La fibrillazione atriale è una delle patologie cardiache più diffuse al mondo ma quando c’è, a volte, non dà alcun segnale. Si tratta di un'aritmia, peraltro la più diffusa, poiché porta il cuore a perdere regolarità nel battito. Per provare ad orientarti ti dico che la fibrillazione atriale colpisce quasi l’1% della popolazione ma di solito ha un’incidenza che tende a crescere con l’aumentare dell’età. E ti aggiungo che gli uomini generalmente sono più colpiti delle donne.
La fibrillazione atriale spesso si nasconde dietro a palpitazioni rapide, stanchezza, mancanza di respiro e affanno, per esempio quando fai le scale, anche in pazienti del tutto sani, altre volte invece è del tutto asintomatica e arriva senza nemmeno avvisare. Per questo potresti non vederla e saperla riconoscere è importante. La buona notizia, comunque, è che di per sé non è pericolosa per la vita ma questo non vuol dire che devi sottovalutarla. Se non la dovessi trattare o monitorare può avere delle complicazioni serie come la formazione di coaguli di sangue o l’ictus.
La fibrillazione atriale è un’aritmia sopraventricolare ectopica. Quando la contrazione delle fibre muscolari degli atri superiori del tuo cuore, che puoi considerare come delle "camere", è normale e regolare, lo svuotamento del sangue dagli atri superiori ai ventricoli è coordinato e completo. Ma quando il tuo cuore è soggetto ad una fibrillazione atriale succede l’opposto: l’attività elettrica degli atri è disordinata, troppo rapida e anomala, i ventricoli si contraggono in maniera irregolare e il sangue non scorre come dovrebbe.
Più in generale, può esserti utile sapere che un'aritmia cardiaca è un'alterazione del ritmo di contrazione del tuo cuore: seppur con le particolarità che ti ho descritto, è proprio questo il risultato a cui porta la fibrillazione atriale, che è il tipo di aritmia più diffuso nella popolazione generale.
Ci sono diversi tipi di fibrillazione atriale e la loro distinzione dipende dal modo in cui si presenta nel paziente:
Hai visto che non sempre i sintomi della fibrillazione atriale sono palesi. Perciò, quando ci sono, è importante che tu sappia distinguerli e riconoscerli perché potresti averla senza saperlo.
I sintomi più frequenti sono:
Tra le cause principali che possono determinare una fibrillazione atriale devi tenere in considerazione la presenza di un qualsiasi tipo di cardiopatia che può innescare un'insufficienza cardiaca. Parlo dunque di:
Oltre alle cause "strette", vi sono poi delle circostanze che possono concorrere ad aumentare il rischio di sviluppare una fibrillazione atriale. Per esempio:
Tra queste bisogna considerare anche l'età. Nel senso che le possibilità di sviluppare una fibrillazione atriale aumentano andando avanti con gli anni. Se provi a guardare le statistiche vedrai che sotto i 55 anni, per esempio, la percentuale di pazienti a livello globale è di circa lo 0,1% ma sale fino all'8-10% se consideri gli over 80. Questo dipende dal fatto che più si invecchia e più è facile sviluppare patologie cardiache o cardiopatie che possono portare alla fibrillazione atriale.
Altri importanti fattori di rischio, lo puoi immaginare, sono comportamenti e abitudini "sbagliate”, come l'abuso di caffeina o di alcol.
Quando poco fa ti ho presentato la fibrillazione atriale, ti ho detto che di per sé non è pericolosa per la tua vita. Allo stesso tempo, però, parliamo di un'aritmia che aumenta in modo significativo il rischio di mortalità cardiovascolare, proprio a causa degli eventi trombotici che può causare, come vedremo tra poco. In altre parole, quindi, non bisogna preoccuparsi tanto della fibrillazione atriale quanto delle conseguenze al quale questa può condurre nel tempo: potresti vivere per anni senza che questa aritmia dia segnali particolari, ma l'ideale sarebbe riuscire a individuarla il prima possibile e riuscire a curarla prima che insorgano eventuali complicanze.
L’ictus è il rischio principale associato alla fibrillazione atriale. Ti ricordi quando sopra ti ho parlato degli atri del cuore che non battono in modo coordinato e regolare? La mancanza di una contrazione sufficiente fa sì che in alcune zone degli atri il sangue ristagni o che i vasi si lesionino. Questo può portare alla formazione di coaguli o trombi che potrebbero viaggiare in qualsiasi parte del corpo fino al cervello “bloccando” un vaso cerebrale creando quindi un embolo.
Se una frequenza cardiaca anomala e alterata persiste per lunghi periodi di tempo può danneggiare seriamente il cuore. In più se il cuore è anche danneggiato, uno scenario come ti dicevo molto frequente nelle persone anziane, la fibrillazione può avere un altro rischio importante: l’insufficienza cardiaca. Che cosa succede? Il ritmo è troppo rapido e il cuore si indebolisce, così il sangue ritorna indietro nei polmoni e influenza sensibilmente il normale schema respiratorio.
Si verifica quando c’è un temporaneo e scarso afflusso di sangue al cuore. In questo scenario succede che il tuo tessuto cardiaco non riceve abbastanza ossigeno e la puoi riconoscere da un dolore al torace improvviso e acuto e temporaneo.
Cosa puoi fare per diagnosticare con certezza la fibrillazione atriale? L'indagine più adatta a rilevare questo tipo di aritmia è l'ecg (elettrocardiogramma), che permette di valutare l'attività elettrica del cuore e di individuare cause e gravità della fibrillazione.
L'elettrocardiogramma dinamico secondo Holter, o Ecg Holter, può essere invece utile in quei casi in cui i sintomi del disturbo non si manifestano in modo costante, rendendo quindi consigliato il monitoraggio su 24 ore previsto da questo esame diagnostico
Le diverse forme di fibrillazione atriale di cui ti ho parlato prima sono molto importanti anche perché influenzano la modalità con cui puoi trattarla.
Una prima distinzione che ti propongo è quella tra fibrillazione atriale al primo episodio, che è quindi un caso acuto, o un episodio che dura da più tempo:
Nel caso in cui la tua fibrillazione atriale fosse invece a lungo termine, gli approcci possono essere diversi in base all’età, al tuo lavoro, alla tua risposta all’eventuale terapia farmacologica:
L’ablazione della fibrillazione atriale è un intervento relativamente non-invasivo. Quindi non avere paura se mai dovessi farla perché è eseguita in un breve ricovero, con l’anestesia locale e l’unica “invasione” del tuo corpo sarebbero degli elettrocateteri sottili e flessibili nei vasi sanguigni dell’inguine. E per rassicurarti ancora di più ti dico che la probabilità di ripristino del ritmo normale del cuore è tra il 70% e il 90%.
Ci sono tre tipi di ablazione della fibrillazione atriale:
La fibrillazione atriale è un’aritmia difficile da prevedere completamente, anche perché hai visto che in molti casi può essere asintomatica e puoi averla anche se non hai altre patologie cardiache e quindi se sei sano. Ci sono comunque dei comportamenti che puoi seguire per cercare di fare il massimo per la tua salute:
Fonti | Humanitas; Cdc; AfAssociation; Iss
(Modificato da Alessandro Bai il 24-11-20)