
La campagna di vaccinazione anti-Covid è pronta a ripartire con medicinali aggiornati per rispondere più efficiente alle forme del virus oggi circolanti.
Per questo a partire da questo autunno l’immunizzazione avverrà con il nuovo vaccino Comirnaty adattato e mirato alla sottovariante Omicron XBB.1.
Il comitato per i medicinali ad uso umano dell’Agenzia Europa dei medicinali ne ha appena raccomandato l’autorizzazione per prevenire il Covid-19 negli adulti e nei bambini a partire dai 6 mesi di età.
Nel mirino del nuovo vaccino c’è, appunto, la sottovariante XBB.1.5 (comunemente ribattezzata “Kraken”), un ceppo strettamente correlato ad altre varianti di Sars-CoV-2 attualmente in circolazione. Per questo, si legge nella nota dell’Ema, “si prevede che il vaccino contribuisca a mantenere una protezione ottimale contro il Covid-19 causato da queste altre varianti e da Omicron XBB.1.5.”
Alla stregua delle precedenti versioni, anche questo vaccino contiene molecole di mRNA in grado di trasportare al sistema immunitario le istruzioni per produrre la proteina Spike della sottovariante Omicron XBB.1.5, ovvero la “chiave” con cui il virus “apre” le nostre cellule penetrando nell’organismo.
Un elemento fondamentale per il contagio che, tuttavia, può variare da variante a variante. Ecco perché l’aggiornamento del vaccino è fondamentale.
Quando una persona riceve il farmaco, insomma, le sue cellule cominceranno a produrre proteine Spike permettendo al sistema immunitario di entrarvi in contatto in maniera sicura, riconoscerla come estranea e attivare subito le difese naturali – anticorpi e cellule T – contro di essa.
Questo farà in modo che, in caso di contatto “vero” con il virus e quella specifica proteina Spike, il sistema immunitario della persona vaccinata sia ingrato di riconoscerla e attaccarla prevenendo l’infezione e quindi lo sviluppo del Covid-19.
Secondo le raccomandazioni dell’Ema, gli adulti e i bambini a partire dai 5 anni di età dovrebbero ricevere una singola dose, indipendentemente dalla loro storia vaccinale pregressa.
I bambini dai 6 mesi ai 4 anni possono invece ricevere una o tre dosi a seconda che abbiano completato un ciclo di vaccinazione primaria o abbiano già avuto e superato il Covid-19.
Fonte | Ema