Erano nati con le teste e i cervelli uniti: dopo una maratona chirurgica, due gemelli brasiliani ora possono guardarsi negli occhi

Nel 2018 Arthur e Bernardo Lima sono nati affetti da una rarissima malformazione congenita detta craniopagus parasiticus: significa che le loro teste e i loro cervelli erano fusi insieme in un unico corpo. Sottoposti a un delicatissimo intervento che ha impiegato anche la realtà virtuale, ora i due gemellini brasiliani stanno bene, sono stati divisi e presto potranno guardarsi in faccia per la prima volta da quando sono venuti al mondo.
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Kevin Ben Alì Zinati 3 Agosto 2022
* ultima modifica il 03/08/2022

Futuro. Da oggi Arthur e Bernardo Lima, due fratellini brasiliani di 3 anni, lo potranno vivere insieme, uno accanto all’altro.

E insieme lo progetteranno: occhi negli occhi potranno decidere il loro percorso e la direzione in cui incamminarsi.

Quella di un futuro viso contro viso non è una prospettiva banale se pensi che Arthur e Bernardo hanno passato i loro primi tre anni di vita senza potersi nemmeno vedere.

Nel 2018, i due gemelli erano nati affetti da una rara malformazione congenita dettacraniopagus parasiticus. Significa che quando sono venuti al mondo, le loro teste e i loro cervelli erano fusi insieme a formare un unico corpo. Era come se tra di loro ci fosse un ponte indissolubile che fino ad oggi li ha tenuti letteralmente attaccati uno all’altro.

Nelle scorse settimane però i due gemelli sono stati divisi. Proprio come successo a Ervina e Prefina, le due sorelline “siamesi” di origine africana operate all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, Arthur e Bernardo sono stati sottoposti a un delicatissimo intervento di separazione che i chirurghi hanno descritto come l'operazione chirurgica più complessa nel suo genere.

Arthur e Bernardo, infatti, erano stati colpiti dalla forma più grave e difficile della condizione, quella con il più alto rischio di morte per entrambi dato che i ragazzi condividevano diverse vene vitali. Conta che, secondo le stime, un parto su 60mila dà alla luce due gemelli siamesi e solo il 5% di questi sono craniopagi.

I due gemelli brasiliani sono stati operati al Paulo Niemeyer State Brain Institute (IECPN) di Rio in quella che puoi vedere come una vera e propria maratona chirurgica: ben nove operazioni sono servite per dividerli, tra cui una di 13 ore avvenuta il 7 giugno e un’altra di oltre 23 ore effettuata il giorno successivo.

Queste due delicatissime fasi finali dell'intervento sono state eseguite con l'aiuto della realtà virtuale. I neurochirurghi hanno effettuato delle scansioni cerebrali per creare una mappa digitale del cranio condiviso dai due gemelli con il quale si sono esercitati per mesi in ogni singolo passaggio dell’intervento.

Uniti dalla testa per quasi quattro anni, ora Arthur e Bernardo stanno bene, sono divisi e per la prima volta da quando sono nati sono in grado di guardarsi in faccia, occhi negli occhi.

Presto inizieranno il loro percorso di riabilitazione, che secondo i piani dovrebbe durare almeno 6 mesi. Una volta completato, potranno festeggiare il loro primo da “separati” e saranno pronti a una nuova vita per davvero.

Saranno pronti per il futuro. Quello che Arthur e Bernardo ora potranno vedere, vivere e progettare separati ma insieme: questa volta per scelta.

Fonte | Ospedale Paulo Niemeyer State Brain Institute (IECPN) di Rio; Reuters; Ansa 

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