Fa male togliere i punti? Proviamo ad affrontare tutte le possibili paure

I punti vengono messi per chiudere dei tagli o magari delle incisioni chirurgiche a seguito di un’operazione. Quando si effettuano le suture spesso non si sente nulla, perché la zona è anestetizzata. Proprio per questo motivo spaventa un po’ la rimozione: come avviene e soprattutto è dolorosa?
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Valentina Rorato 24 Marzo 2021
* ultima modifica il 25/04/2021

Ti sarà capitato di farti un taglio profondo e di dover mettere i punti. Hai sentito male? Forse un pochino. La cosa che probabilmente ti preoccupa di più è la rimozione. È una tecnica molto temuta. In realtà, comprende varie procedure e l’unico modo per tranquillizzarsi è conoscere come vengono effettuate.

Cosa sono

I punti (chiamati anche suture) vengono utilizzati per chiudere tagli e ferite nella pelle. Possono essere utilizzati in quasi ogni parte del corpo, internamente ed esternamente. I medici letteralmente "cuciono" con ago e filo la pelle insieme, mettendo dei punti di sutura individuali.

I punti quindi consentono alla pelle di guarire naturalmente, chiudendo le ferite che probabilmente non sarebbe in grado di rimarginarsi da sole. Inoltre, i chirurghi usano i punti durante le operazioni per legare le estremità dei vasi sanguigni sanguinanti e per chiudere le incisioni chirurgiche. Le suture sono divise in due categorie generali ovvero riassorbibili e non assorbibili.

Suture assorbibili

Le suture assorbibili praticamente perdono consistenza in circa 60 giorni e si sciolgono nei tessuti. Questo tipo di sutura non deve essere rimosso. Sono usati per chiudere la pelle e per altri usi interni dove non è necessario un punto permanente.

Suture non assorbili

Le suture non assorbibili, invece, mantengono la loro forza per più di 60 giorni. Queste suture vengono utilizzate per chiudere la pelle, le ferite esterne o per riparare i vasi sanguigni, ad esempio. Possono richiedere la rimozione a seconda di dove vengono utilizzati.

Come si mettono i punti

La tecnica generale per posizionare i punti è semplice. Il "filo" o sutura che viene utilizzato è attaccato a un ago. La ferita viene solitamente pulita con acqua sterile e perossido d'idrogeno. Il medico dovrebbe disinfettare la zona con una soluzione antisettica e poi iniettare un anestetico locale. Prosegue suturando con ago e filo la ferita, che una volta chiusa potrebbe essere coperta con una pomata antibiotica.

Punti chirurgici vs punti metallici

Si può fare un’altra differenza, ovvero quella tra punti chirurgici e metallici. I primi servono a chiudere molti tipi di ferite diverse, i punti metallici invece sono estremamente rapidi da mettere, perché sono simili a graffette, e possono causare meno infezioni rispetto ai punti chirurgici. Lo svantaggio però sta nella cicatrice, che potrebbe non essere esteticamente bella e lineare nel tempo.

Strisce adesive

Un altro modo per chiudere le ferite sono le strisce adesive. Questi nastri di chiusura  sono veloci da mettere, non sono dolorosi, infatti, non c’è bisogno di anestetizzare la zona. Lo svantaggio sta nella precisione, decisamente minore, e di conseguenza non sono adatti in alcune zone del corpo, come le mani, i piedi e le ascelle, dove è necessario mettere dei punti con una maggiore stabilità.

Colla adesiva

Un’altra alternativa ai punti e alle strisce è la colla adesiva, che dovrebbe tenere uniti i bordi della ferita fino a quando non si verifica la guarigione. La colla adesiva è il metodo più recente per riparare i tagli e sta diventando popolare soprattutto per i bambini. L'adesivo semplicemente cade o si consuma dopo circa 5-7 giorni.

Prepararsi a togliere i punti

Dopo qualche giorno dalla chiusura della ferita con i punti, il medico potrebbe darti appuntamento per la rimozione. Come devi prepararti? In realtà non devi fare nulla. Semplicemente ti devi presentare in ambulatorio e mostrare la ferita, che verrà prima pulita con un antisettico e poi con pinze sterili verranno sollevati i nodi di ciascuna sutura e tagliati con una forbice chirurgica. Poi con la pinza si sfilerà il filo dalla carne. Per i punti metallici, la rimozione è simile. L’unica differenza sta nello strumento utilizzato dal medico, che serve proprio per piegare la graffetta ed estrarla.

Fa male?

Sicuramente ti stai chiedendo se fa male. In linea di massima più che di dolore si parla di fastidio. Potresti sentire uno strattone o una leggera trazione quando un punto viene rimosso, mentre con le graffette potresti avvertire un pizzico o una leggera trazione. Il processo viene ripetuto finché non vengono rimossi tutti i punti metallici o chirurgici. La ferita al termine della rimozione viene pulita una seconda volta e vengono applicate strisce adesive.

Fonti | Msd Manuals; Cup Solidale

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