Quando il palato è troppo stretto possono presentarsi diverse problematiche come affollamento dentale, malocclusioni dentali, difficoltà masticatorie, russamento, apnee notturne, crescita asimmetrica della mandibola, problemi di fonetica e di deglutizione.
Il palato stretto è uno dei problemi ortodontici più diffusi nei bambini in età di sviluppo.
Tra le principali cause che portano il palato a non avere le giuste dimensioni ci sono:
Applicare un espansore palatale per correggere le dimensioni del palato diventa di fondamentale importanza per far guadagnare ai denti il giusto spazio in arcata riducendo il rischio di denti storti o inclusi. Inoltre aumentando il volume delle vie aeree superiori si migliora anche la respirazione del bambino.
Per migliorare l’efficacia dell'espansione il percorso terapeutico di correzione del palato stretto deve essere iniziato il prima possibile.
Nei bambini infatti la sutura che si trova in mezzo al palato non è ancora ossificata e di conseguenza è più facile correggere il palato stretto. Man mano che si raggiunge la maturità scheletrica (in genere intorno ai 14 anni) diventa sempre più difficile ottenere buoni risultati.
I primi sintomi del palato stretto possono presentarsi già intorno ai 4 o 5 anni, per questo motivo è consigliabile portare il bimbo a controllo già a partire da questa età così da intervenire nell’immediato.
L’espansore palatale è un dispositivo che si fissa ai denti posteriori, tenendo al centro una vite che deve essere girata con una chiave apposita per attivare l’apparecchio. Infatti una volta applicato l’espansore in studio, i genitori dovranno seguire giornalmente lo schema di attivazione consigliato dall’ortodontista. Durante la fase di attivazione il paziente dovrà recarsi in studio per controlli ogni una o due settimane.
In genere per raggiungere l’espansione palatale durante la fase di attivazione sono necessarie poche settimane. Una volta ottenuto il risultato desiderato, l’espansore dovrà essere portato per un periodo di circa 6 mesi in modo tale da consolidare l’espansione.
Durante tutto il percorso terapeutico è fondamentale inoltre mantenere una corretta igiene orale ricordandosi di spazzolare sia i denti che il dispositivo eliminando in modo accurato eventuali residui di cibo che possono rimanere a contatto con il palato.
Mettere un dispositivo di questo tipo non è affatto doloroso, tuttavia soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento il paziente potrebbe avvertire qualche piccolo disagio.
Ad esempio potrebbe essere normale avere difficoltà nella deglutizione, nella masticazione e nella fonetica.
Inoltre potrebbero comparire afte che tuttavia possono essere tenute sotto controllo utilizzando cera ortodontica o gel gengivali.
In ogni caso una volta che il piccolo paziente avrà fatto l’abitudine alla presenza del dispositivo non avrà più alcun problema nel parlare o mangiare.
La terapia con espansore palatale è efficace quando viene fatta su pazienti in età evolutiva (generalmente fino ai 10 anni). Negli adulti invece l’utilizzo di questi dispositivi non produce risultati, al massimo è possibile ottenere solo piccoli miglioramenti.
Per il trattamento del palato stretto negli adulti è possibile invece abbinare un trattamento ortodontico all’espansione chirurgica del palato. Si tratta di un approccio multidisciplinare, maggiormente invasivo e abbastanza complesso per questo motivo viene preso in considerazione solo in casi limite in cui il palato stretto porta conseguenze serie sulla salute del paziente adulto.