare la rigidità muscolare. Fare esercizio fisico in maniera regolare (ma senza strafare, mi raccomando!) può esserti di grande aiuto nel prevenire i dolori cervicali.

Se svolgi un lavoro che richiede di stare per molte ore davanti al computer segui dei piccoli accorgimenti: per esempio evita di stare in una posizione curva e cerca di assumere una postura più dritta e corretta, prenditi qualche pausa per alzarti e fare un po' di movimento, non posizionare la tastiera da una parte e il monitor da un'altra. Infine, considera anche lo yoga e altre tecniche di rilassamento per alleviare lo stress e sciogliere la tensione muscolare.

Fonte | Humanitas

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