Emogasanalisi: proviamo a capire meglio come si misura il livello di ossigeno nelle arterie
L’emogasanalisi non è altro che un prelievo di sangue che serve per valutare alcuni tuoi parametri. In questo caso stiamo parlando di: livelli di ossigeno circolante, livelli di anidride carbonica e il pH (o acidità) del tuo sangue. Ma quando ti viene consigliato dal medico? Ed eventuali valori sballati di cosa potrebbero essere spia?
Emogasanalisi è un nome un po’ particolare, quindi se non l’hai mai sentito non ti preoccupare. Stiamo parlando non tanto di un esame specifico, quanto di un gruppo di test che serve a misurare il pH del tuo sangue, ma anche il livello di ossigeno e di anidride carbonica presenti. Non ha la stessa esatta funzione di un saturimetro, perché in questo caso l'indagine viene fatta soprattutto sul sangue arterioso e non venoso. Lo scopo è quello di valutare se i tuoi polmoni funzionano in modo corretto o se siano presenti anomalie che possano far sospettare una patologia. Scopriamo insieme di cosa si tratta
L'emogasanalisi è un esame che ti serve per verificare tre parametri importanti nel tuo sangue:
i livelli di ossigeno circolante
i livelli di anidride carbonica circolante
il pH (o acidità)
Quindi se vogliamo semplificare possiamo dirti che con questo test potrai sapere quanto ossigeno e anidride carbonica circolano nel tuo sangue e qual è il valore del pH sanguigno.
A cosa serve
Sono tante le patologie che potrebbero darti problemi nell’ossigenazione del sangue ed ecco che con questo test puoi verificare subito i tuoi livelli.
Ecco alcuni sintomi che potresti avere e che potrebbero far decidere al tuo medico di sottoporti al test di emogasanalisi:
malattie respiratorie o polmonari
insufficienza renale
insufficienza cardiaca
diabete o altre malattia metaboliche
eventuale e gravemalattia infettiva
A questi si aggiungono alcune situazioni in cui è utile valutare questi valori come:
diagnosi di infortuni al collo o alla testa che possono influenzare le tue capacità respiratorie
casi di overdose da sostanze stupefacenti
valutare l’efficacia di alcune terapie
Come funziona
Non ti devi preoccupare, il nome dell’esame è strano ma lo svolgimento è semplicissimo: un prelievo di sangue che può essere fatto in tre arterie diverse: l’arteria radiale (quindi viene fatto al polso), l'arteria brachiale (nel braccio)e l'arteria femorale (inguine).
Risultati e valori
Per valutare i valori i medici confrontano ciò che risulta dall'emogasanalisi con una serie di riferimenti. Ti dobbiamo specificare però che i valori di riferimento variano in base alla localizzazione geografica, per l'esattezza dipendono dal livello del mare.
Ecco qui una breve lista di valori e “combinazioni”:
se il pH è inferiore a 7,35 e la concentrazione di bicarbonato e la pressione parziale dell'ossigeno non superano i valori di riferimento, sei in una condizione di acidosimetabolica. E questo può causarti insufficienza renale, la chetoacidosi diabetica e lo shock;
se il pH è superiore a 7,45 e la concentrazione di bicarbonato e la pressione parziale dell'ossigeno sono maggiori ai valori di riferimento, il paziente è in una condizione di alcalosimetabolica. Con conseguente possibilità di l'ipokaliemia;
se il pH è inferiore a 7,35 e la concentrazione di bicarbonato e la pressione parziale dell'ossigeno sono maggiori dei valori di riferimento, puoi essere in acidosi respiratoria;
se il pH è superiore a 7,45 e la concentrazione di bicarbonato e la pressione parziale dell'ossigeno sono più bassi del consentito, sarai in alcalosi respiratoria.
In ultimo, non dimenticare che ci sono alcuni fattori che possono far variare e influenzare i risultati:
febbre o temperatura troppo bassa
malattie che non facilitano il trasporto dell’ossigeno da parte dei globuli rossi come l’anemia
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