
Gli eritroci sono i globuli rossi, ovvero le cellule che circolano nel sangue trasportando l’ossigeno. Quando sono troppo bassi, potresti soffrire di anemia, una condizione debilitante che non solo ti fa sentire molto stanco ma che causa una diminuzione di ossigeno in grado di raggiungere i tessuti e gli organi.
Gli eritrociti sono i nostri globuli rossi, le cellule più famose del sangue, perché circolano liberamente portando in giro per l’organismo l’ossigeno. Nel sangue sono presenti anche altre cellule: i globuli bianchi le piastrine. Sono tutte prodotte nel midollo osseo e rilasciate nel circolo sanguigno dopo completa maturazione.
I globuli rossi rappresentano mediamente il 40% del volume ematico totale. Gli eritrociti, che si possono contare attraverso un esame noto come emocromocitometrico, contengono l'emoglobina. È proprio questa proteina a legare l’ossigeno e a permetterne il trasporto dai polmoni a tutti tessuti dell'organismo. E non è tutto, perché facilita anche il trasporto di una piccola quantità di anidride carbonica.
Quando gli eritrociti sono vecchi e degradati (la vita media è di 120 giorni) o magari sono stati persi a causa di un’emorragia, sono subito sostituiti, grazie alla produzione continua del midollo osseo. Se però l’esame del sangue ti segnala un aumento improvviso o una forte diminuzione di queste cellule, potresti essere in presenza una malattia o di un'emorragia occulta.
I valori normali degli eritrociti in realtà cambiano in base all’età, al sesso ma anche alla strumentazione del laboratorio di analisi. Potresti notare, se hai fatto il prelievo in due centri differenti, che i parametri potrebbero essere leggermente diversi. Non ti preoccupare, è tutto normale.
Una donna giovane mediamente ha nel sangue 4.500.000 eritrociti per mm3, mentre un giovane uomo 5.000.000 per mm3. Questi valori di massima possono subire alterazioni. Considera che il parametro di riferimento usato nei laboratori di analisi verifica il numero degli eritrociti stabile, quando rispondono ai seguenti intervalli:
Gli eritrociti bassi sono importanti per stabilire la presenza di eventuali patologie, come anemia, infezioni, disordini del midollo osseo, infiammazioni o tumori. Talvolta, le cause sono semplicemente l’altitudine (non basta un volo aereo, ma magari considera questa possibilità se stai valutando un vacanza ad alta quota per un periodo prolungato) o un’intensa attività fisica. I valori di riferimento sono:
Sono davvero numerose le cause che possono causare un abbassamento della concentrazione di eritrociti nel sangue.
I sintomi legati alla riduzione del numero di globuli rossi circolanti diventano evidenti quando i livelli degli eritrociti sono davvero molto bassi. Dovresti dunque accusare:
Se i leucociti e gli eritrociti sono bassi nel sangue, devi assolutamente indagare. Fai immediatamente esaminare i tuoi esami del sangue al medico, perché sono tanti i motivi per cui le difese immunitarie e i globuli rossi potrebbero essersi abbassati. Potresti semplicemente avere avuto una brutta influenza con episodi severi di epistassi o il ciclo mestruale in contemporanea, oppure potrebbero esserci cause più gravi, come disfunzioni del midollo osseo e tumori del sangue.
Si parla di leucopenia in presenza di un'anomala ed eccessiva riduzione dei globuli bianchi nel sangue. In questo caso, il valore che deve preoccupare è inferiore alle 3.500 unità per microlitro di sangue. I valori normali sono compresi tra i 4.300 e le 10.000 unità per ogni microlitro di sangue periferico.
Se gli eritrociti sono bassi a causa di una carenza di ferro o di un’anemia, l’alimentazione è molto importante. Il ferro per esempio si trova in tantissimi alimenti soprattutto nelle carni rosse magre, nel tacchino, nel pollo e nei pesci come tonno, merluzzo e salmone. È ferro eme, ovvero quello di più facile assorbimento da parte dell’intestino, mentre quello di origine vegetale contenuto nei cereali, legumi e nelle verdure è ferro non eme ed è meno assorbibile.
Ricorda poi di consumare alimenti contenenti vitamina C (agrumi, uva, kiwi, peperoni, pomodori, cavoli, broccoli, lattuga) e cisteina, che si trova nella carne e nel pesce: entrambi favoriscono l’assorbimento del ferro. È importante anche la vitamina A, che trovi nel fegato di bovino, nell' olio di merluzzo, nelle carote, nella zucca, nelle albicocche, nella frutta e nella verdura di colore giallo-arancione e verde brillante, nel tuorlo d’uovo, nel burro e nei formaggi. Non dimenticarti le vitamine del gruppo B, il rame che si trova nei cereali, ma anche nei legumi e nei crostacei. Infine, aiutati con un integratore a base di vitamine e sali minerali.
Fonti | Mayo Clinic; NHS