L’edema polmonare è una condizione caratterizzata da un accumulo anormale di liquido nei polmoni, comprese le vie aeree come gli alveoli, ovvero delle minuscole sacche d'aria, e l'interstizio, che è il tessuto polmonare inserito tra gli alveoli e i capillari. Perché avviene? Poiché a causa di alcune situazioni straordinarie (come infarto, insufficienza cardiaca, polmonite e altri problemi) il processo che porta gli alveoli ad assorbire ossigeno e a rilasciare anidride carbonica viene ostacolato.
L'edema polmonare è quindi un’emergenza medica, perché causa una grave insufficienza respiratoria e come tale deve essere curata rapidamente, soprattutto quando insorge all'improvviso, in una forma chiamata edema polmonare acuto, che può portare anche alla morte senza un intervento tempestivo.
Gli anziani sono più colpiti rispetto ai giovani, ma ragionare solo sull'età sarebbe sbagliato: sono così tante le possibili cause di un edema polmonare che è importante capire quali condizioni o patologie possono provocarlo, quali sono i sintomi e i trattamenti in grado di salvare la vita di un paziente.
L'edema polmonare acuto è una condizione causata da una raccolta eccessiva di liquido acquoso, proveniente dai vasi sanguigni, nei polmoni. Il liquido rende difficile la respirazione perché si raccoglie nelle sacche d’aria, gli alveoli, motivo per il quale viene considerato un’emergenza medica potenzialmente mortale.
Le prospettive di guarigione e di salvezza migliorano se il paziente ottiene cure tempestive. Considera comunque che i tassi di mortalità sono elevati: in ospedale raggiungono il 15-20%. Inoltre, come ti dicevo, è comune negli anziani e molto raro nei giovani. Circa una persona su 15 ha un'età compresa tra 75 e 84 anni e poco più di 1 su 7 supera gli 85 anni.
Sono numerose le cause e i meccanismi che possono scatenare l’edema polmonare. Prima di tutto devi considerare che i tuoi polmoni contengono numerose piccole sacche d'aria elastiche chiamate alveoli. Ad ogni respiro, queste sacche d'aria assorbono ossigeno e rilasciano anidride carbonica. Questo meccanismo può essere ostacolato da:
Esistono tuttavia anche cause che non riguardano il cuore. Per esempio:
A seconda delle cause si parla quindi di edema polmonare cardiogeno e non cardiogeno.
L'edema polmonare cardiogeno o cardiaco è un tipo di edema polmonare causato dall'aumento della pressione nel cuore. Si verifica quando il ventricolo sinistro è malato o sovraccarico e non riesce a pompare abbastanza sangue. Che cosa succede? Aumenta la pressione nell’atrio sinistro e di conseguenza anche nelle vene e nei capillari dei polmoni, provocando l’accumulo di fluido negli alveoli. Le cause di questa condizioni sono una coronaropatia, una cardiomiopatia o problemi alla valvola cardiaca.
Quando l'edema polmonare non è causato dall'aumento delle pressioni nel cuore è chiamato edema polmonare non cardiogeno. In questo caso il fluido si accumula nelle sacche d’aria a seguito di problemi che non indicano malattie cardiache, come la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), ma anche l’esposizione ad altitudini elevate, come può succedere agli alpinisti che superano gli 8000 piedi (2.400 metri). L’edema può essere scatenato da una condizione del sistema nervoso, da una reazione avversa ai farmaci o alle droghe, ma anche da inalazione di fumi e tossine, come da un’embolia polmonare.
I sintomi dell’edema polmonare dipendono moltissimo dalla causa e possono comparire all’improvviso (in questo caso si parla di edema polmonare acuto ed è la forma più grave) o svilupparsi un po’ alla volta. Tra le possibili manifestazioni troviamo:
L'edema può però non essere solo improvviso e acuto, ma anche cronico. In questo caso i sintomi sono:
La diagnosi di edema polmonare deve essere elaborata dal personale medico dopo un attento esame clinico e una serie di esami diagnostici, in primis la radiografia al torace (rx torace) che consente di vedere nel dettaglio se l'accumulo di liquidi è avvenuto a livello alveolare o interstiziale.
Potrebbero essere prescritti anche un emocromo completo (cioè gli esami del sangue), un ecocardiogramma o un'ecografia, un elettrocardiogramma (ECG), dei test per valutare la funzionalità dei reni e, infine, degli esami utili per escludere l'ipotesi di un infarto.
Fin da subito ti ho parlato dell'importanza di un intervento tempestivo, ma come si cura un edema ai polmoni? Prima di tutto si somministra ossigeno, attraverso una maschera, una cannula nasale o una maschera a pressione positiva, il famoso CPAP di cui hai sentito sicuramente parlare durante la pandemia da Covid-19. A seconda delle condizioni e della causa dell'edema polmonare, viene stabilita la terapia farmacologica (a base di diuretici e morfina).
Va però sottolineato un aspetto importante: a livello più dettagliato, il trattamento di un edema polmonare può variare da caso a caso perché è strettamente legato alla causa che ha scatenato il problema. Di conseguenza, oltre alla terapia generica che abbiamo appena visto potrebbero essere necessarie delle cure più specifiche mirate a risolvere la condizione all'origine dell'accumulo di liquidi, con farmaci che possono aiutare a seconda della situazione specifica.
Il tempo di guarigione dall'edema polmonare può variare a seconda della gravità della condizione, delle cause sottostanti e della risposta individuale al trattamento. In generale, l'edema polmonare improvviso può richiedere giorni o settimane per guarire completamente. L'edema polmonare cronico, invece, potrebbe richiedere trattamenti e cure a lungo termine per mantenere i sintomi sotto controllo.
È fondamentale seguire attentamente le indicazioni del medico o della medica che ti hanno in cura, e apportare eventuali cambiamenti nello stile di vita raccomandati per prevenire recidive e migliorare la salute generale.
Se sospetti di avere l'edema polmonare o se percepisci sintomi come dispnea grave, tosse con espettorato rosa o schiumoso, è importante che tu ti rivolga immediatamente a una struttura sanitaria e al personale medico. L'edema polmonare può essere infatti una condizione potenzialmente pericolosa per la vita, quindi un trattamento tempestivo è essenziale.
Ignorare i segnali d'allarme o ritardare l'assistenza medica può portare a complicazioni gravi come lo shock cardiogeno, l'arresto cardiaco o l'insufficienza respiratoria acuta.
Fonti | Humanitas Medical Care; Msd Manuals
(Modificato da Alessandro Bai il 27-11-20; modificato da Sara Polotti il 30 giugno 2023)