Epilessia, un nuovo studio conferma le potenzialità di un farmaco sperimentale per ridurre le crisi focali

Gli scienziati hanno verificato su un gruppo di pazienti adulti con crisi ad esordio focale non controllate l’efficacia del cenobamato come terapia aggiuntiva rispetto al placebo e hanno notato un sensibile calo nella frequenza degli episodi di crisi. Nella fase dopo il trattamento, nel 28% dei casi i pazienti hanno raggiunto l’assenza totale di crisi.
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Federico Turrisi 27 Maggio 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

L'epilessia è una malattia particolarmente debilitante. Nel corso degli anni la ricerca scientifica ha fatto grandi passi in avanti e attualmente ci sono a disposizione farmaci che agiscono sui meccanismi di regolazione dell'eccitabilità dei neuroni e delle sinapsi. La terapia farmacologica può però causare effetti indesiderati e non è detto che liberi completamente il paziente dall'incubo delle crisi non controllate.

Sotto la lente degli scienziati c'è il cenobamato, un farmaco che è già stato approvato dalla Food and Drug Administration (Fda), l'autorità che regolamenta il mercato dei prodotti alimentari e farmaceutici negli Stati Uniti, ma che è ancora oggetto di indagini. Risultati promettenti per quanto riguarda la gestione delle crisi focali non controllate negli adulti (ossia quelle che interessano una sola regione della corteccia cerebrale) arrivano da una recente ricerca pubblicata su Neurology, la rivista ufficiale dell’American Academy of Neurology.

222 pazienti epilettici con crisi ad esordio focale non controllate, che già assumevano da uno a tre farmaci anti-crisi, sono state sottoposte a uno studio in doppio cieco, randomizzato e controllato con placebo per valutare la sicurezza e l'efficacia del cenobamato nel corso di un periodo di trattamento di 12 settimane. In media, i pazienti che sono stati coinvolti nello studio presentavano 6,5 crisi al mese al momento della loro inclusione.

Ebbene, il 56% dei pazienti che hanno ricevuto il trattamento con cenobamato ha visto una riduzione del 50% o superiore della frequenza mediana delle crisi, mentre i soggetti del gruppo placebo si sono fermati al 22%. Non solo, nella fase di mantenimento successiva al trattamento, il tasso di riduzione delle crisi nel 39% dei pazienti a cui è stato somministrato il cenobamato ha superato il 75% e nel 28% dei casi si è arrivati addirittura all'assenza totale di crisi. Ma è presto per cantare vittoria: ulteriori ricerche dovranno confermare l’effetto a lungo termine del cenobamato negli adulti epilettici con crisi a esordio focale.

Fonte | "Randomized phase 2 study of adjunctive cenobamate in patients with uncontrolled focal seizures" pubblicato su Neurology il 14 maggio 2020.

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