Cheryl Mehrkar ha affrontato ogni strada della vita allo stesso modo. Con coraggio, passione e determinazione.
Così nei suoi viaggi in giro per il mondo, nelle sue immersioni subacquee o nelle corse in sella alla sua motocicletta e negli intensi allenamenti di karate.
Poi però a 43 anni la strada che ha dovuto imboccare è diventata ignota, strana e spaventosa.
Sì, perché affrontare una broncopneumopatia cronica ostruttiva vuol dire vendersela con tosse e dispnea e tutta una serie di altri sintomi respiratori che possono anche limitare gravemente le normali attività quotidiane.
Vivere con la BPCO vuol dire diventare estremamente più suscettibili a infezioni croniche dell’apparato respiratorio e a ricadute. Significa correre in moto lungo una strada con le gomme sgonfie e poca benzina.
Cheryl ha ereditato una predisposizione genetica alla malattia e ha ricevuto la diagnosi nel 2010, per vedere poi le proprie condizioni peggiorare appena 2 anni dopo, in seguito a una forma aggressiva di Covid-19.
Anche questa volta, però, Cheryl ci ha messo coraggio, passione e determinazione. Così, a 57 anni, ha affrontato l’intervento innovativo a cui l’ha sottoposta il team chirurgico della NYU Langone Health: un rivoluzionario trapianto di polmone doppio completamente robotico. Il primo al mondo.
Il gruppo di chirurghi è infatti riuscito a trapiantare entrambi i polmoni utilizzando il sistema robotico Da Vinci Xi in ogni fase.
Prima hanno cioè praticato delle piccole incisioni tra le costole poi hanno sfruttato questa tecnologia robotica per rimuovere il polmone, preparare il sito chirurgico per l'impianto e trapiantare i nuovi organi.
L’intervento, durato oltre 7 ore, è stato eseguito il 22 ottobre 2024, solo quattro giorni dopo che la paziente Cheryl è stata inserita nella lista d’attesa ed è stato un successo mondiale. "Sono così grata al donatore e alla sua famiglia per avermi dato un'altra possibilità di vita. Per molto tempo mi è stato detto che non ero abbastanza malata per un trapianto. Il team di NYU Langone Health ha messo al centro la mia qualità di vita come priorità e sono così grata ai dottori e agli infermieri qui per avermi dato speranza" ha raccontato Cheryl.
Fonte | NYU Langone Health