Fumi e vuoi rimanere incinta? Fai attenzione perché le tue sigarette potrebbero incidere sullo sviluppo del feto

Secondo una recente ricerca statunitense, fumare nel periodo immediatamente prima e dopo il concepimento può comportare importanti ritardi nello sviluppo embrionale, feti più piccoli all’occhio dell’ecografia di 20 settimane e con un peso fetale decisamente sotto la norma.
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Kevin Ben Alì Zinati 31 Maggio 2022
* ultima modifica il 31/05/2022

Un sigaretta? La risposta dovrebbe essere no, sempre e comunque, soprattutto se sei incinta o hai intenzione di provare ad avere un figlio.

Ti avevamo già spiegato che il fumo in gravidanza è dannoso, anche quando ad accendere la sigaretta è il papà ma ora la scienza ha messo sotto la lente d’ingrandimento le (cattive) abitudini delle promesse mamme e in particolare quelle che si abbandonano al vizio nel periodo immediatamente prima e dopo il concepimento.

Il fumo in questo lasso di tempo, infatti, sembra il maggior responsabile di importanti ritardi nello sviluppo embrionale, di feti più piccoli all’occhio dell'ecografia di 20 settimane e di un peso fetale decisamente sotto la norma.

L’ha rivelato uno studio pubblicato su Human Reproduction dove un gruppo di ricercatori statunitensi ha utilizzato la realtà virtuale per osservare (nell’arco di 8 anni) lo sviluppo degli embrioni di ben 689 donne in gravidanza e confrontare poi la morfologia con le fasi stabilite dello sviluppo dell’embrione.

Dai dati, infatti, i ricercatori hanno visto che nelle donne che fumavano dieci o più sigarette al giorno, lo sviluppo dell'embrione è stato ritardato di quasi un giorno rispetto alle non fumatrici e di 1,6 giorni in quelle che per il concepimento si erano affidate alla fecondazione in vitro o all’iniezione intracitoplasmatica di spermatozoi.

Ma gli effetti negativi del fumo si sono dimostrati anche peggiori perché gli embrioni monitorati non sembravano nemmeno in grado di recuperare il ritardo nello sviluppo morfologico durante il resto della gravidanza.

Anzi: i feti delle fumatrici avevano grosse probabilità di nascere piccoli per l'età gestazionale e con un peso medio di 93 grammi, notevolmente sotto quello dei bambini nati da donne non fumatrici.

I risultati di questo studio, hanno sottolineato gli scienziati, evidenza una volta di più l’importanza di smettere di fumare prima del concepimento e che “gli sforzi per aiutare le donne a smettere di fumare dovrebbero concentrarsi su questa finestra temporale. Se possibile, le donne dovrebbero smettere di fumare dal momento in cui pianificano una gravidanza, ma è sempre comunque una buona cosa smettere di fumare, in particolare in qualsiasi fase della gravidanza”.

Fonte | "The impact of maternal smoking on embryonic morphological development: the Rotterdam Periconception Cohort " pubblicata nel mese di aprile 2022 sulla rivista Human Reproduction 

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