Come fermare il sangue da una ferita da taglio

Le ferite da taglio sono tra gli incidenti domestici più frequenti: scappa il coltello mentre affetti il pane o usi con troppa disinvoltura la forbice mentre ritagli un foglio. Sono decine i casi in cui puoi procurarti anche un piccolo taglietto, soprattutto in un periodo come questo dove passiamo tanto tempo a casa. Ma non preoccuparti: nella maggior parte dei casi questi tagli sono superficiali e quindi con acqua, disinfettante, cerotto e tanta pazienza la ferita può guarire da sola.
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Kevin Ben Alì Zinati 29 Settembre 2023
* ultima modifica il 30/09/2023

Capita che mentre pulisci una patata il pelapatate si porti via anche una parte di pelle del tuo pollice, oppure mentre tagli con impazienza la meritata fetta di salame, il coltello decida di “affettare” anche un piccolo lembo del tuo indice. Insomma, come avrai capito, le ferite da taglio sono tra gli incidenti domestici più frequenti.

Si tratta di lesioni della pelle causate da oggetti affilati come coltelli o vetri e altri oggetti affilati come rasoi, schegge metalliche, che sono premuti o fatti scorrere sulla pelle. Sono tra gli incidenti domestici più comuni. Hanno di solito dei margini netti e, a seconda del vaso sanguigno lesionato, possono sanguinare poco o molto. Anche se ti fai un piccolo taglietto che non ha bisogno di punti di sutura devi comunque pulirlo e disinfettarlo adeguatamente perché potrebbe portare a infezioni.

Una ferita da taglio può capitare per le ragioni più varie: mentre si pelano le patate, di affetta un pezzo di carne, mentre usi le forbici o addirittura passi sulla pelle il bordo sottile di una pagina di carta. Ci si può procurare una ferita da taglio in tanti modi, complici la distrazione o l’eccessiva sicurezza che fanno abbassare la guardia quando si usa un oggetto affilato.

Nella maggior parte dei casi sono superficiali e quindi con acqua, disinfettante, cerotto e tanta pazienza la ferita può guarire da sola. Se però la lacerazione è profonda, può anche diventare necessario recarsi in pronto soccorso.

Come arrestare il sanguinamento

La prima cosa da fare in vaso di ferita da taglio è mantenere pulito il taglio, disinfettarlo e coprirlo con una garza sterile o un cerotto. La medicazione deve essere sostituita ogni giorno. Mi raccomando: prima si pulisce e si disinfetta la ferita e solo dopo la si copre con una garza o un cerotto.

In caso di infezione, oltre a medicare la ferita bisogna rivolgersi al medico per evitare che la ferita si diffonda con le complicazioni che abbiamo appena visto. Di solito il medico prescrive antibiotici.

Il sangue si ferma sempre con il tamponamento o la compressione della ferita, dopo averla pulita e disinfettata. Ma il sangue può riuscire in modo e con velocità diverse, a seconda del vaso sanguigno lesionato.

Le emorragie a livello dei capillari non devono preoccupare: il sangue fuoriesce a gocce e in questi casi va bene sciacquare la lesione e applicare del ghiaccio. In seguito, si può disinfettare e coprire con una garzina o cerotto.

Se la ferita colpisce una vena, il sangue è molto scuro ed esce in modo lento e costante. Anche in questo caso si consiglia la pulizia della parte lesionata e poi l’applicazione di una garza o di una fasciatura (non troppo stretta) per tamponare il sanguinamento.

Se la ferita da taglio interessa un’arteria, il sangue in questo caso è rosso vivo ed esce a fiotti, seguendo il ritmo del battito cardiaco. Se la ferita è piccola può essere sufficiente pulirla, disinfettarla e applicare una garza. Se però la lesione è importante e il sangue continua a uscire copiosamente occorre chiamare il medico o il pronto soccorso e tamponare la ferita con compressioni nel punto da cui fuoriesce il sangue.

Come valutare la gravità della ferita

Tra i sintomi delle ferite da taglio vi è il sanguinamento, a cui possono aggiungersi dolore e sensazione di bruciore. Se si tratta di ferite superficiali, potresti anche non avvertire subito dolore e accorgerti della ferita solo perché sta sanguinando.

Se ti stai chiedendo se un taglietto non curato può farti venire la febbre, la risposta purtroppo è . Nulla va sottovalutato, nemmeno una piccola ferita.

Se il taglietto infatti non è pulito e disinfettata in tempo, possono insorgere delle infezioni. Per capire se una ferita è infetta, devi verificare la presenza di alcuni sintomi:

  • gonfiore
  • arrossamento
  • calore localizzato
  • presenza di pus

Nei casi più gravi l’infezione non trattata potrebbe estendersi a tutto il corpo e questo può far salire la temperatura corporea facendoti venire la febbre. Oltre a questo, puoi anche avvertire nausea e avere episodi di diarrea, questo nei casi ad esempio in cui l’infezione si irradi ad altre parti del corpo, ad esempio a livello gastrointestinale.

Se il sangue non si arresta nonostante le compressioni, bisogna chiamare il pronto soccorso o recarvisi, continuando a tamponare la ferita per cercare di limitare l’emorragia. È utile chiamare il medico o i soccorsi anche se insorgono complicazioni che non guariscono spontaneamente o seguendo le terapie indicate: se l’infezione non passa, se sale la febbre nonostante gli antipiretici, se insorgono complicanze di qualsiasi tipo è bene come minimo parlarne con il proprio medico.

Cosa non fare

In caso di ferite da taglio non devi usare lacci emostatici per arrestare l’emorragia, questa tecnica si usa solo in situazioni molto gravi (amputazione o sindrome da schiacciamento). Come detto, non devi sottovalutare la ferita. Non mettere il cerotto o la garza prima di averla pulita: anche un piccolo taglietto può contenere frammenti di sporcizia.

Quando andare in pronto soccorso

Esistono anche dei metodi per accelerare il processo di cicatrizzazione di una ferita da taglio. È importante, per esempio, coprire la ferita una garza sterile e mantenerla sempre pulita, evitando di favorire la proliferazione di batteri responsabili di potenziali (o ulteriori) infezioni.

Impacchi di acqua fredda sul punto della ferita può aiutare a ridurre gonfiore e infiammazione.

(Articolo scritto da Angelica Giambelluca il 20 aprile 2020
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 29 settembre 2023)

Fonte| Humanitas

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