
La ferritina è una proteina globulare che svolge un ruolo fondamentale nel deposito del ferro, del quale contiene moltissimi ioni che vengono rilasciati quando il tuo organismo ne ha più bisogno. Non ti sarà quindi difficile capire perché la cosiddetta ferritinemia, ovvero il dosaggio della ferritina presente nel sangue, sia un esame in grado di rivelare quanto ferro il tuo corpo ha a disposizione.
Si tratta di un test che si può eseguire anche in seguito alla diagnosi di eccesso e carenza di ferro, due condizioni che possono essere segnalate anche da valori troppo alti o troppo bassi di ferritina. Vediamo cosa può alterare i livelli di questa proteina, quali possono essere i sintomi e quando è il caso di preoccuparsi.
La ferritina è una proteina che puoi trovare soprattutto nel fegato, nella milza e nei muscoli e contiene ioni di ferro in una struttura simile a una cavità composta da 24 piccole sotto-unità. La ferritina svolge un ruolo fondamentale nel deposito del ferro, che viene appunto immagazzinato per poi essere reso utilizzabile rapidamente da parte del tuo organismo in caso di necessità. Di conseguenza, è proprio il test che misura i valori di ferritina plasmatica a segnalare le riserve di ferro a disposizione del tuo corpo.
I livelli di ferritina nel sangue possono andare incontro a variazioni fisiologiche che dipendono dall'età e dal sesso di una persona, ma anche da alcune condizioni temporanee, come la gravidanza (che ne provoca un abbassamento) o alcune malattie infettive. In generale, però, si può parlare di valori normali se questi sono compresi tra:
Il dosaggio di ferritina nel sangue, chiamata anche ferritinemia, viene misurato con un esame che è necessario per quantificare le riserve di ferro presenti nell'organismo. Per questo, viene prescritto, insieme ai test della sideremia e della capacità ferro-legante totale (transferrina sierica), in caso di:
Sei i tuoi livelli sono oltre la soglia che abbiamo appena visto si parla di iperferritinemia, o ferritina alta, una condizione che indica un possibile sovraccarico di ferro nel sangue che potrebbe avere diverse cause, tra cui:
Soltanto in caso di valori molto più alti del normale, l'iperferritinemia si può manifestare con sintomi come:
La ferritina bassa, o ipoferritinemia, si verifica invece quando i livelli nel sangue della proteina sono sotto i valori di riferimento, e ciò indica che le riserve di ferro sono scarse. Questo può accadere per diverse cause, tra cui:
In questi casi, i sintomi che potresti notare sono quelli tradizionalmente associati a una carenza di ferro, sto parlando quindi di una sensazione di debolezza, fatica costante, stanchezza mentale e pallore.
Come probabilmente avrai già capito, l'alimentazione può contribuire a modificare i valori di ferretina e dunque rientra tra i modi con i quali è possibile rimediare a una concentrazione eccessiva o troppo bassa di questa proteina. Naturalmente, la dieta consigliata cambierà completamente in base alla tua condizione.
Se hai dei valori alti di ferretina puoi praticare dei prelievi di sangue, che aiutano a eliminare i globuli rossi ricchi di ferro e “costruirne” di nuovi, ai quali poi dovrai abbinare una dieta a basso contenuto di ferro. Potrai quindi mangiare diversi tipi di cereali integrali, dal riso alla pasta fino al farro e la quinoa, e faresti bene a preferire la carne bianca. Inoltre, ti sarà possibile consumare le uova, fino a 4 a settimana, evitando però quei prodotti che le contengono al proprio interno. Attenzione anche a non esagerare con le fonti di vitamina C, che favorisce l'assorbimento del ferro a livello intestinale.
Se il tuo problema è dato da una concentrazione troppo bassa di ferritina nel sangue, il medico ti consiglierà un maggior consumo di alimenti ricchi di ferro come carne, legumi, pesce, molluschi, crostacei, frutta secca e fresca. In particolare, gli agrumi possono aiutare grazie al contenuto di vitamina C, che come ti ho spiegato sopra aiuterà il tuo organismo ad assorbire il ferro presente nei cibi. Se la carenza è considerevole, poi, potrai abbinare a questa dieta anche degli integratori.
La quantità di ferritina nel sangue è comunemente utilizzata per identificare gli stati di sovraccarico o di carenza di ferro. Come abbiamo detto, i valori normali di ferritina oscillano tra 15-300 nanogrammi/ml, quando eccedono in difetto o in eccesso si deve analizzare la causa per capire quale cura scegliere. Normalmente sono seguite diete apposite e l’assunzione eventuale di integratori.
Fonti| Humanitas
(Modificato da Alessandro Bai il 5-11-20)