Dolore al gomito: cause, sintomi e come curarlo

Il dolore al gomito è molto comune, perché si tratta di un’articolazione delicata che usiamo in continuazione. Nella maggior parte dei casi a produrlo è un’infiammazione a carico dei muscoli, dei tendini o dei nervi. In base alla causa del dolore e all’entità del problema si può ricorrere a diverse strategie di terapia. Per ridurre i sintomi a volte può bastare riposo e una cura antinfiammatoria, altre volte può essere perfino necessario ricorrere alla chirurgia.
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Maria Teresa Gasbarrone 30 Maggio 2023
* ultima modifica il 11/10/2023

Sono diverse le cause che possono innescare un dolore al gomito. Questa articolazione mediana del braccio, che raccorda le estremità di tre ossa – l’omero nella parte superiore, ulna e radio inferiori, facenti parte dell’avambraccio –, è infatti particolarmente soggetta a usura e infiammazioni.

Facile capire il motivo: coinvolgiamo i gomiti in pressoché ogni nostra attività, ovvero tutte quelle che implicano l’uso degli arti superiori. Pensaci: scrivere, cucinare, guidare, sollevare e abbassare pesi di ogni genere, aprire e chiudere porte, finestre, bottiglie o altro genere di utensili e oggetti che prevedano un coperchio, lavorare con le mani, dipingere, praticare molti tipi di sport, accudire bambini e via discorrendo.

Ecco perché a volte può capitare di avvertire un dolore più o meno forte al gomito e il braccio diventa improvvisamente rigido.

Quali possono essere le cause? Un piccolo trauma, come accade quando riceviamo un colpo o sbattiamo il gomito su una superficie dura, per quanto doloroso, in genere non lascia strascichi. Diverso è però il caso in cui il dolore abbia un’origine interna e non passi ma, al contrario, si aggrava nel tempo procurandoci un sacco di noie.

Sintomi del dolore al gomito

Il dolore al gomito può manifestarsi con diversi sintomi, oltre ovviamente allo stesso dolore. Tra questi si possono verificare alcune manifestazioni del problema come:

  • Tumefazione
  • Indebolimento della presa della mano
  • Dolore che aumenta con il movimento o a riposo
  • Rigidità articolare

Cause del dolore al gomito

Oltre alle ossa che abbiamo visto, l’articolazione del gomito è fatta di tendini e di muscoli, i quali sono a loro volta soggetti a lesioni, strappi o altro genere di problemi. Vediamo quindi tre tra le più comuni cause di dolore al gomito e le cure più indicate.

Tra le più comuni ci sono l'epicondilite – il cosiddetto "gomito del tennista" -, l'epitrocleite, la borsite sierosa olecranica e la compressione del nervo ulnare. Ma ci possono essere altre cause del dolore al gomito come:

  • Distorsione
  • Lussazione
  • Frattura
  • Sindrome del tunnel cubitale
  • Artrosi del gomito
  • Sindrome del tunnel radiale
  • Artrite reumatoide o psoriasica
  • Alterazioni delle curve fisiologiche del rachide

Epicondilite e epitrocleite

Non è affatto necessario essere un tennista provetto per soffrire di epicondilite, nonostante il nome comune dato a questa fastidiosa infiammazione possa far pensare al contrario. Ti basta svolgere una qualunque attività ripetitiva che comporti un'usura degli epicondili, strutture ossee poste ai due lati dell’omero sulle quali si inseriscono i tendini dei muscoli che ti permettono di flettere e di distendere l’avambraccio.

L’epicondilite inizialmente dà sintomi sfumati, come dolore al lato del gomito, che puoi percepire solo toccandolo, ma anche una presa più debole e difficoltà a usare l’articolazione. Il braccio appare quindi più rigido e soprattutto sempre più dolorante.

L'epitrocleite è invece un’infiammazione che coinvolge i quattro muscoli epitrocleari, che si trovano nella parte interna dell’avambraccio, responsabili del suo movimento. Si manifesta con un dolore che percepisci come proveniente dall'interno del gomito. A volte quest'ultimo potrebbe apparire anche arrossato, gonfio e più caldo del normale, e polso e mano indeboliti.

Borsite sierosa olecranica

La Borsite sierosa olecranica è un’infiammazione – spiega il poliambulatorio fisioterapico DsCares – della borsa sierosa olecranica (situata nella parte posteriore del gomito sotto la pelle), che causa un ispessimento fibrotico della zona. La borsite si distingue in vari tipi in base allo stadio in cui si trova e alla virulenza dei germi che l’hanno causata.

La borsa sierosa olecranica trova tra la parte appuntita dell'olecrano – ovvero la prominenza ossea più esterna dell'ulna – e la pelle, ed è una piccola sacca che contiene un liquido viscoso (sinoviale). Il suo compito è quello di ridurre l’attrito tra i tessuti e di attutire gli urti. Finché non siamo in presenza di un’infiammazione, è impossibile riuscire a sentirla al tatto, ma quando siamo in presenza di una borsite la zona si riempie di liquido e può anche diventare delle dimensioni di un’arancia.

Compressione del nervo ulnare

Come spesso accade quando si parla di nevralgie, quindi di dolori che si dipartono dai nervi, anche la compressione del nervo ulnare può essere estremamente invalidante. Il dolore è intenso, bruciante, localizzato nella parte interna del gomito, ma si irradia per tutto l’avambraccio fino alla mano. Talvolta la sindrome dolorosa può essere accompagnata da formicolio o intorpidimento. Il nervo ulnare si origina nel tratto cervicale della colonna per poi dirigersi verso il braccio fino alla mano, attraversando anche l’articolazione del gomito. Hai presente quando hai il braccio piegato e involontariamente sbatti contro qualcosa?

Avverti subito un forte dolore simile ad una scossa elettrica. Ebbene, a produrla è proprio il nervo ulnare che viene sollecitato. A causa di usura da artrosi, sovraccarico funzionale (sempre lui), traumi o più facilmente tanti microtraumi ripetuti, questo nervo può subire una compressione continua che lo infiamma, provocando il dolore e gli altri sintomi di cui sopra.

Diagnosi del dolore al gomito

In presenza di dolore al gomito, il medico procede innanzitutto con l'anamnesi, per poi controllare se c'è una limitazione della mobilità, presenza di liquido sinoviale o un'infiammazione attraverso dei test.

Per elaborare un’ipotesi diagnostica il medico si informerà sull’età, sul lavoro e sull’attività fisica del paziente, ponendo anche domande sulla sua storia clinica e sui sintomi con cui ha a che fare. Il medico – si legge sul sito di Humanitas – potrebbe poi effettuare la valutazione manuale dell’articolazione e test come la flessione passiva del polso (test di Mills), l’estensione attiva contrastata del polso (test di Cotzen) e la valutazione della sensibilità del gomito alla palpazione.

A volte possono essere necessari ulteriori esami strumentali per escludere altre affezioni a livello del gomito che possono entrare in diagnosi differenziale o per individuare il punto del gomito interessato dall'infiammazione. Tra questi i più comuni sono:

  • Ecografia
  • Radiografia
  • TAC
  • Risonanza magnetica

Terapia

Come abbiamo visto diverse possono essere le cause del dolore al gomito, quindi diverse possono essere le possibilità di trattamento. A parte casi particolarmente gravi, in presenza di dolore al gomito, per curarne la causa si ricorre quasi sempre, almeno in una prima fase, alla terapia conservativa. Tuttavia, in alcuni casi queste terapie non risultano efficaci e bisogna ricorrere alla chirurgia.

Terapia conservativa

La terapia conservativa è l'approccio terapeutico di prima scelta per condizioni come le tendinopatie inserzionali, l'artrosi del gomito, la borsite dell'olecrano, le sindromi da compressione nervosa, la radicolopatia cervicale, le lussazioni e le distorsioni non gravi, e le fratture composte.

In caso di epicondilite, dal momento che la causa principale del “gomito del tennista” è una sollecitazione continua e ripetitiva dell’articolazione, la prima cura dovrà necessariamente essere il riposo, semmai accompagnato da un paio di giorni di terapia antinfiammatoria (anche a base di un comune FANS da banco, ad esempio a base di ibuprofene).

Proprio come per il caso dell’epicondilite, anche l’epitrotrocleite è una malattia da usura, o meglio, da sovraccarico funzionale.In questi casi si suggerisce di stare a riposo, e osservare che succede. La terapia antinfiammatoria può essere sufficiente, oppure, come per il “gomito del tennista” questa malattia potrebbe richiedere cure più specifiche, come fisioterapia e mesoterapia, e persino, l’intervento chirurgico.

A volte il medico potrebbe ritenere utile far indossare al paziente un tutore che protegga il gomito e impedisca attriti mantenendo l’articolazione in una posizione fissa. In altri casi si prescrivono infiltrazioni di cortisonici o acido ialuronico per alleviare il dolore e ridare funzionalità all’articolazione.

Chirurgia

Tuttavia, non sempre la terapia conservativa riesce a risolvere il problema. In questi casi, come in quelle situazioni in cui il problema è piuttosto grave o non è possibile applicare la terapia conservativa, il medico potrebbe suggerire l'intervento chirurgico.

Tra le condizioni in cui potrebbe essere necessario ricorrere alla chirurgia potrebbero rientrare ad esempio casi di epicondiliti ed epitrocleite di carattere cronico-recidivante, con sintomi che durano da più di 12 mesi e sottoposti senza successo a tutte le terapie conservative del caso.

Oppure si potrebbe risolvere con la chirurgia anche in presenza di compressione ompressione nervosa, borsite dell'olecrano o altre patologie con sindromi cronici.

In altri casi ancora, soprattutto quando il dolore è stato causato da un trauma, come fratture, distorsioni e lussazioni caratterizzate da danni importanti all'articolazione, la chirurgia è l'unica strategia terapeutica in grado di ripristinare la fisiologica anatomia articolare.

Quando rivolgersi allo specialista

Il dolore al gomito non deve essere sottovalutato pertanto è necessario rivolgersi a uno specialista quando:

  • Sono presenti anche formicolii all’anulare e al mignolo;
  • Se il dolore al gomito non migliora dopo un periodo di riposo
  • Si manifesta anche rigidità
  • Tendiniti
  • Traumi
  • Presenza di tumefazione

Ma a quale specialista rivolgersi? In genere in presenza di dolore o irrigidimento al gomito ci si rivolge a un medico ortopedico. La visita ortopedica al gomito permette – spiega Humanitas – di identificare le cause dei problemi localizzati dal paziente a livello di questa articolazione o quantomeno elaborare un’ipotesi diagnostica da approfondire con accertamenti successivi, che saranno eventualmente prescritti dallo stesso medico ortopedico al termine della visita.

Fonte  Fisioterapia Italia; Poliambulatorio DsCares; Humanitas

(Scritto da Paola Perria il 20 agosto 2018,
Modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 30 maggio 2023)

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