Due aneurismi cerebrali rimossi in un unico intervento e senza alcun taglio chirurgico

È accaduto a una paziente di 50 anni operata alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo . Le dimensioni degli aneurismi aumentavano il rischio di rottura e di emorragia cerebrale. L’intervento riuscito le ha quindi salvato la vita.
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Giulia Dallagiovanna 8 Luglio 2021
* ultima modifica il 11/09/2021

Due aneurismi cerebrali a soli 8 millimetri di distanza l'uno dall'altro e originati dalla stessa arteria. Il vaso, cioè, si era dilatato in modo anomalo in ben due punti, aumentando il rischio di rompersi e di provocare quindi un'emorragia cerebrale. È quanto è accaduto a una donna di 50 anni originaria di Manfredonia, in provincia di Foggia, che è stata operata alla Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. Sono stati rimossi entrambi gli aneurismi nell'arco di un unico intervento e per via endovascolare, ovvero senza un taglio chirurgico. Un procedimento complesso, ma che per fortuna si è concluso nel migliore dei modi e ha salvato la vita alla paziente.

I due aneurismi cerebrali, molto vicini tra loro

Un'emorragia cerebrale è, come saprai bene, un episodio molto grave che provoca conseguenze anche permanenti come invalidità o addirittura decesso. Per questo si è reso necessario intervenire subito sulla donna che, da parte sua, avvertiva solo un insolito mal di testa, persistente già da settimane e resistente alle terapie.

Arrivata alla Casa Sollievo, è stata sottoposta a risonanza magnetica (RM) e poi ad Angio-TAC e infine ad angiografia cerebrale diagnostica. Così è risultata chiara la sua situazione: due aneurismi ancora integri, delle dimensioni di 10 e 6 millimetri. I medici hanno quindi deciso di intervenire anche vista la giovane età della paziente.

I due aneurismi, ancora integri, avevano le dimensioni di 10 e 6 millimetri

"La posizione dei due aneurismi, molto vicini tra loro e praticamente al centro del cervello, rendeva ad alto rischio la possibilità di un tradizionale intervento neurochirurgico con l’apertura dell’endocranio – ha spiegato Giovanni Ciccarese, da marzo direttore dell’Unità di Radiologia Interventistica dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza –. Si è deciso così, in accordo con neurochirurghi e anestesisti-rianimatori, di intervenire con una metodica endovascolare che consiste nell’introdurre dall’arteria femorale, all’altezza dell’inguine, una mini sonda di pochi millimetri in grado di viaggiare lungo l’arteria fino a raggiungere la parte interessata, in questo caso il cervello. In prossimità dei due aneurismi è stato posizionato uno "stent" a diversione di flusso, una piccolissima rete metallica molto fitta a forma di cilindro che permette al flusso sanguigno di procedere nel suo percorso naturale all’interno dell’arteria".

L’equipe dell’Unità di Radiologia Interventistica della Casa Sollievo della Sofferenza

In questo modo i due aneurismi sono stati esclusi da circolo sanguigno e ora sono destinati a chiudersi piano piano, senza più il rischio che si rompano. Dopo l'intervento la donna è rimasta in osservazione per circa 18 ore e dimessa tre giorni dopo, senza che avvertisse più alcun sintomo. Una vicenda che ancora una volta sottolinea le eccellenze che abbiamo in Italia, ma che soprattutto ti ricorda quanto sia importante chiedere il parere di un medico non appena dal tuo corpo ti arrivano segnali che ti preoccupano.

Fonte| Comunicato stampa Casa Sollievo della Sofferenza

Credits photos: Ufficio stampa Casa Sollievo della Sofferenza

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