Episclerite: l’infiammazione dei vasi sanguigni che ti fa arrossare l’occhio

Ti sarà capitato varie volte di vedere del rosso all’interno all’occhio. Cosa può essere e quali possono essere le cause? Tra le tante motivazioni e patologie ci potrebbe essere proprio l’espiclerite, un’infiammazione dovuta alla congestione dei vasi sanguigni. Cerchiamo di approfondire insieme.
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Valentina Danesi 21 Settembre 2021
* ultima modifica il 30/08/2022

L'episclerite è un'infiammazione che colpisce l'episclera, come suggerisce anche il nome. Stiamo parlando dello strato più esterno della sclera, ovvero la parte bianca del tuo occhio. La salute di quest'organo è molto importante, non solo per la funzione che svolge, ma anche perché si tratta di una parte molto delicata del tuo corpo. Vediamo allora di capire meglio in cosa consiste questa infiammazione e quali sono i pericoli.

Cos’è

L'episclerite è un’infiammazione che va a colpire la sclera dell’occhio, per intenderci quella di norma chiamerai la "parte bianca". La sua funzione è quella di rendere più stabile la forma del bulbo oculare e fare da collegamento tra i tendini dei muscoli che si occupano del movimento degli occhi. Per la verità, all'interno della sclera bisogna distinguere due parti:  l’episclera, ossia quella esterna contraddistinta dalla concentrazione di tessuti connettivi e vasi sanguigni, e la sclera vera e propria, ovvero la più interna. È la prima a essere direttamente interessata dall'episclerite, che è anche quella che appare arrossata quando i capillari si congestionano.

Le cause

Per l'episclerite non vi è una causa specifica. Però possiamo dirti che spesso si associa ad alcune situazioni patologiche e si verifica per la maggior parte nelle donne. Ecco una breve lista di fattori di rischio:

  • malattie sistemiche vasculitiche
  • malattie del tessuto connettivo (un esempio è l’artrite reumatoide)
  • patologie croniche infiammatorie come la Malattia di Crohn
  • cause infettive, anche se meno comuni, come la sifilide e l’epatite B

I sintomi

Tra i sintomi che potresti avvertire c’è un'estrema sensibilità alla luce, la lacrimazione degli occhi, un dolore lieve e un'irritazione. È importante però sapere che non dovresti accusare una riduzione della vista.

Le manifestazioni dipendono però anche dalla tipologia di episclerite che ti ha colpito. Quelle principali sono due:

  • Episclerite semplice: è più frequente, ma si diffonde poco all’interno dell’occhio. Di solito compare e peggiora velocemente in 12 ore per poi scomparire nel giro di qualche giorno. Con il passare degli anni è sempre meno probabile che si ripresenti.
  • Episclerite nodulare: colpisce un’area ben precisa e si rivela con la comparsa di un nodulo nella zona arrossata e infiammata.

Possiamo distinguere l’episclerite da una semplice congiuntivite perché non si arrossa completamente l’occhio e lacrima meno.

La diagnosi


Per capire se hai l’episclerite, sarà sufficiente un’osservazione dell’occhio e un semplice esame oculistico. Durante la visita, ti verranno applicate alcune gocce di fenilefrina, una sostanza che sbianca la sclera, ma lascia inalterati i vasi. Se applicandola si attenua il rossore non dovrai avere e dubbi: è episclerite. Esiste inoltre l’esame della lampada a fessura, molto utile per aiutare l’oculista a capire di quale forma di episclerite si tratta.

La cura


Di norma l'episclerite si risolve da sola entro una settimana o poco più, quindi non dovrai ricorrere a farmaci o altro. Se ad attaccare l’occhio è la forma nodulare, invece, impiegherà più tempo per guarire e potresti doverci avere a che fare anche per un intero mese. Potrebbero aiutarti dei colliri e dei farmaci antinfiammatori in pomata o per via orale. Ma attenzione chiedi sempre prima al tuo medico e utilizza solo i medicinali che ti prescrive lui, evitando il fai da te.

Fonte| Humanitas 

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