La malaria (chiamata anche paludismo) è una malattia causata da parassiti protozoi che appartengono al genere Plasmodium e che sono trasmessi all’uomo tramite la puntura di zanzare femmine appartenenti al genere Anopheles. Fra i 4 tipi di Plasmodium più diffusi (P. ovale, P. vivax, P. falciparum e P.malariae) il più alto tasso di mortalità è stato riscontrato fra i soggetti infettati dal tipo Plasmodium falciparum. Considerata la seconda malattia infettiva al mondo per frequenza e mortalità dopo la tubercolosi, è diffusa maggiormente nelle aree tropicali e sub-tropicali.
Quando si contrae la malaria, si avvertono anche dei sintomi specifici. Avremo tipicamente febbre oscillante (brividi scuotenti di freddo a cui faranno seguito febbre, irrigidimento e sudorazione intensa), epatomegalia (aumento di dimensioni del fegato), splenomegalia (aumento di dimensioni della milza), anemia, tachicardia e in alcuni casi delirio provocato dall’evento febbrile acuto.
La progressione della malaria può essere suddivisa i tre fasi:
Si possono inoltre avere ricadute se l’infezione non viene adeguatamente trattata
Per giungere a una diagnosi di malaria, ci si avvale degli esami ematochimici e della ricerca al microscopio dei parassiti tramite striscio sottile e goccia spessa. A questi si associa il riconoscimento dei sintomi e dei segni.
Non esiste una vera e propria cura contro la malaria. Per quanto riguarda il trattamento, esistono farmaci antimalarici, che comunque non eliminano completamente la possibilità di essere contagiati: Artemisinina, Clorochina (2 compresse a settimana, 500mg, da assumere a partire da 1-2 settimane prima della partenza fino a 4 settimane dopo il ritorno), Malarone (Atovaquone/Proguanile, 1 compressa al giorno a partire da 2 giorni prima della partenza fino a 7 giorni dopo il ritorno), Doxiciclina (100mg al giorno a partire da 2 giorni prima della partenza fino a 4 settimane dopo), Lariam (Meflochina, 1 compressa a settimana a partire da 1-3 settimane prima della partenza fino a 4 settimane dopo il ritorno) e Chinina.
Poiché non esiste una cura definitiva, la parte della prevenzione e della profilassi della malaria è sicuramente quella più importante. Riguarda, a parte opere di bonifica paludari, uso di repellenti anti-zanzare a base di DEET, uso di barriere fisiche alle punture (vestiti lunghi, zanzariere…) e un approccio ABCD cioè Awareness (consapevolezza del rischio a seconda della zona in cui ci si reca), Bites prevention (prevenzione delle punture), Check (verifica della necessità dei farmaci necessari) e Diagnosis (diagnosi basata sul riconoscimento dei sintomi).
Non esiste attualmente in commercio un vaccino autorizzato contro la malattia, ma vi è un vaccino ricombinante (RTS,S/AS01) chiamato Mosquitos che è in fase di sperimentazione e le cui aspettative sono molto promettenti.