Ernia iatale: un problema che si presenta soprattutto con l’invecchiamento

L’ernia dello iato altera la funzionalità del sistema con cui si apre e chiude la bocca dello stomaco.È una patologia di cui si può soffrire invecchiando. Il deterioramento organico tipico del progredire dell’età abbinato ai continui movimenti tipici della deglutizione causano l’alterazione dell’elasticità della giunzione e dello iato esofageo favorendo l’erniazione.
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Valentina Danesi 2 Novembre 2020
* ultima modifica il 29/11/2020

L'ernia iatale è una patologia che provoca il passaggio di una porzione dello stomaco attraverso un'apertura del diaframma. Un piccolo foro, chiamato iato diaframmatico esofageo, tramite il quale quella parte di organo "si sposta" dall'addome al torace. A questo punto si manifesteranno i sintomi tipici come rigurgiti e reflussi acidi frequenti. L'ernia iatale è tra i tipi di ernia meno conosciuti, proviamo a conoscerla meglio insieme.

Cos’è

L’ernia dello iato altera la funzionalità del sistema con cui si apre e chiude la bocca dello stomaco. Ma cosa avviene normalmente? Lo sfintere gastrico, chiudendosi, mantiene all’interno dello stomaco il contenuto gastrico. Quando il sistema non funziona a dovere e non si chiude più bene, a causa del riversamento del contenuto dello stomaco nell’esofago, si ha il rigurgito, il reflusso acido o l’eruttazione.

Le cause 

L'ernia iatale è una patologia di cui puoi soffrire invecchiando. Il deterioramento organico tipico dell'avanzare dell'età abbinato ai  continui movimenti tipici della deglutizione causano l’alterazione dell'elasticità della giunzione e dello iato esofageo favorendo l'erniazione. Non c’è però da dimenticare che la debolezza dello iato esofageo può derivare anche da un problema congenito oppure dall’aumento della pressione addominale: ne possono infatti soffrire donne in gravidanza o persone in sovrappeso. A tutte queste possibili cause puoi aggiungere il fumo, gli sforzi fisici prolungati e l'uso di indumenti troppo stretti.

I sintomi

Quando il sistema non si chiude in maniera ottimale, si ha il rigurgito, il reflusso acido o l’eruttazione. Un altro sintomo caratteristico dell’ernia iatale è la comparsa di extrasistoli o tachicardia, soprattutto dopo i pasti.

Quando il contenuto gastrico, che è acido, refluisce dallo stomaco, va a irritare la mucosa dell’esofago causando erosioni o ulcerazioni che portano a esofagite, caratterizzata da bruciori dietro allo sterno, alla gola e talvolta dolori toracici. Se soffri di ernia iatale mangiando potresti accorgerti anche di avere problemi come la disfagia, cioè la sensazione di una difficoltà nel passaggio del cibo, la sensazione di un nodo in gola e una salivazione notevole e fastidiosa.

La diagnosi 

Se vuoi sapere con certezza se hai o meno l’ernia iatale sarà sufficiente effettuare una radiografia con mezzo di contrasto della parte superiore del tubo digerente cui può essere abbinata, quando ritenuto necessario dallo specialista, un’esofagogastroduodenoscopia.

La cura

La cura sarà soprattutto un cambio delle abitudini alimentari e dello stile di vita. La terapia farmacologica è necessaria quando l’ernia provoca sintomi evidenti, come ad esempio il bruciore di stomaco cronico o una difficoltà di deglutizione e qualsiasi farmaco assunto andrà prima concordato con il medico curante. Quando la dieta e un’adeguata terapia farmacologica non portano a miglioramenti, allora in quel caso si può ricorrere al trattamento chirurgico.

Uno degli approcci chirurgici più comunemente usati è la fundoplicatio secondo Nissen-Rossetti, eseguita per via laparoscopica, cioè con piccole incisioni. Questo è un intervento che consiste nel riposizionare lo stomaco nella cavità addominale, ricostruire la parte anatomica e funzionale dello iato esofageo e della giunzione esofagogastrica e nel costruire una valvola che aiuta lo sfintere esofageo inferiore ad evitare il reflusso gastroesofageo.

La dieta

Non esistono cibi pro o contro l’ernia iatale in assoluto. Infatti il consiglio principale e che fa da re è evitare pasti abbondanti, di coricarsi subito dopo aver mangiato e di evitare alimenti che possono provocare disturbi gastrici eliminandoli completamente dalla dieta.

Ecco qualche cibo che sarebbe meglio non assumere:

  • cibi piccanti
  • cibi grassi
  • cibi caldi e liquidi: meglio mangiare tiepido
  • menta e cioccolato
  • caffeina
  • teina
  • agrumi

Invece ecco quelli che non causano alcun fastidio:

  • alcuni frutti: sono meglio, per l’ernia iatale, quelli esotici
  • sale
  • pesce: è ricco di omega 3 che apporta particolari benefici all’apparato gastrico. Se non è possibile mangiare regolarmente pesce, è consigliato l’utilizzo di integratori specifici;
  • cereali: pasta e riso agiscono contro l’eccessiva acidità gastrica
  • frutta e verdura: soprattutto le mele, le banane e le patate perché svolgono una azione lenitiva sulle pareti dello stomaco. Vanno evitati invece ortaggi e frutta a base acida.

Fonti| Humanitas, Fondazione Veronesi 

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