Encefalite: tipologie e sintomatologia dell’infiammazione al cervello

L’encefalite è un’infiammazione del cervello, causata comunemente da un’infezione virale. La sintomatologia nella maggior parte dei casi è lieve, simil-influenzale, con febbre e mal di testa. Può presentarsi però anche in forme gravi, causando problemi più seri: analizziamo insieme le diverse tipologie e le possibili conseguenze.
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27 Maggio 2021 * ultima modifica il 27/05/2021

Per la maggior parte delle persone l’encefalite si risolve senza particolari problemi, mentre in alcuni casi potrebbe mettere addirittura a repentaglio la vita: la diagnosi e il trattamento tempestivi sono quindi essenziali in quanto è difficile prevedere in che modo l’encefalite influenzerà la salute di ogni individuo.

Cos’è

L’encefalite è un’infiammazione del tessuto cerebrale, dovuta da più cause: solitamente è associata ad un’infezione virale, ma potrebbe essere causata anche da batteri, da funghi o da condizioni infiammatorie non infettive.

In base alla sede di infezione si può suddividere in:

  • encefalite primaria: quando il virus colpisce direttamente il cervello. Può concentrarsi in un’area o in più aree;
  • encefalite secondaria: quando l’infezione riguarda altre parti del corpo e solo successivamente arriva al cervello. Spesso questo tipo di encefalite si sviluppa due o tre settimane dopo l’infezione iniziale.

L’encefalite è spesso associata alla meningite: la differenza sostanziale fra le due infiammazioni è che la meningite colpisce le meningi, ossia le membrane che ricoprono il cervello, e il midollo spinale, mentre l’encefalite riguarda direttamente il cervello.

In base alla causa scatenante, poi, possiamo distinguere diverse tipologie di encefalite.

encefalite-cervello

Tipi di encefalite

L’infezione da virus, come abbiamo riportato, è la causa principale dell’encefalite. I virus che possono causare encefalite si classificano in tre gruppi:

  • virus comuni;
  • virus infantili;
  • arbovirus.

Tra i virus comuni il principale che causa l'infiammazione è l’herpes simplex, che dà origine all'encefalite erpetica: viaggiando dalla pelle attraverso un nervo può arrivare a colpire il lobo temporale e quello frontale, causando anche gravi danni cerebrali e in alcuni casi la morte. Altri virus comuni che possono causare encefalite sono i virus della parotite, di Epstein-Barr, HIV e Citomegalovirus.

I virus infantili che possono scatenare l'encefalite sono ad oggi contrastati grazie ai vaccini in età pediatrica, perciò l’encefalite di questo tipo è rara: in ogni caso i patogeni principali sono quelli di varicella, morbillo e rosolia.

Gli arbovirus sono quelli trasmessi da insetti come le zanzare che possono causare l’encefalite californiana, l’encefalite di St. Louis e l’encefalite giapponese, tre tipologie solitamente lievi che causano pochi sintomi e soprattutto nei bambini, il virus del Nilo, che nelle persone anziane o con sistema immunitario basso potrebbe anche rivelarsi fatale, e l’encefalite equina, che colpisce sia umani che cavalli ma è piuttosto rara. Le zecche invece possono trasmettere la febbre da zecca del Colorado, che causa una sindrome simil-influenzale e la malattia della foresta di Kyasanur.

Anche la rabbia trasmessa dal morso di pipistrelli o altri mammiferi infetti è causa di encefalite.

Esistono poi dei tipi di encefalite che si manifestano come complicanza immunologica di una precedente infezione, come quelle associate all’influenza A o B, all’epatite B o, recentemente, nei pazienti affetti da COVID-19.

Sintomi

Come abbiamo riportato i tipi di encefalite sono molteplici, dovuti da diverse cause, e così la gravità dei sintomi può variare in base alla tipologia; tuttavia esistono dei sintomi comuni alle diverse tipologie di encefalite, che possiamo suddividere in lievi e gravi.

Tra i sintomi lievi includiamo:

  • febbre;
  • cefalea;
  • dolori muscolari o articolari;
  • stanchezza e debolezza.
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Tra i sintomi gravi elenchiamo:

  • febbre superiore a 39°;
  • confusione;
  • allucinazioni o agitazione;
  • lentezza nei movimenti;
  • irritabilità;
  • sensibilità alla luce;
  • incoscienza;
  • convulsioni;
  • coma.

La sintomatologia nei neonati e nei bambini appare diversa, arrivando a includere vomito, irritabilità e pianto costante, rigidità del corpo, scarso appetito e, specialmente nei primi, rigonfiamento nei punti molli del cranio.

Diagnosi

La diagnosi di encefalite si basa innanzitutto su un’attenta constatazione dei sintomi. Dovrebbero esserci particolari sospetti soprattutto nei pazienti che presentano alterazioni dello stato mentale, e successivamente si potranno eseguire i seguenti test:

  • test del liquido cerebrospinale: il prelievo avviene tramite puntura lombare, e confermerà la presenza o meno di infezione;
  • TC o RM: utili a rilevare i cambiamenti nella struttura del cervello, sono utili anche nell’escludere la presenza di altre patologie;
  • analisi del sangue;
  • biopsia cerebrale: è una procedura utilizzata raramente in quanto presenta complicanze.
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Conseguenze

L’encefalite può colpire chiunque, tuttavia ci sono dei gruppi più a rischio di altri: gli anziani, i bambini e le persone con un sistema immunitario debole; queste categorie di persone sono tra coloro che potranno sviluppare complicazioni in seguito, unitamente ai pazienti che soffriranno di una forma di encefalite grave o coloro che non hanno ricevuto subito le adeguate cure.

Le complicazioni potrebbero essere:

  • perdita di memoria;
  • paralisi;
  • perdita della funzione cerebrale;
  • cambiamenti comportamentali;
  • epilessia;
  • affaticamento e debolezza;
  • mancanza di coordinazione muscolare;
  • problemi alla vista, udito, alla parola;
  • respirazione difficoltosa.

Cura

La cura varia per ogni tipologia di encefalite e causa scatenante. Per l’encefalite erpetica si possono utilizzare dei farmaci antivirali, che non sono efficaci nel trattamento di altre forme.

Il trattamento principale è di alleviamento dei sintomi, e può includere:

  • riposo;
  • antidolorifici;
  • corticosteroidi;
  • ventilazione meccanica per aiutare la respirazione;
  • antifungini o antibiotici;
  • sedativi;
  • anticonvulsivanti;
  • idratazione attraverso fluidi.

A seconda della gravità dell’infiammazione potrebbe essere necessaria la ricezione di terapie aggiuntive per contrastare le conseguenze a lungo termine dell’encefalite. Questi supporti possono comprendere terapie fisiche per migliorare la forza, coordinazione e l’equilibrio, la terapia occupazionale per mantenere o recuperare le competenze della vita quotidiana e lavorativa, logopedia e psicoterapia.

Prevenzione

Prevenire totalmente l’insorgere di encefalite non è possibile, tuttavia esistono accorgimenti e comportamenti che possono aiutare. Una buona igiene personale e il lavaggio frequente delle mani possono evitare l’esposizione ai virus che possono causare l’encefalite.

Un altro aiuto è fornito dalle vaccinazioni: il vaccino per morbillo, parotite e rosolia ha permesso di bloccare l’insorgenza di encefalite causata dai virus infantili; si stima che prima dell’avvento della vaccinazione 1 bambino su 1000 sviluppasse encefalite, mentre successivamente si è tramutata in una condizione rara, circa 1 bambino ogni 3 milioni.

In aree particolarmente infestate da zanzare e zecche è raccomandato utilizzare repellenti e abiti che permettano di non essere punti; soprattutto in occasione di viaggi in paesi o aree note per la diffusione di arbovirus è utile informarsi preventivamente presso gli organi competenti in caso di vaccinazioni raccomandate o richieste per il soggiorno.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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