Esterasi leucocitaria: la spia che il tuo corpo utilizza per segnalarti delle infezioni alle vie urinarie

Potresti non aver mai sentito questo termine, ma in realtà si riferisce a un enzima il cui valore si misura attraverso le normali analisi delle urine. Vediamo qual è la sua funzione e perché è importante tenerlo monitorato.
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Valentina Danesi 28 Marzo 2022
* ultima modifica il 28/03/2022

L'esterasi leucocitaria è prima di tutto un enzima che fa parte dei tuoi globuli bianchi. Il suo compito è quello di contribuire alla distruzione delle cellule estranee, che possono essere anche patogeni, ad esempio batteri, che attaccano il tuo organismo. Ma perché questo valore viene misurato durante le analisi delle urine? Il problema è quando la concentrazione di questo enzima diventa elevata. È un primo segnale infatti della presenza di leucociti nelle urine e quindi di una infezione alle vie urinarie. Naturalmente sarà il tuo medico a dove valutare il referto e a decidere eventualmente quali altri esami fare per approfondire la situazione. In questo articolo però proveremo a capire meglio cosa significhi avere un'esterasi leucocitaria oltre la norma.

Cos’è

L'esterasi leucocitaria non è altro che un enzima che puoi trovare nella maggior parte dei globuli bianchi. Il suo ruolo, se così lo possiamo definire, è quello di contribuire all'eleminazione delle cellule estranee potenzialmente dannose. Lavora in particolare sulle proteine della matrice connettivale. Se ti stai chiedendo cosa sia, stiamo parlando di una matrice che funge da sostrato per il tessuto connettivale, un tessuto che unisce e protegge tutti gli altri tipi di tessuti del tuo corpo. La matrice ha anche una componente cellulare, costituita da cellule specifiche, tra cui si trovano anche leucociti e quindi l'esterasi leucocitaria.

Questo enzima inoltre si riscontra soprattutto nei neutrofili e nei granulociti. Per questo, potresti trovarlo indicato anche come elastasi dei neutrofili o elastasi granulocitaria.

I valori normali 

I valori normali dell'esterasi leucocitaria sono in realtà pari a zero. Questo è dunque il numero ideale che dovrebbe risultare dal tuo esame delle urine, che è proprio l'analisi attraverso la quale emerge un eventuale concentrazione troppo elevata dell'enzima e quindi una possibile infezione.

Come sicuramente già saprai, il test prevede l’uso del classico contenitore sterile e trasparente, dove dovrai urinare la mattina ancora a digiuno, dunque prima di colazione. A quel punto il campione dovrà essere portato a un laboratorio dove utilizzeranno uno stick che assumerà una colorazione diversa in base alla presenza o meno di leucociti. Se effettivamente si nota una concentrazione anomala, si passa poi a un'analisi al microscopio per verificare anche l'eventuale presenza di batteri.

Esterasi leocucitaria alta

Ecco cosa potrebbe aver causato l’infiammazione urinaria che il tuo corpo ti sta segnalando attraverso la presenza elevata di leucociti e un valore anomalo dell'esterasi leucocitaria:

  • Cistite, quindi un’infiammazione della vescica
  • Calcoli renali
  • Rene policistico
  • Infiammazione dell’uretra
  • Prostatite
  • Neoplasie della vescica

Infine anche una gravidanza può avere come sintomo l'esterasi leocucitaria alta.

Esterasi leucocitaria bassa

E se invece i valori dell'estererasi leucocitaria sono bassi? A cosa lo dobbiamo? In realtà il problema non si pone, perché se il valore è negativo, significa che va tutto bene e che non c'è pericolo di un'infezione in corso. Il test dell'esterasi leucocitaria dovrebbe infatti risultare negativo, affinché segnali un normale andamento del nostro organismo.

Quando viene richiesto


Il test per valutare l’esterasi leucocitaria viene richiesto quando si sospetta la presenza di un’infezione delle vie urinarie (uretra, vescica urinaria, pelvi renale o rene). Lo si nota dalla presenza di leucociti, o globuli bianchi, nelle urine. Inoltre nello specifico, serve per capire se c’è un problema asintomatico di batteri o una vera e propria infezione, quindi anche serve anche per capire la serietà del problema. Attenzione a un aspetto: non dimenticare di segnalare al medico eventuali cure o problemi che possano invalidare il risultato del test, un esempio sono gli antibiotici.

Fonte| Società Italiana di urologia 

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.