Forse l’arma contro i tumori si trova nei broccoli, la scoperta italiana

Un composto biochimico contenuto nei broccoli bloccherebbe l’enzima WWP1, una sorta di molecola “cattiva” che spegne il gene PTEN e permette alle cellule tumorali di proliferare. Le analisi effettuate in laboratorio hanno dimostrato come il cancro veniva ridotto di dimensione e peso. Gli autori sono alcuni ricercatori del Cancer Center dell’Università di Harvard, diretto da un genetista italiano.
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Giulia Dallagiovanna 17 Maggio 2019
* ultima modifica il 29/06/2021

Forse si trova nei broccoli la vera arma contro il cancro. Più precisamente, queste verdure sarebbero in grado di risvegliare PTEN, un gene che può sopprimere e ostacolare la proliferazione di formazioni maligne. Una particella, però, non così presente nell'essere umano da poter combattere da sola contro ogni minaccia. Le più forti infatti riescono ad attivare l‘enzima WWP1, il cui compito è proprio quello di mettere a tacere PTEN. Insomma, i broccoli inibirebbero il cane da guardia del più forte guerriero che il tuo corpo possiede. E sai chi ha scoperto tutto questo? Pier Paolo Pandolfi, un genetista italiano che lavora all'Università di Harvard e ha pubblicato i risultati dello studio sulla prestigiosa rivista scientifica Science.

Come sempre, si è trattato di un lavoro di squadra. Più precisamente, di un team di ricercatori del Cancer Center all'interno del Cancer Research Institute del Beth Israel Deaconess Medical Center di Harvard, diretto proprio da Pandolfi. Dopo aver analizzato diversi campioni di cellule umane e altri prelevati da topi, sono riusciti a identificare il processo di blocco della molecola WWP1 e il conseguente via libera a PTEN. È proprio il silenzio di questo gene che permette alle cellule maligne di replicarsi e aumentare la massa tumorale o dare origine a nuove metastasi. In poche parole, lo tiene prigioniero, lasciando al tumore campo libero per diffondersi.

L'esperimento è stato effettuato per il tumore alla prostata, ma il meccanismo potrebbe funzionare anche per altre forme

Nei broccoli, però, è presente un particolare composto biochimico, l’indolo-3-carbinolo, che riesce a inibire l'enzima "cattivo". Nei frammenti esaminati in laboratorio e nei modelli ricostruiti a computer, l'azione di questo principio attivo ha consentito la riduzione delle dimensioni e del peso del cancro alla prostata. I ricercatori però confidano che possa essere utile anche per trattare altri tipi di carcinoma, come il tumore al seno.

Attenzione, però, i broccoli fanno bene, come tutte le verdure, ma non ti proteggeranno da nessuna forma di carcinoma. Dovresti mangiarne circa 7 chili al giorno, perché il composto in questione faccia effetto. Quello che invece il team guidato da Pandolfi vuole mettere a punto farmaci e terapie che utilizzino l'estratto di indolo-3-carbinolo in purezza. In ogni caso, integrare più ortaggi verdi nella tua alimentazione non può che apportare diversi benefici alla tua salute, come il contrasto ai radicali liberi e ai sedimenti di adipe.

Fonte| "Reactivation of PTEN tumor suppressor for cancer treatment through inhibition of a MYC-WWP1 inhibitory pathway" pubblicato su Science, il 17 maggio 2019

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