Emoglobina bassa: i valori normali, le cause e i sintomi della carenza di questa proteina

Una piccola proteina, ma davvero molto importante. L’emoglobina è la molecola che rende rosso il tuo sangue, ma è anche quella che si occupa di trasportare l’ossigeno e ricevere in cambio anidride carbonica. Inoltre, contiene il ferro e contribuisce alla digestione degli alimenti. In termini medici, una sua carenza è indicata come anemia, ma può nascondere patologie anche gravi.
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Giulia Dallagiovanna 7 Giugno 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

L'emoglobina è quella molecola che rende rossi i globuli rossi. Nello specifico si tratta di una proteina, ma ha diverse funzioni e si dà davvero da fare per il tuo corpo, per il quale è fondamentale. Per prima cosa, infatti, trasporta l'ossigeno dai polmoni al resto del corpo e riceve in cambio l'anidride carbonica da eliminare. Inoltre è composta anche dal ferro ed è quindi merito suo se non soffri di carenze di questo importante elemento chimico. Alla fine della sua vita, poi, si trasforma in bile e favorisce la digestione degli alimenti e l'assorbimento dei nutrienti.

Come avrai capito, dunque, l'emoglobina bassa è un problema di una certa portata. In termini medici, questa condizione si chiama anemia, ma può essere determinata da diversi fattori. All'origine vi sono infatti cause fisiologiche, come la gravidanza o l'invecchiamento, o patologiche. Un valore alterato che può nascondere malattie anche serie, come un'insufficienza renale o un tumore. È quindi fondamentale che il tuo medico veda i risultati delle tue analisi e capisca se siano necessari ulteriori accertamenti.

Che cos'è l'emoglobina e perché è importante

L'emoglobina è una proteina che viaggia assieme ai globuli rossi. Anzi, è proprio quella particella che conferisce a queste cellule il loro colore tipico.

Si tratta di una molecola formata da quattro componenti, uno dei quali è il ferro. Prodotta dal midollo osseo e grande all'incirca 5,5 nanometri, ricopre un ruolo molto importate ed essenziale nel tuo organismo. Il suo compito è infatti quello di trasportare l'ossigeno a tutto il tuo corpo.

Più nel dettaglio, l'emoglobina si trova nel sangue e assieme a questo attraversa capillari, vene e polmoni. Lungo il tragitto raccoglie al massimo quattro molecole di ossigeno, che si lega al ferro e rimane attaccato a questa proteina fino a quando non trova una particella che lo attrae con maggior forza. E questa sorta di magnete sono le cellule che compongono i tuoi organi e i tuoi tessuti.

Alleggerita dal carico, si lega alle molecole di anidride carbonica che dovrà consegnare ai polmoni, deputati a espellerle tramite l'espirazione. In questa sede, l'emoglobina riceve di nuovo ossigeno e il suo viaggio ricomincia.

Dopo circa tre o quattro mesi, i globuli rossi diventano vecchi e avviene il ricambio. Le cellule ematiche vengono distrutte nella milza, mentre l'emoglobina viene inviata al fegato. Questi la lavora e la trasforma nel pigmento che colora la bile. Servirà ,quindi, di nuovo, il tuo corpo, ma questa volta aiutandolo in un'altra funzione importantissima: la digestione degli alimenti e l'assimilazione dei nutrienti. Infine, verrà espulsa attraverso le feci.

I livelli di emoglobina devono rispettare determinati parametri e per misurarli dovrai sottoporti alle analisi del sangue. Devi però sapere che i valori normali variano in base all'età e al sesso di una persona, oltre a venire influenzati da alcuni elementi esterni.

Un neonato farà registrare cifre più alte rispetto a un anziano, mentre una donna adulta tenderà a mostrare una concentrazione più bassa a causa del ciclo mestruale o di una gravidanza. In generale quindi i valori normali dell'emoglobina sono:

  • Fino al primo mese di vita: circa 17 – 22 g/dl
  • Dal primo al secondo mese: circa 11 – 15 g/dl
  • Dai due ai sei mesi: circa 9,5 – 14,0 g/dl
  • Dai sei mesi ai due anni: circa 11 – 13 g/dl
  • Dai due ai sei anni: 11,5 – 13,5 g/dl
  • Dai sei ai 12 anni: 11,5 -15,5 g/dl
  • Uomo adulto: circa 14- 18 g/dl
  • Donna adulta: circa 12 – 16 g/dl
  • Uomo dopo 50 anni: circa 12,4 – 14,9 g/dl
  • Donna dopo 50 anni: circa 11,7 – 13,8 g/dl

Come puoi vedere, l'emoglobina si misura in grammi per decilitro di sangue. I valori di riferimento però, così come quelli che risultano dalle tue analisi, possono variare in base al laboratorio che compila il referto. Per questa ragione, dovrai sempre mostrare i risultati al tuo medico, che saprà valutare se sia il caso di effettuare ulteriori accertamenti o meno.

Cause dell'emoglobina bassa

Piccole variazioni nei valori dell'emoglobina sono normali e possono essere legati a diversi fattori, come l'età, l'attività fisica o un periodo di particolare stress. Dovrai però preoccuparti quanto il livello risulta significativamente più basso o più alto e quando si presentano altri sintomi che ti spiegherò meglio più avanti. In generale, si può parlare di concentrazione bassa quando i numeri che compaiono come risultato sono circa il 20% in meno rispetto al range normale. Tradotto in cifre, significa circa 12 g/dl negli uomini e 11 g/dl nelle donne.

Le cause possono essere divise principalmente in due macrocategorie: il midollo osseo ne produce poca, oppure il tuo organismo ne espelle troppa. Il termine medico per indicare la carenza di emoglobina è anemia. L'emoglobina bassa può avere diverse ragioni, dunque:

  • cause fisiologiche: è normale che a mano a mano che invecchi i valori si riducano. Così come noterai un calo anche se hai da poco avuto le mestruazioni, una gravidanza o, semplicemente, hai donato il sangue. Una dieta per perdere peso, poi, può alterare i risultati delle analisi e lo stesso discorso vale anche per un periodo stress particolarmente intenso o per chi pratica attività fisica quotidiana e per diverse ore al giorno.
  • un regime alimentare scorretto, che può provocare squilibri nel ferro o nelle vitamine, soprattutto B12 e B9, cioè l'acido folico. Carenze che, se gravi, possono portare allo sviluppo di anemia, come quella sideropenica o perniciosa. Inoltre, anche le altre forme di anemia possono essere segnalate da un drastico abbassamento dell'emoglobina.
  • un malfunzionamento dei reni, come un'insufficienza renale cronica. Sono infatti i reni che danno lo stimolo al midollo osseo per la produzione di questa proteina, attraverso un ormone chiamato Eritropoietina. Ma se i due organi non lavorano come dovrebbero, la sostanza non viene sintetizzata e l'impulso non parte o risulta molto debole.
  • malattie epatiche. Se il fegato non induce le piastrine a formare il coagulo nelle ferite, queste continueranno a sanguinare. Tante piccole emorragie che, sebbene prese da sole risultano innocue, insieme possono portare a un abbassamento di globuli rossi e della molecola che si lega a loro.
  • emorragie gravi, sia interne che esterne, o di un flusso mestruale particolarmente intenso. Anche i problemi ai vasi sanguigni dunque influiscono sulla concentrazione di emoglobina. Vasculiti, infiammazioni o infezioni possono essere segnalate da questo valore alterato del sangue.
  • tante patologie che si ripercuotono sulla presenza di emoglobina. Tra queste: l'ipotiroidismo, che genera una carenza di ferro, o la celiachia. Ma anche un'ulcera, sia gastrica che duodenale.

Emoglobina bassa e tumore

Un valore ridotto di questa proteina legata ai globuli rossi può anche essere il segnale di un tumore. Non pensare subito al peggio però perché, come hai potuto vedere, sono davvero molte e variegate le cause che possono generare uno squilibrio nei valori del sangue e solo il tuo medico potrà capire se sia il caso di preoccuparsi oppure no. Cerchiamo però di capire insieme quali tumori possono essere all'origine dell'emoglobina bassa.

Si tratta in particolare di neoplasie del sangue, come leucemie, linfomi e mielomi, ma anche di carcinomi al rene o al colon-retto. L'Associazione italiana per la ricerca contro il cancro sottolinea che circa il 50% di pazienti con un tumore del sangue presentano anche una forma di anemia. Inoltre anche i trattamenti per combattere queste patologie, soprattutto la chemioterapia, possono portare a un abbassamento di ferro e globuli rossi. Prima di avventurarti in diagnosi fai da te, però, sappi che ci sono anche altri fattori che devono essere presi in considerazione, come il valori dei globuli bianchi e la presenza di altri sintomi. Ecco perché l'unica certezza può arrivare dalla diagnosi di uno specialista.

Emoglobina bassa e stress

Come impatta sulla salute generale, lo stress può avere effetti negativi anche sui valori dell'emoglobina. Il domino è facile da intuire: uno stile di vita stressante o un’esposizione continua a fattori di stress prolungati porta a un'alterazione delle proprie abitudini quotidiane, a una dieta squilibrata, a una scarsa attività fisica: tutti fattori che possono contribuire all'insorgenza dell'anemia.

Anemia in gravidanza

Quando aspetti un bambino, le risorse del tuo corpo devono dividersi in due. Di norma, l'organismo tende a proteggere la nuova vita che cresce nel tuo utero, perciò sarai tu a soffrire di un abbassamento dell'emoglobina e di altre cellule del sangue. Non è necessario che ti preoccupi: si tratta di alterazioni del tutto fisiologiche. In ogni caso, parla di ogni cambiamento con il tuo medico o il tuo ginecologo per essere certa che non sia il sintomo di un problema più grave in corso.

Sintomi dell'emoglobina bassa

Se hai subito un drastico calo nei livelli di emoglobina, te ne accorgerai soprattutto per una serie di sintomi, che possono variare in base alla causa e alla gravità dell'anemia. I principali sono:

  • sensazione di stanchezza
  • pallore del viso
  • capogiri
  • vertigini
  • nausea
  • vomito
  • tachicardia
  • mal di testa
  • dolori muscolari
  • brividi di freddo

Diagnosi

Per accertare la riduzione dei valori dell'emoglobina è sufficiente un semplice esame del sangue, mirato ad analizzare il dosaggio dell’emoglobina e in particolar modo il numero e il volume dei globuli rossi oltre all’ematocrito, ovvero la viscosità del sangue.

Altri parametri che verranno valutati sono:

  • il numero di globuli bianchi
  • la formula leucocitaria (ovvero la quantificazione percentuale dei diversi tipi di globuli bianchi presenti nel sangue)
  • il numero e il volume delle piastrine

Possono tornare utili anche altri ulteriori esami. necessari per determinarne la causa che ha scatenato l'anemia. Per questo il medico potrebbe prescrivere per esempio un test per la sideremia, ovvero la carenza di ferro, oppure quello per valutare i valori della vitamina B12 o dell'acido folico.

Come si cura l'emoglobina bassa

La cura per l'emoglobina bassa dipende dalla causa che l'ha originata.

Se l'origine del problema è fisiologico, non dovrai intervenire in alcun modo. Nei casi meno gravi, il medico potrebbe consigliare degli integratori di ferro e vitamine.

Quando invece si parla di situazioni molto serie, non è escluso il trapianto di midollo osseo. Per quanto riguarda le trasfusioni, invece, potrebbero rendersi necessarie quando il valore alterato è provocato da una grave emorragia o da un'ingente perdita di sangue generata da altri fattori, come un intervento chirurgico.

Se l'emoglobina bassa dipende da una carenza di ferro, è importante reintegrare le sue riserve nell'organismo attraverso integratori a base di solfato ferroso oppure attraverso l'alimentazione a base di una buone dose di alimenti di origine animale.

Cosa mangiare con l'emoglobina bassa

Se soffri di emoglobina bassa, hai un ciclo mestruale intenso o, semplicemente vuoi prevenire questo problema, devi sapere che un ruolo molto importante è rivestito dall'alimentazione. In particolare, il problema è la carenza di ferro e di vitamina B12. Ti sarà dunque utile mangiare cibi che siano ricchi di questi nutrienti. Ecco qualche esempio:

  • carne
  • soia
  • legumi
  • verdure a foglia verde
  • frutta secca
  • alcuni tipi di pesce, come i molluschi
  • frattaglie degli animali

Come prevenire l'emoglobina bassa

La prima forma di prevenzione contro l'emoglobina bassa è l'alimentazione. Una dieta varia, ricca di tutti quegli alimenti contenenti ferro che ti ho indicato prima aiutano a tenere sempre cariche le scorte di questo nutriente nel tuo organismo. Fai attenzione, ovviamente, a non esagerare con la carne rossa, che può comportare un aumento di colesterolo nel sangue con il conseguente rischio di malattie cardiologiche.

Anche il pesce è altamente ricco di ferro, per questo nella tua alimentazione è sicuramente utile includere frutti di mare, crostacei e alcuni pesci come la trota, il baccalà o il tonno.

Se sei vegetariano, devi sapere che il ferro è contenuto anche nelle verdure: si tratta però di ferro non emico, che viene assorbito in maniera meno abbondante (solo per il 10%). In una dieta a base vegetale è bene quindi aggiungere cibi con alto contenuto di vitamina C che migliorano l’assorbimento di ferro, come il limone.

Fonti| Avis; Airc

(Articolo modificato da Kevin Ben Alì Zinati l'8 giugno 2023)

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